Pisa: affresco dell’Inferno di Dante potrebbe sorgere all’interno torre geotermica

Nella ‘Valle del Diavolo’, da cui anche Dante potrebbe aver preso ispirazione per la Divina Commedia, una torre geotermica non più in uso potrebbe diventare uno dei più grandi e originali scenari al mondo per raffigurare l’Inferno del capolavoro dantesco. E’ il progetto pensato per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, nel 2021, dal Comune di Pomarance (Pisa) e da Enel Green Power, che hanno già presentato il progetto al Mibact.

“Da tempo – spiega il sindaco Ilaria Bacci – stiamo lavorando a un’idea che possa valorizzare la nostra archeologia industriale legata alla geotermia, con progetti artistici e culturali. Lo stretto legame di Dante con la nostra terra che fuma, ci dà l’occasione di proporre un progetto davvero importante: tradurre in immagini la poesia delle cantiche infernali, grazie a suggestivi, grandi affreschi all’interno dell’intera superficie di un refrigerante, luogo simbolo della nostra energia che si sprigiona dalle viscere della terra”.

Il Comune, d’intesa con Enel Green Power, ha presentato al ministero dei Beni culturali questo progetto per celebrare la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante con un “soffione dantesco”. L’obiettivo è quello di trasformare una torre di raffreddamento di una Centrale geotermica di Larderello, non più in produzione, in un’enorme opera d’arte: un immenso affresco che coprirebbe una superficie di circa 6 mila mq, strutturato in modo da rappresentare, dall’alto al basso, come nel viaggio, la discesa agli inferi di Dante e della sua guida Virgilio. L’opera potrà essere visitata tramite la realizzazione di una struttura nel cuore della torre, attraverso cui godersi la bellezza degli affreschi.

A Il Cerreto di Pomarance in 250 per “Seminare il futuro!”

250 persone si sono incontrate oggi a Pomarance (PI) per l’evento di semina collettiva “Seminare il futuro!”. In una porzione di terra dell’azienda agricola Il Cerreto di Carlo Boni Brivio, persone di ogni età hanno compiuto un gesto simbolico e concreto, contemporaneamente ad altre migliaia di persone in 30 aziende di tutta Italia.

L’obiettivo di “Seminare il Futuro!” è sensibilizzare le persone sul tema della provenienza del cibo e del futuro dell’agricoltura, sottolineando, grazie ad una proposta originale e coinvolgente, l’importanza della sovranità alimentare locale e la consapevolezza che i semi biologici e biodinamici rappresentano una vera opportunità.

seminiamo il futuro!

Coldiretti Pisa ha partecipato alla giornata con un proprio punto informativo e coglie l’occasione per ricordare l’importante traguardo raggiunto con la petizione ‘Stop cibo anonimo’. Oltre 1,1 milioni di firme sono state raccolte entro il 2 ottobre; ora l’Unione Europea dovrà pronunciarsi sulla richiesta dei cittadini in merito all’obbligo di indicazione dell’origine degli alimenti in etichetta.

La compagnia Francesca Selva in scena al Teatro di Pomarace con “Mercy”

Stasera, alle ore 21.15, la Compagnia Francesca Selva va in scena a Pomarance con la sua nuova produzione “Mercy”. Lo spettacolo racconta la storia di Mercy, una donna cresciuta in un laboratorio di maglieria creato dalla madre negli anni ‘70.

Lo spettacolo, scelto dalla Fondazione Toscana Spettacolo per la Stagione teatrale 2017/2018 del Teatro dei Coraggiosi,  è realizzato con la collaborazione di Straligut Teatro, le musiche originali di Giulio Aldinucci e le incursioni video di Antonio Bartoli e Silvia Folchi – Videodocumentazione. Protagoniste sulla scena la danzatrice Maria Vittoria Feltre che interpreta “Mercy” e sua madre interpretata con grande intensità e talento dall’attrice Anna Amato. Le coreografie sono di Francesca Selva, il soggetto e la regia di Marcello Valassina.

Il rumore della macchina da cucire è stata la colonna sonora della sua giovinezza. Se non lo sentiva, non riusciva nemmeno ad addormentarsi. La notte che non lo sentì più, le cambiò la vita. “Mercy” sembra una storia tratta dalla cronaca nera, che potrebbe essere ambientata in metropoli come Milano, Roma o Amburgo. Invece sempre più spesso le storie come questa accadono in provincia, dove sono collegate al malessere della vita e di una società inquieta e sempre più indifferente, che non conosce misericordia (mercy appunto) ma alimenta disprezzo, odio e violenza verso le persone più fragili. Per denaro, per razzismo o gelosia,  ma anche solo per noia.

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