Pisa: sequestrate 1 mln sciarpe squadre di calcio false, 3 denunce

Oltre un milione di sciarpe e altri accessori contraffatti riconducibili alle principali squadre di calcio di serie A sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Pisa e tre imprenditori sono stati denunciati per i reati di contraffazione e ricettazione.

L’operazione delle fiamme gialle, coordinata dalla procura di Pisa, è scaturita da dei controlli che, spiega una nota della finanza, “sono partiti da un piccolo esercizio commerciale del centro di Pontedera (Pisa) dove i finanzieri si sono insospettiti per la presenza di alcune sciarpe, apparentemente originali, riconducibili ad alcune tra le maggiori squadre del campionato di Serie A” e ha portato al sequestro di 1.090.048 prodotti contraffatti e alla denuncia di tre imprenditori

Le indagini, soprattutto contabili, hanno permesso, prosegue la nota delle fiamme gialle, di “risalire l’intera filiera del falso, raggiungendo i luoghi di produzione, in provincia di Bergamo e Napoli, passando per quelli di stoccaggio e vendita, in provincia di Firenze”.

Le attività investigative degli uomini della guardia di finanza hanno avuto il supporto di specifiche perizie condotte dagli esperti dei maggiori club interessati dalla vicenda (Juventus, Inter, Milan, Lazio, Napoli e altre) che hanno confermato la falsità dei prodotti.

Grosseto, condannato a 15 anni, uccise socio

All’origine dell’omicidio da parte del 71enne residente a Scarlino (Grosseto) ci sarebbero stati problemi legati ad affari immobiliari ed un vecchio credito mai saldato.

E’ stato condannato a 15 anni, con rito abbreviato, Antonio Esposito, 71 anni, il muratore di 71 anni originario di Napoli ma residente a Scarlino (Grosseto) che il 12 novembre del 2017 uccise con tre colpi di fucile un suo ex socio in affari, Alessandro Toffoli, 58 anni, dipendente Enel. La sentenza è stata emessa dal gup di Grosseto Sergio Compagnucci.

Da quanto ricostruito dall’accusa l’uomo invitò la vittima nel suo orto a Scarlino per chiarire una vecchia faccenda legata a un credito mai riscosso. Dopo una breve discussione gli sparò tre colpi di fucile, due al petto e uno in testa, uccidendolo all’istante. Esposito si costituì poi ai carabinieri. All’origine dell’omicidio ci sarebbero stati problemi legati ad affari immobiliari ed un vecchio credito mai saldato.

Controlli dei Nas, 2 mila kg di cibo sequestrati

Controlli intensificati da parte dei Carabinieri del Nas in occasione del Capodanno cinese, che si è festeggiato ieri. In particolare, nelle scorse settimane, vista la numerosa comunità asiatica che risiede in Toscana, sono stati effettuati una serie di controlli a Firenze, per verificare la sicurezza dei prodotti etnici utilizzati per le celebrazioni.

Proprio durante una di queste ispezioni, in un garage che era stato illecitamente adibito a deposito alimentare, i militari del Comando per la Tutela della Salute hanno rinvenuto due congelatori contenenti quasi due quintali di prodotti ittici (seppie, mazzancolle, calamari, gamberi), privi di documentazione di rintracciabilità e che sono stati posti sotto sequestro. I controlli sono poi proseguiti presso la pescheria gestita dallo stesso commerciante. Qui sono stati sequestrati altri 34 kg di pesce, conservati in cassette di polistirolo completamente prive di etichetta.

Controlli anche a Napoli dove, in una macelleria, veniva venduta carne a cui erano stati aggiunti additivi chimici senza osservare la normativa prevista per il loro impiego. L’irregolarità è emersa grazie a esami di laboratorio e i proprietari del negozio sono ora indagati.

Infine a Brescia le ispezioni del Nas hanno riguardato una macelleria, dove è stata sequestrata quasi una tonnellata di alimenti tra carni, inaccati e formaggi, per un valore di 7.000 euro: i prodotti erano privi di indicazioni sulla rintracciabilità e confezionati in assenza della specifica autorizzazione amministrativa.

Solo nel 2018, come dimostrano i dati sull’attività dei Nas presentati ieri, sono stati 51.194 gli interventi effettuati in tutta Italia, da cui sono emerse 13.555 situazioni non regolamentari e che hanno portato all’arresto di 80 persone ed al deferimento all’Autorità giudiziaria di oltre 5.000.

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