Acque inquinate nel Pistoiese, Legambiente annuncia esposto 

Legambiente Pistoia presenterà un esposto alla Procura della Repubblica in merito all’inquinamento delle acque superficiali del Pistoiese, a causa della presenza di erbicidi come il glifosate, usati soprattutto nell’attività vivaistica.

Lo ha annunciato il presidente di Legambiente Pistoia, Antonio Sessa, a seguito della pubblicazione dell’ultimo report di Arpat, “che – dice Sessa – fotografa una situazione molto seria”. “Gli ultimi dati di Arpat, riguardanti la forte presenza di glifosate nelle acque superficiali di Pistoia e provincia, sono molto preoccupanti, per quanto ci riguarda – spiega Sessa -, abbiamo l’intenzione di presentare un esposto alla procura della Repubblica, valuteremo il da farsi con i nostri avvocati”.
Secondo il presidente di Legambiente, che ricorda come la Regione abbia messo al bando il glifosate a partire dal 2021, “i sindaci possono fare molto”, anche per anticipare quella data. “Lo ha dimostrato il sindaco di Carmignano (Prato) – spiega Sessa -, quando, già un anno fa, ha vietato l’uso di glifosate sul territorio del suo comune. Come cresce l’uso di prodotti biologici nelle aziende vitivinicole, la stessa cosa dovrebbe avvenire nel vivaismo”, conclude il presidente di Legambiente Pistoia.

Coronavirus: Prato blocca Gratta e vinci e aree per cani, a Pistoia stop slot machine e chiusura parchi

Stop alle attività di gioco come i Gratta e vinci nei negozi di tabacchi a Prato. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Matteo Biffoni.

“Lunghe code e assembramenti sono stati segnalati in questi giorni presso i tabaccai – spiega una nota dell’amministrazione comunale di Prato -, dove in molti si recavano per il gioco lecito, specialmente gratta e vinci, nonostante i provvedimenti già previsti dal Dpcm e dalla direttiva emessa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nella quale veniva già richiesto il blocco delle slot machines e la disattivazione di monitor e televisori per impedire la permanenza degli avventori per l’attività di gioco”.
L’ordinanza sospende “fino al 25 marzo tutte le tipologie di gioco lecito che prevedono vincite in denaro, comprese quelle che non si svolgono tramite monitor e televisori ma semplicemente con mezzi cartacei, quali i gratta e vinci e tipologie simili”. Con un’altra ordinanza il sindaco di Prato ha anche proibito l’uso delle aree di sgambatura per per i cani:
“Si esce con il cane per il minimo indispensabile non per stare in tanti nelle aree per passare il tempo. Mi dispiace per questo provvedimento – conclude Biffoni – ma nel fine settimana la situazioni è stata insostenibile”.

“Molti cittadini si stanno attenendo alle regole ma ancora non ci siamo del tutto, per
questo oggi ho preso ulteriori provvedimenti”. Così il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, annunciando la chiusura dei giardini di piazza del Carmine e il Giardino Ritrovato, in via
dei Pappagalli. Bloccate inoltre le slot machine in sale giochi, sale scommesse e tabaccai.
“Ricordiamo che i bar delle stazioni di servizio restano aperti solo per chi ne ha bisogno per lavoro – aggiunge Tomasi -, per esempio per i camionisti che devono percorrere lunghi
tratti di strada e devono fare una pausa”. “Anche in Comune – prosegue il sindaco – ci siamo attivati per favorire il lavoro agile da casa. Publiacqua ha chiuso tutti gli uffici al
pubblico, si possono comunque contattare online. E’ attivo il servizio di spesa a domicilio attivato dalla Sds pistoiese per anziani e bisognosi, il servizio è partito oggi grazie anche
alle tante associazioni di volontariato che hanno aderito e già in molti ne hanno usufruito”. I numeri da chiamare per la spesa a casa sono: 0573 1716429 e 0573 505243.
”Grazie anche a tutte le altre associazioni e aziende che si sono organizzate privatamente per dare una mano in questo momento di bisogno – prosegue il sindaco – attivando il servizio di consegna a domicilio. Nessuno viene dimenticato: per i senza tetto è stato disposto che l’albergo popolare rimanga aperto anche di giorno, Le persone in quarantena obbligatoria presso la propria abitazione sono costantemente seguite da polizia
municipale e dal Coc (Centro operativo comunale) che si occupa di intervenire in caso di necessità”.

Musei: Schmidt, “assurdità portare via da Pistoia le opere di Marini”

“Il Museo Marino Marini é uno dei grandi fari, uno dei punti più alti della cultura di Pistoia e dell’arte territoriale italiana. In questi anni, nei quali Pistoia sta lavorando per diventare sempre di più un centro dell’arte del ‘900 e contemporanea, sarebbe un’assurdità portare via, per spostarli altrove, i capolavori di Marino, grandissimo artista tra l’altro proprio pistoiese. É inoltre necessario conservare l’archivio di Marini nella sua integrità insieme alle sue opere”.

Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, a margine della presentazione del Festival del Giallo a Pistoia, parlando con i giornalisti della sospensione delle attività del museo Marino Marini in città e del possibile trasferimento delle loro opere a Firenze.

Per Schmidt è “giustissimo il vincolo posto dalla Soprintendenza” sulle opere “ed é fondamentale – ha concluso – che le opere di Marino Marini che sono a Pistoia, dove tra l’altro svolgono un importante ruolo di attrattore culturale a Pistoia restino; anzi devono essere valorizzate ancora di più”.

Secondo il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmid, quella per mantenere i capolavori di Marino Marini a Pistoia “é una battaglia doverosa, che non si può non combattere e alla quale diamo una mano più che volentieri. Strappare le opere di Marino dal museo che porta il suo nome, dove esse dialogano naturalmente con gli affreschi del palazzo storico del Tau in cui sono accolte, é una barbarie paragonabile ai furti d’arte perpetrati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, dei quali stamani abbiamo parlato durante l’inaugurazione del Festival del Giallo: cioè – ha concluso Schmidt – niente di meno che campagne di spoliazione dei territori delle loro opere con l’obiettivo di concentrarle in un solo luogo, il Führermuseum”.

Coronavirus: Due nuovi casi in attesa di validazione, migliorano condizioni dei ricoverati

Sono in miglioramento le condizioni cliniche dell’imprenditore fiorentino ricoverato a Ponte a Niccheri, il primo dei casi di coronavirus toscani confermati dall’Istituto superiore di sanità. Ancora in osservazione, ma clinicamente guarito come già era stato annunciato ieri, è invece il paziente di Pescia che si trova nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Pistoia, unico altro caso di coronavirus toscano confermato al momento dall’Iss.

Stamani si è riunita come di consueto a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze l’unità di crisi di emergenza sanitaria, guidata dal presidente della Toscana Enrico Rossi.

Il bollettino aggiornato alle dieci conta al momento otto casi, due dunque più di ieri: sei positivi sospetti, in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità, due confermati (ma uno già guarito).

I due nuovi tamponi positivi, ma in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità, riguardano un altro calciatore della Pianese in provincia di Siena e un operatore della squadra. Nel primo caso si tratta di un ventitreenne che viveva in casa con il giovane già risultato sospetto positivo ieri. A differenza del compagno di squadra, in buone condizioni anche lui ma ricoverato alle Scotte di Siena, il secondo giocatore è al momento solo in isolamento domiciliare, con lievi sintomi influenzali. Per il sessantenne operatore della squadra di calcio, che ha accusato febbre alta e tosse, è stato disposto invece il ricovero e già si trova alle Scotte.

Tra i ricoverati sono in via di miglioramento anche il vicino di casa, sessantacinquenne, dell’imprenditore fiorentino e lo studente nordeuropeo di ventisei anni, che non presenta quasi più sintomi. Il primo è ricoverato a Careggi e il secondo a Ponte a Niccheri. Rimane in isolamento domiciliare, ma non ha più febbre, il quarantaquattrenne di Torre del Lago rientrato da Vò dove si era recato per lavoro.

In Toscana sono 884 le persone in isolamento domiciliare. Di queste 393 sono state prese in carico attraverso il numero dedicato delle Asl, 138 sono contatti stretti di casi positivi probabili o confermati e 353 bambini e studenti o loro familiari: in questo caso si tratta di ragazzi di origine cinese, per i quali l’isolamento è scattato in seguito alle segnalazioni arrivate alla Asl Toscana centro (Firenze-Prato-Pistoia) dai dirigenti scolastici, perché allievi di ritorno dalla Cina.

I 393 presi in carico attraverso il numero dedicato delle Aziende sanitarie sono così distribuiti: 165 nella Asl Toscana centro, 113 in quella nord ovest (che comprende le province di Lucca-Massa Carrara-Pisa-Livorno), 115 in quella sud est (Arezzo-Siena-Grosseto). Per i 138 contatti stretti dei casi positivi probabili o confermati 93 sono nell’Asl Toscana centro, 21 in quella nord ovest e 24 in quella sud est.

Il servizio di Lorenzo Braccini.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/02/200228_03_AGGIORNAMENTI-CORONAVIRUS.mp3?_=1

Pistoia: a Palazzo comunale inaugurazione mostra opere Luigi Ciani

Nelle sale Affrescate del Palazzo comunale di Pistoia, in piazza del Duomo, sabato 29 febbraio, alle 17.30, si terrà l’inaugurazione della mostra sul “Pittore, grafico, pubblicista” Luigi Ciani (Genova 1892 – Pistoia 1970), con opere tratte dalle collezioni di Giovanni Innocenti e Mario Lucarelli.

Pistoiese d’adozione, Luigi Ciani è stata una figura di artista molto attiva del Novecento pistoiese. Uno dei suoi percorsi è stato dedicato allo studio dell’immagine della città d’adozione e del paesaggio circostante, lungo il corso dell’Ombrone fino alla pianura aglianese, alla Valdibure e ai paesi della montagna pistoiese. Man mano che all’illustratore in bianco e nero dei monumenti pistoiesi si sovrappone la scoperta di un grafico pubblicitario, illustratore, cartellonista e incisore, e acquistando una certa abilità nella “xilografia”, tra i suoi lavori si vedono piccole composizioni di grafica minore, ex libris, testatine, finali, fregi.

La grafica pubblicitaria di una buona parte del Novecento trova a Pistoia un interprete originale in Ciani. Il pittore-incisore tocca il Liberty, il dèco, il futurismo, il razionalismo destinando tempere, guache, xilografie, disegni a inchiostro alla riproduzione tipografica, fotolitografica e cromolitografica. Oltre alle varie etichette e inserzioni pubblicitarie riguardanti le produzioni industriali e artigianali del territorio, progetta anche pacchetti di sigarette Macedonia, Alfa, Aurora, Nazionali e altri. Poi, in funzione di postelegrafonico esegue bozzetti per francobolli commemorativi, tra i quali, quello dedicato nel 1950 al Centenario della morte di Giuseppe Giusti.

La mostra sarà visitabile fino al 22 di marzo, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Chiuso il lunedì. Il ricavato della vendita del catalogo sarà devoluto alla Fondazione Firenze Radioterapia oncologica.

Pistoia: sale su impalcatura per avere reddito di cittadinanza

È salito su un’impalcatura allestita per il restauro di una torre nel centro di Pistoia, tra via Cavour e via del Can Bianco, e ha annunciato che non scenderà fino a quando non avrà parlato col ministro Luigi Di Maio e con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Protagonista del gesto Stefano Barli, non nuovo a questo tipo di proteste: nel 2015 era salito più volte sul Battistero per protestare contro il tribunale per i minorenni che gli aveva tolto i figli, all’epoca di 8 e 5 anni, a seguito di una relazione dei servizi sociali.

Stamani Barli è salito sulla torre, dove sono in corso i lavori di restauro della facciata e per questo sono state allestite delle impalcature, esponendo un cartello di protesta, dove spiega che “per colpa delle normative fatte dalle istituzioni italiane” la sua famiglia “non può beneficiare di quello che è suo” e perché gli sarebbe stato tolto anche il reddito di cittadinanza. Sul posto vigili del fuoco e polizia.

Barli ha annunciato che non scenderà dall’impalcatura se prima non verrà messo in condizione di parlare con il ministro Di Maio e con il presidente del Consiglio Conte. “Due anni fa – spiega al telefono l’uomo – una signora che prese a cuore la nostra situazione stipulò una assicurazione sulla vita, indicando come beneficiari i nostri figli. Adesso che la signora è morta, ci sono arrivati 16mila euro, che non sono però nella nostra disponibilità perché gestiti dal giudice tutelare e servono solo per eventuali necessità dei nostri figli, che da un paio d’anni ci sono stati riaffidati. Tuttavia, per il fisco, quei soldi fanno cumulo con le piccole entrate che derivano da lavoretti che svolgo saltuariamente, pertanto ci è stato tolto anche il reddito di cittadinanza, che per noi era fondamentale”.

Exit mobile version