Lucca: progetto Ex Steccone senza sprechi risorse investite in passato

L’amministrazione comunale è sconcertata dalle gravi affermazioni di alcuni membri del Comitato di quartiere di San Concordio che in una nota considerano il progetto “Ex Steccone”, approvato dalla giunta Tambellini martedì scorso, come se il tempo e le amministrazioni non fossero passate e si trattasse dello stesso identico progetto di tanti anni fa.

Ci sarà presto modo di presentare in dettaglio quello che sarà realizzato, ma non comprendere che le volumetrie saranno ridotte, che la destinazione a centro direzionale e commerciale prevista inizialmente è stata convertita dall’amministrazione in un centro civico a disposizione dei cittadini, rende molto difficile un qualsiasi dialogo considerato che in tutti i casi un grave problema è stato convertito in una importante opportunità per tutto il quartiere.

Sei milioni di euro come costo complessivo degli interventi vecchi e nuovi sono molti, ma l’amministrazione Tambellini ha ereditato dalle precedenti un progetto problematico, in parte già realizzato.

Erano infatti già stati spesi tre milioni di euro: parliamo del parcheggio sotto il livello del suolo; dopo una spesa del genere il parcheggio da circa 55 posti auto non poteva essere distrutto e di nuovo interrato con uno spreco di risorse pubbliche inaccettabile che non sarebbe passato inosservato nemmeno alla Corte dei Conti.

Chi ha scritto per conto del Comitato dimentica inoltre con troppa facilità che l’intervento sul cosiddetto “Chiesone” non era possibile per diversi motivi: non era in linea con quanto previsto dal bando, la proprietà non era del Comune ma di Gesam spa; deve inoltre essere effettuata la bonifica per 4,5 milioni di euro e l’amministrazione è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che dovrà accertare le responsabilità dell’inquinamento del suolo (l’area interessata dall’intervento è stata già bonificata con una spesa di 1,5 milioni di euro che sommati a quelli già spesi portano a 3 milioni il totale della spesa per il recupero ambientale).

Il Comitato di quartiere di San Concordio ha pieno diritto di esprimere tutte le idee che ritiene desiderabili per quell’area ma l’amministrazione comunale ha il dovere di riportare la discussione su un piano di oggettività, di aderenza alla realtà e propone un intervento possibile e sostenibile che arricchirà il territorio senza sprecare nemmeno quei soldi dei cittadini che furono spesi da altre amministrazioni molti anni fa.

Raddoppio tratta ferroviaria Pescia-Lucca, al via le espropriazioni

Il 7 febbraio 2019 RFI-Rete Ferroviaria Italiana ha depositato il progetto definitivo relativo al raddoppio della tratta Pescia-Lucca, riguardante il territorio di Lucca (ogni Comune interessato ha la documentazione relativa al proprio ambito). L’avvio del procedimento per l’espropriazione datato 12 febbraio 2019 è avvenuto a mezzo pubblicazione su due quotidiani uno a diffusione nazionale ed uno a diffusione locale, sul sito internet della Regione Toscana e all’Albo Pretorio di ciascun Comune interessato dal progetto.

Per trenta giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione dell’avviso all’Albo pretorio dei Comuni interessati (12/02/2019), presso gli uffici di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. – Direzione Territoriale Produzione di Firenze, Viale Fratelli Rosselli n.5, Firenze – è depositato il progetto e consultabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 (previo appuntamento telefonico al n. 055.2355894 o 055.2352100) con i seguenti elaborati: relazione illustrativa, planimetrie di progetto, piani particellari, elenco proprietari come da intestazioni catastali.

Entro il termine di 30 giorni decorrenti dalla dalla data di pubblicazione dell’avviso (12/02/2019), i proprietari degli immobili interessati come da elenco allegato all’avviso, ed ogni altro interessato avente diritto, possono presentare le proprie osservazioni in forma scritta, a mezzo raccomandata A/R al seguente indirizzo: Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Direzione Investimenti – Direzione Area Nord Ovest, Piazza G. Verdi, 3 – 16121 Genova, o tramite PEC: rfi-di-dpi.tn@pec.rfi.it.
La completa documentazione sul progetto “Potenziamento Linea Pistoia-Lucca raddoppio della tratta compresa tra le stazioni di Pescia e Lucca” è consultabile anche on line all’ indirizzo http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17109

A partire dal 19 febbraio 2019 sarà disponibile anche presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Lucca in Via del Moro, 11 esclusivamente nei seguenti giorni e orari: martedì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 e mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 tel. 0583.442303 – 442444.

Toscana: crescita 60% turismo e 6 mln visualizzazioni VisitTuscany.com

Ben 6,3 milioni di visualizzazioni di pagina, in aumento del 60% sul 2017, e quasi 4 milioni di visite effettuate da oltre 3 milioni di visitatori unici. Sono alcuni dei numeri registrati nel 2018 da Visittuscany.com, il sito di destinazione della Toscana realizzato da Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con Toscana Promozione Turistica.

La maggior parte dei click, spiega una nota, arrivano dall’Italia (49%), seguita da Stati Uniti (16%) e Regno Unito (10 %) per una media di 17mila visualizzazioni al giorno.
La piattaforma raccoglie centinaia di schede su proposte di viaggio, approfondimenti tematici, specialità enogastronomiche e artigianali, spunti su eventi e itinerari alla scoperta della Toscana.
Il 63% degli utenti sceglie di navigarlo tramite smartphone o tablet. Il 69% di chi consulta Visittuscany.com vi arriva tramite i maggiori motori di ricerca. Facebook rimane il principale canale tra le sorgenti di traffico social mentre Instagram è quello che registra il livello di interazione più alto grazie all’apprezzamento delle Stories.
Le top destination del pubblico italiano sono Pistoia, capitale italiana della cultura 2017, Arezzo e Viareggio (Lucca). La città famosa per il suo carnevale compare anche nella top ten straniera: è al terzo posto dopo Firenze e Lucca.
Tra i territori è il Chianti a mettere tutti d’accordo, è sul terzo gradino della classifica italiana (dopo Amiata e Garfagnana) e al secondo posto in quella straniera (dopo Val d’Orcia e prima della Maremma).
Un weekend tra Pienza e la Val d’Orcia è in testa tra la proposte di viaggio per il pubblico nazionale, mentre per gli stranieri Firenze è la più gettonata.
“Numeri importanti – afferma l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – che danno la cifra dell’efficacia dello strumento con il quale abbiamo voluto presidiare il web con rinnovato impegno”.

Toscana, il Tar dice No agli animali nei circhi

Respinto il ricorso del circo Millennium contro la delibera che vieta l’utilizzo di animali nei circhi. Animalisti italiani: “sono gli artisti la vera e unica risorsa.”

Il Tar della Toscana ha rigettato, con una sentenza del 5 febbraio scorso, il ricorso del circo Millennium contro la delibera del Comune di Lucca, datata 21 febbraio 2017, che vieta l’utilizzo di animali nei circhi. Lo rende noto Walter Caporale, presidente di Animalisti Italiani Onlus. Il Tar della Toscana aveva già rigettato, lo scorso anno, un ricorso simile presentato dal circo Medrano.

“Finalmente si privilegia l’antica arte circense fatta di svago, abilità, arte, – sottolinea Caporale in una nota – rispettando invece gli animali e le loro propensioni naturali. Dietro lo sfruttamento degli animali non c’è nulla di educativo e di divertente. Nei circhi oltre a essere prigionieri, sono costretti a addestramenti umilianti”.

Per Caporale, “dopo anni di battaglie siamo arrivati al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle attività circensi e dello spettacolo viaggiante. Un passo importante verso la loro tutela. Il 27 dicembre 2018 il Governo avrebbe dovuto emanare un decreto attuativo della ‘Legge delega per il riordino del settore dello spettacolo’. Con quella legge l’Italia si sarebbe messa al passo con la la maggioranza dei paesi europei che hanno già vietato forme di intrattenimento basate sullo sfruttamento degli animali. Purtroppo si dovrà ripartire da zero, e iniziare un nuovo iter legislativo che possa portare a questo risultato attraverso una nuova legge delega”.

Per Claudia Corsini, responsabile toscana degli Animalisti Italiani, “la città di Lucca ha dimostrato ancora un grande segno di civiltà. Abbiamo dato voce agli ultimi, a chi non può difendersi. Un lavoro lungo durato molti mesi, ma siamo stati ripagati. Il circo è meraviglioso senza gli animali, gli artisti sono la vera e unica risorsa come dimostra il Cirque du Soleil”.

2 mln ai Comuni toscani per la videosorveglianza

Altri 2 milioni di euro a disposizione dei comuni toscani per la videosorveglianza. Lo rende noto il Viminale spiegando che si tratta dei fondi previsti dall’ultimo bando e che “l’obiettivo è migliorare il controllo del territorio, con una particolare attenzione ai centri più piccoli”.

Al momento, spiega una nota, nella provincia di Firenze arriveranno 177mila euro, in quella di Grosseto 465.245,27 euro, in quella di Livorno 694.569,80 euro, in quella di Lucca 521.150 euro, in quella di Massa Carrara 49mila euro, in quella di Pisa 51.945,60 euro e in quella di Prato 48.575 euro.
“Avevamo promesso attenzione e maggiore sicurezza alle comunità locali – commenta il ministro dell’Interno Matteo Salvini -. Il finanziamento agli impianti di videosorveglianza va in questa direzione e si aggiunge al fondo sicurezza urbana per i grandi centri. In questo modo confermo la nostra determinazione per contrastare tutti i fenomeni di illegalità, dalla microcriminalità alle grandi piazze di spaccio”.
“E ora, in vista della bella stagione, stiamo rinnovando l’operazione Spiagge sicure – osserva ancora Salvini – per combattere l’abusivismo commerciale e la contraffazione in più di cento Comuni turistici. Siamo attenti anche alla crescita economica del territorio: abbiamo assegnato 400 milioni di euro – conclude – per i Comuni sotto i 20mila abitanti, erogato fondi alle Province delle regioni a statuto ordinario per la manutenzione di scuole e strade”.

Anci Toscana in crisi per Quota 100, via in 1200 da Enti locali

Una riduzione di personale negli Enti locali della Toscana che potrebbe aggirarsi sulle 1.200 unità: è questa una prima stima fatta da Anci Toscana in merito agli effetti di ‘quota 100’ che, si spiega, “rischiano di mettere in seria difficoltà anche i Comuni toscani”.

L’associazione spiega che si tratterebbe di “un’ulteriore riduzione del personale”, in media una diminuzione aggiuntiva, rispetto a pensionamenti ‘ordinari’, pari a meno 5,4% degli attuali dipendenti in servizio.
L’effetto stimato di quest’emorragia per alcuni capoluoghi avrebbe numeri importanti: meno 200 dipendenti a Firenze, meno 40 a Lucca, meno 14 a Grosseto, meno 48 a Pistoia. Mentre per i Comuni più piccoli anche trovarsi con poche unità in meno avrebbe conseguenze nefaste per l’organizzazione del lavoro”.
La situazione preoccupa molto Anci, si spiega, anche perchè alla diminuzione del personale corrisponde l’aumento dei compiti per la gestione delle pratiche relative al reddito di cittadinanza.
“E’ necessaria una norma transitoria per sopperire all’esodo” ha detto Filippo Nogarin, sindaco di Livorno e vicepresidente di Anci Toscana e di Anci nazionale, richiesta avanzata anche ieri nell’audizione di Anci al Senato, dove è stato auspicata una maggiore flessibilità nel turn-over e “più spazio per la spesa del personale e per rendere meno rigidi i vincoli temporali legati alle regole pensionistiche, consentendo la facoltà di utilizzo tempestivo della capacità assunzionali dovute alle cessazioni programmate”.
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