Viadotto E45: Codacons lancia class action per risarcimenti

Una class action “per far ottenere il giusto risarcimento dei danni a tutti i soggetti danneggiati dal provvedimento” di chiusura del viadotto Puleto dell’E45. Lo annuncia il Codacons.

“I residenti dei comuni interessati dalla chiusura del viadotto, al pari di imprese, negozi e attività varie che hanno subito danni economici – spiega il Codacons in una nota -, possono costituirsi parte offesa dinanzi la procura di Arezzo e avviare così l’iter per ottenere nelle successive fasi un risarcimento monetario, costituendosi in una class action”.

Per l’associazione dei consumatori “è di tutta evidenza il diritto dei cittadini coinvolti nella vicenda e delle attività commerciali lese di agire dinanzi la magistratura per ottenere il giusto risarcimento nei confronti dell’Anas e di tutti i soggetti che saranno ritenuti responsabili di irregolarità od omissioni.”

Erano le 14 di mercoledì quando Anas ha dispostoil sequestro e la conseguente chiusura della strada statale 3bis “Tiberina” (E45), in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Canili e Valsavignone, in corrispondenza del confine tra le province di Arezzo e Forlì Cesena, a seguito del sequestro preventivo del viadotto “Puleto” nel comune di Pieve Santo Stefano, che era stato disposto su ordine della Procura della Repubblica di Arezzo.

Palio di Siena: Codacons,presenteremo esposto per morte cavallo

Il Codacons ha annunciato che oggi presenterà un esposto alla procura di Siena per la morte di Raol, il cavallo abbattuto per le ferite riportate nel corso del Palio straordinario corso sabato scorso

“Già in passato – spiega in una nota Carlo Rienzi, presidente Codacons – ci siamo rivolti alla magistratura per denunciare l’abbattimento di cavalli a seguito del Palio di Siena, una manifestazione che rappresenta un indubbio pericolo per l’incolumità degli animali e che appare obsoleta e immotivatamente cruenta. Con l’esposto odierno vogliamo siano verificate le responsabilità dei soggetti pubblici e privati organizzatori dell’evento, e capire se vi siano state carenze od omissioni che hanno determinato la morte del cavallo”.

Nello specifico il Codacons chiede di verificare se sussistano responsabilità “a carico del Comune di Siena, degli organizzatori della manifestazione, nonché di tutte le amministrazioni e, o società interessate e, o contrade interessate e a carico di soggetti, privati e, o istituzionali, addetti ad attività di controllo e di sicurezza”. L’associazione chiede infine una “valutazione seria della possibilità di imporre il divieto a questa e altre manifestazioni analoghe che possono provocare danni e lesioni agli animali”.

Sull’accaduto è intervenuto anche il consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, Riccardo Laganà:  “In una Rai che guarda al futuro rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni è spiacevole constatare che si debba ancora oggi trasmettere degli eventi che, seppur legati ad antiche tradizioni, non sembrano più essere compatibili con i valori condivisi della società contemporanea. È questo il caso, ad esempio, del Palio di Siena dove giusto ieri è stato abbattuto il meraviglioso cavallo Raoul dopo l’ennesimo rovinoso incidente”.

“Le immagini della gamba spezzata, ripresa più volte dai media, è molto forte, al pari di qualsiasi altra scena violenta, certamente da non giustificare o legittimare. Nel segno dei valori della tradizione – aggiunge Laganà, consigliere eletto dai dipendenti della tv pubblica e animalista convinto – viene purtroppo veicolato anche l’incivile messaggio che gli animali, e dunque i soggetti più deboli, possano esseri considerati come oggetti che, una volta danneggiati, si possono rottamare per sempre”.

“Ritengo che la nuova Rai, con i suoi nuovi linguaggi multimediali, debba aprire la mente delle nuove generazioni alla compassione e al rispetto per il prossimo, animali compresi. Per fortuna la nostra azienda di servizio pubblico ha nel suo palinsesto il rispetto per l’ambiente e per gli animali. Su questa linea occorre proseguire – conclude Laganà – e per questo ritengo sia ormai fuori luogo trasmettere eventi come il Palio di Siena che certamente non educano al rispetto delle caratteristiche etologiche dei nostri amici animali”.

Codacons si appella agli utenti Facebook toscani per sostenere class action

Tutti coloro che hanno scaricato l’applicazione “thisisyourdigitallife” possono partecipare alla class action del Codacons promossa negli Usa. L’obiettivo è far ottenere ai cittadini il risarcimento del danno per illecito utilizzo dei propri dati personali.

Dopo la procura di Roma anche l’Antitrust accoglie l’esposto del Codacons, unica associazione scesa in campo in Italia per tutelare gli utenti iscritti a facebook, spiega una nota. e apre una istruttoria sul social network per verificare eventuali pratiche commerciali scorrette.

Si fa così sempre più forte e fondata la class action che il Codacons ha deciso di lanciare negli Usa contro facebook in favore dei cittadini i cui dati sensibili siano stati utilizzati in violazione delle norme vigenti. Da qui l’appello anche agli iscritti facebook della Toscana.

Vaccini: Codacons, esposto contro Asl e scuole in 104 procure

Codacons contesta il trattamento dei dati sensibili da parte di Asl e scuole riguardo alle vaccinazioni dei bambini: “Nessun dato sensibile sui bambini non vaccinati può essere diffuso dalle Asl alle scuole o ad altri soggetti”.

“Nessun dato sensibile sui bambini non vaccinati può essere diffuso dalle Asl alle scuole o ad altri soggetti, e tutti i direttori delle aziende sanitarie che violeranno tale disposizione dovranno essere indagati per abuso di atti d’ufficio”. Lo afferma il Codacons, che presenterà oggi una diffida alle Asl di tutta Italia e un esposto a 104 Procure della Repubblica affinché siano pienamente tutelati i diritti delle famiglie e si evitino abusi sui dati sensibili dei minori. “Il Garante della Privacy ha espresso di recente parere favorevole al modello regolamentare di flussi dei dati Asl/scuole elaborato dal Ministero della salute al fine di escludere dall’istruzione i bimbi non vaccinati, ma tale parere non può in nessun caso violare i principi fondamentali del Codice della Privacy”, denuncia il Codacons.

“E’ preciso obbligo delle scuole e delle Asl – denuncia il Codacons nell’esposto e nella diffida alle Asl – predisporre misure idonee a proteggere i dati sensibili degli alunni anche attivando corsi di formazione per i dipendenti che accedono al trattamento dei dati, e tutti i direttori generali delle aziende sanitarie che non si atterranno a tali principi dovranno essere indagati per abuso di atti d’ufficio”.

Ma il Codacons denuncia anche il caos scoppiato in queste ore in Italia sul fronte dei vaccini, con decisioni diverse tra i diversi Comuni e circolare regionali che aumentano i dubbi e rendono incerti gli adempimenti a carico delle famiglie. “Si stanno creando discriminazioni e trattamenti diversificati dei bambini rispetto all’obbligo vaccinale non solo da regione a regione, ma anche da comune a comune – afferma il presidente Carlo Rienzi -. Ciò determina una disparità di trattamento per le famiglie a seconda del luogo di residenza, ed eccessi inaccettabili con alcune scuole che hanno chiesto ai genitori adempimenti ulteriori rispetto a quanto previsto dalla legge ed enti che minacciano di far intervenire la Polizia contro le famiglie inadempienti. Per tale motivo chiediamo oggi alle Procure di tutta Italia di aprire inchieste sul territorio verificando eventuali abusi da parte delle Asl e accertando se le minacce di alcune scuole possano configurare il reato di violenza privata”.

Elezioni: Codacons presenta esposto contro De Falco (M5s) 

Il Codacons ha reso noto di aver inviato oggi alla procura della Repubblica di Livorno un esposto in cui si chiede di aprire una indagine sul comportamento tenuto da Gregorio De Falco – oggi candidato del M5s – nella sua veste di capitano della capitaneria di porto durante la notte del naufragio della Costa Concordia.

Per il Codacons l’invio dell’esposto “è un atto dovuto dopo che sono stati resi noti i verbali relativi all’interrogatorio di De Falco nel processo sul caso Concordia, e dal quale sono emersi aspetti che richiedono un approfondimento da parte della magistratura”. In particolare il Codacons chiede di verificare se sussistano i presupposti per procedere per il reato di calunnia in relazione al fatto che De Falco “avrebbe fatto intendere al pm con cui era in contatto la notte stessa del naufragio, che il comandante Schettino avrebbe posto in essere una condotta volta a sottrarre il Vdr, cioè la cosiddetta ‘scatola nera’”. “Accusa poi ritrattata da De Falco, il quale – si spiega ancora -, in un’annotazione di servizio il cui contenuto è stato confermato” anche nel corso dell’esame durante il dibattimento, “ha precisato che ‘erroneamente avrebbe fatto intendere che lo Schettino fosse stato sorpreso nell’intento di sottrarre il predetto strumento'”.

Codacons contro candidatura De Falco

Il Codacons sostiene che i comportamenti del candidato pentastellato durante le vicende della Costa Concordia siano stati dubbi e quindi da valutare. Al centro della revisione le trascrizioni dell’esame testimoniale di De Falco al processo contro Schettino.

L’associazione dei consumatori Codacons contro la candidatura di Gregorio De Falco, l’ufficiale della capitaneria di porto in corsa per il M5S nel collegio di Livorno-Grosseto per il Senato.
In un comunicato il Codacons parla di “aspetti dubbi” sull’operato di De Falco nella vicenda della tragedia della Concordia, emersi, secondo l’associazione, dalle trascrizioni dell’esame testimoniale dell’ufficiale al processo contro Francesco Schettino. Verbali che il Codacons ha pubblicato sul proprio sito ritenendo “doveroso informare gli elettori”.
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