Viadotto E45, sindacati: sostegno al reddito ad imprese e lavoratori

“Parziale riapertura al traffico leggero non risolve i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. Lo dicono i sindacati Cgil, Cisl e Uil a proposito del viadotto Puleto sulla E45, nella zona di Valsavignone, nell’Aretino.

“Dopo quasi un mese di blocco totale della E45, la parziale riapertura al traffico leggero” del viadotto “affievolisce, ma non rimuove i pesantissimi disagi economici e sociali che stanno colpendo le imprese, i lavoratori ed i cittadini dei territori interessati”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Tania Scacchetti, Luigi Sbarra e Ivana Veronese, in una nota, sottolineando la “forte diminuzione delle attività” a discapito delle imprese e delle comunità locali e che gran parte dei lavoratori “non ha accesso agli ordinari strumenti di sostegno al reddito e rischiano seriamente di perdere il proprio posto”.

Per questo, proseguono Scacchetti, Sbarra e Veronese, “chiediamo al ministro Di Maio l’apertura di un tavolo di confronto che coinvolga i rappresentanti delle regioni con l’obiettivo di mettere in campo specifiche misure di sostegno al reddito che permettano alle imprese e ai lavoratori di poter affrontare i tempi necessari al completo ripristino della circolazione salvaguardando l’occupazione e i salari”.

Nello specifico, concludono, “chiediamo una misura ad hoc, simile a quella che è stata trovata per i lavoratori colpiti dalla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova, che ha istituito un’indennità in grado di garantire a tutti i lavoratori dei territori interessati un sostegno al reddito”.

Oggi il ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, era in visita al viadotto Puleto ed ha affermato: “Il viadotto Puleto è stato riaperto l’altro ieri, ed è una buona notizia anche se è stato riaperto parzialmente, e l’obiettivo è riaprilo anche ai mezzi pesanti. Le notizie sembrano essere buone, il cantiere di Anas sta andando avanti e, mi dicono, entro trenta giorni si potrà presentare alla procura un’altra perizia sulla tenuta del viadotto e probabilmente, dipende dalla procura, in poche settimane si potrà riaprire anche ai mezzi pesanti per tornare finalmente alla normalità”.

Tribunale di Genova: ‘Ferrigno, l’amante-giudice, violò imparzialità’

Vincenzo Ferrigno, ex giudice a Firenze, chiese i domiciliari per l’ex marito della sua amante. Il tribunale di Genova: Ferrigni seguì una condotta “consapevolmente condizionata da criteri estranei a quelli previsti dalla legge”.

Vincenzo Ferrigno, condannato a otto mesi di reclusione con l’accusa di abuso d’ufficio per aver chiesto i domiciliari per l’ex marito della sua nuova amante quando era pm a Firenze, si comportò da “fidanzato magistrato”, venendo meno al dovere di astenersi in presenza di un interesse personale.

E’ quanto scrivono i giudici del tribunale di Genova nella motivazioni della sentenza. L’ex pm fiorentino, affermano i giudici, seguì una condotta “consapevolmente condizionata da criteri estranei a quelli previsti dalla legge”. Il magistrato conservò per sé il fascicolo che riguardava la sua nuova amante e l’ex marito, “al fine di “tutelare la persona che aveva cercato appoggio in lui” e violando dunque la necessaria imparzialità alla quale era tenuto.

In questo modo, le misure da lui assunte verso l’ex marito della donna risultato affette da “un vizio insanabile”, poiché messe in atto da “un magistrato che aveva interesse personale in causa”.

Meningite: anziana di Massa Carrara ricoverata a Genova

Una donna di 70 anni, originaria della provincia di Massa Carrara ma residente a Genova, e’ ricoverata in prognosi riservata all’E.O. Ospedali Galliera per una sepsi da meningicocco. Lo riferisce Regione Liguria in una nota.

L’anziana e’ arrivata ieri in Pronto soccorso con febbre alta e una situazione di malessere generalizzato. È stata quindi ricoverata nel reparto di Malattie infettive. Le analisi di laboratorio, concluse questa mattina, hanno confermato la diagnosi di sepsi meningococcica.

Asl 3 ha attivato le previste procedure, a partire dalla profilassi specifica sui contatti stretti della paziente.

Crollo Genova: morta giovane aretina e il fidanzato

“Un pezzo del nostro cuore è rimasto sotto le macerie del ponte di Genova”. Così i genitori di Stella Boccia, 24enne di Arezzo annunciano sulla pagina Fb del loro ristorante la morte della figlia nel crollo del ponte Morandi a Genova.

I genitori questa notte sono partiti da Monte San Savino (Arezzo) per la città ligure avvisati dalle autorità del ritrovamento dell”auto e del corpo della figlia.

E’ nell’elenco delle vittime della prefettura di Genova anche il domenicano Carlos Jesus Erazzo Trujillo, fidanzato di Stella. Erazzo Trujillo era dato inizialmente tra i dispersi. 23 anni, abitante a Capolona, viaggiava con lei sull’auto. Erano di ritorno da una vacanza
che si sarebbe dovuta concludere ieri. L’auto è tra quelle ritrovate e identificate con la targa. La famiglia è nota nell’Aretino perché titolare di tre ristoranti molto frequentati. La giovane invece lavorava in un negozio di abbigliamento.(ANSA).

Crollo Genova: tra le vittime anche 32enne fiorentino

Tra le vittime del crollo del ponte Morandi a Genova c’è un fiorentino. E’ quanto si apprende dal sindaco di Firenze Dario Nardella che su twitter scrive: “Firenze si stringe al dolore della famiglia del ragazzo fiorentino che ha perso la vita nel tragico crollo del viadotto a Genova e ai cari di tutte le altre vittime”.

Dal profilo fb della vittima

Da quanto appreso il fiorentino morto nel crollo del ponte dell’autostrada a Genova sarebbe Alberto Fanfani, 32 anni. Il giovane lavorava come medico anestesista all’ospedale Cisanello di Pisa e ieri, si trovava con la sua auto sul viadotto dell’autostrada A10.

Intanto si aggrava il bilancio delle vittime del crollo. “Durante le operazioni di soccorso
nella notte sono stati ritrovati i corpi senza vita di altre 5 persone, il numero risulta essere di 36 vittime al momento”, ha confermato all’Adnkronos il direttore del 118 di Genova, Francesco Bermano. Tutti sono stati trasferiti presso l”obitorio dell”ospedale
San Martino di Genova. Ancora in corso l’identificazione.

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