Firenze: caffè Giubbe Rosse rischia chiusura, sommerso dai debiti

La società che ha in gestione il celebre locale avrebbe provocato quasi 3 milioni di euro di buco economico. Nardella: “siamo da sempre in prima linea nella difesa degli esercizi storici”.

A rischio, causa difficoltà economiche, il futuro dello storico caffè letterario Giubbe Rosse, nella centralissima piazza della Repubblica a Firenze, luogo di incontro, nel corso del ‘900, di poeti, artisti e intellettuali tra i quali Marinetti e i futuristi, e poi Montale, Quasimodo, Saba, Gadda e Vittorini. I quotidiani dell’area fiorentina parlano di un debito che amonterebbe a 2.8 milioni di euro.
Secondo quanto riportato dai quotidiani, la società che ha in gestione il celebre locale – aperto nell’ultimo scorcio del XVIII secolo e rapidamente divenuto punto di riferimento del mondo culturale italiano e non solo (leggenda vuole che vi sia passato anche Lenin) – ha presentato in tribunale un’istanza di pre-concordato, con l’obiettivo di arrivare ad un accordo per la ristrutturazione del debito. La domanda risale al 20 marzo: il giudice ha concesso 90 giorni per presentare un piano di rientro. Tra i creditori delle Giubbe vi sono fornitori, alcuni dipendenti ed anche il Comune, che dovrebbe riscuotere circa 90 mila euro di canone di occupazione di suolo pubblico.
“Siamo da sempre in prima linea nella difesa degli esercizi storici – è intervenuto sulla vicenda oggi il sindaco Dario Nardella – e come abbiamo già fatto, anche nel caso delle Giubbe cercheremo di attivarci come possibile”. Intanto la Cgil fiorentina oggi si dice “rattristata”, ma anche pronta a tutelare i lavoratori del locale “in tutti i modi possibili”. La vicenda Giubbe Rosse, aggiunge il sindacato, “racconta anche di un centro storico che rischia di perdere la sua identità, vittima anche di un turismo mordi e fuggi. Noi crediamo che invece si debba pensare a un modello di turismo di qualità, accogliente e sostenibile”.

Firenze, CGIL: aprire confronto contro ‘turismo mordi e fuggi’

“Non vogliamo diventare la Disneyland del Rinascimento”: la Filcams Cgil lancia l’allarme sulle piattaforme on line.  “Rischio lavoro nero e precarizzazione, effettuare approfondite verifiche”.

Nelle ultime settimane si è alzato il dibattito intorno alle modalità con cui il turismo viene consumato a Firenze. L’ultima notizia riguarda l’indagine Tecnocasa secondo cui nel 2017 il 94% delle case in centro sono state acquistate da investitori per fini turistici. Sono ormai milioni infatti i turisti che vengono a Firenze usando le piattaforme on line, tipo AirBnB e Booking.

Secondo Cgil l’esplosione degli affitti diretti di alloggi o camere attraverso i portali on-line segna una grande preoccupazione. Queste tipologie di affitto renderebbero complessa una qualsivoglia verifica delle condizioni di lavoro nel settore, favorendo la diffusione del lavoro in nero.

Il fenomeno degli “affittacamere” non sarebbe la sola piga che affligge il turismo a Firenze. Il massiccio utilizzo delle occupazioni a chiamata e degli appalti che precarizzano il lavoro sono un veicolo per abbassare diritti e salari dei lavoratorii.

Per questo motivo la Cgil chiede verifiche e controlli accurati e il pieno rispetto del Testo Unico del sistema turistico regionale, dove viene previsto che in ambito turistico si debbano applicare i relativi contratti collettivi nazionali di lavoro.

Gianluca Lacoppola della segreteria della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze ha scritto in una nota: “È evidente che gli interessi economici, senza alcune regolazione pubblica, senza indirizzo strategico in cui coinvolgere anche le parti sociali, tendono a uno sfruttamento intensivo del territorio, a consumare i nostri beni artistico-culturali senza alimentare nuove risorse e creatività.”

“Non ci rassegniamo – continua Lacoppola – al fatto che il destino di Firenze, e in particolare del centro storico, sia quello di una “Disneyland rinascimentale” ad uso e consumo del turismo di massa. Per questo proponiamo, un tavolo di confronto alla Città metropolitana e ai comuni dell’area fiorentina in cui discutere le proposte per arginare il boom di turismo mordi e fuggi, di turisti inseriti in grandi percorsi nazionali e internazionali che restano mediamente a Firenze non più di due giorni. Percorsi che attraversano la città, senza costruire esperienze, senza lasciare nulla in termini di crescita per sé e per la città”.

“Un tavolo di confronto che punti sulla tutela del patrimonio attraverso un piano pubblico annuale che potenzi, indirizzi e armonizzi gli interventi di restauro, che definisca come incentivare un turismo più lento e di maggiore qualità, creando ad esempio percorsi specifici sostenuti dalle nuove tecnologie, e allentando la pressione sul centro storico fiorentino”.

Prato: lavoro sottopagato insicuro, contratti violati. Rodolfo Zanieri

“In sei mesi l’Amministrazione comunale non ha trovato il tempo per discutere con noi di un provvedimento per evitare che anche negli appalti pubblici ci siano casi di lavoro sottopagato, privo delle necessarie condizioni di sicurezza, con violazioni sistematiche dei contratti nazionali di lavoro”. E’ l’accusa lanciata da Cgil, Cisl e Uil territoriali verso il Comune di Prato. I sindacati ricordano di aver unitariamente elaborato un’ipotesi di Protocollo d’intesa per l’introduzione delle clausole sociali nei contratti di appalto da sottoporre per la sottoscrizione a tutti i sindaci del territorio provinciale. L’obiettivo del documento è contrastare negli appalti pubblici di competenza il lavoro non di qualità, la mancata applicazione dei contratti nazionali, territoriali e aziendali e quindi il lavoro sottopagato, il non rispetto delle leggi in materia di salute e sicurezza. Parla il coordinatore della Uil di Prato.

Tav, cantiere Foster: domani sciopero dei lavoratori con presidio davanti alla sede di Rfi

Fumata nera in Prefettura all’incontro tra le parti sulla vertenza: ancora nessuna garanzia sugli stipendi di Febbraio e Marzo.

Il 20 Marzo scorzo i lavoratori delle linee Tav presso il cantiere Foster avevano indotto unio sciopero con presidio presso lo stesso cantiere di via Circondaria. Gli operai non percepiscono lo stipendio dal Febbraio scorso e sono stati costretti a pagarsi i pasti di tasca propria perchè decaduta la convenzione con i ristoranti.

Oggi in Prefettura si è svolto un incontro tra istituzioni, Nodavia (Condotte), Rfi e Cgil-Cisl-Uil di categoria. Al centro della discussione, il mancato pagamento dello stipendio di febbraio: tuttavia, ai lavoratori non sono arrivate garanzie su quando sarà pagato, mentre sta per essere maturato anche un secondo mancato pagamento di uno stipendio (quello di marzo).

Per questo i lavoratori in assemblea hanno deciso per mezza giornata di sciopero oggi; e sciopero sarà anche domani martedì martedì 27 marzo, e nell’occasione le maestranze coi sindacati saranno in presidio davanti alla sede di Rfi in viale Rosselli dalle 8:30. Se non arriveranno novità, previsto sciopero anche mercoledì 28 marzo.

Barberino di Mugello (Firenze): due mesi senza paga e lavoro per 28 operai edili

La Donatello Costruzioni a Gennaio si è attivata con le procedure di mobilitazione dei dipendenti. I sindacati annunciano un presidio coi lavoratori.

Apertura di un concordato in bianco e della procedura di mobilità per tutti i 28 dipendenti. E’ quanto fatto a gennaio dalla Donatello costruzioni di Barberino di Mugello (Firenze), come riferiscono in una nota Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil Firenze che annunciano un presidio dei lavoratori per il 27 marzo, in occasione dell’incontro all’Unità di crisi della Regione tra azienda e sindacati sulla procedura di licenziamento, chiedendo inoltre un ulteriore tavolo di crisi dove la Regione Toscana assuma un ruolo fattivo nella vertenza, per trovare le migliori soluzioni possibili: a questo tavolo è opportuno che partecipino tutti i soggetti interessati per provare a trovare un accordo, prima che sia troppo tardi, per la tutela dell’occupazione in una prospettiva economica nel territorio”.
I sindacati nella nota ricorda che verso la fine del 2017, un’azienda si era fatta avanti per rilevare la Donatello costruzioni, che era in difficoltà economiche: la stessa ditta aveva avuto anche un incontro con i sindacati a dicembre”. Poi a gennaio la Donatello costruzioni ha aperto un concordato in bianco e contestualmente la procedura di mobilità. “Nei 75 giorni previsti dalla procedura per le consultazioni, che scadranno presto – affermano i sindacati -, auspichiamo che ci sia una proposta di acquisto da parte di quella azienda che a dicembre aveva manifestato un interesse d’acquisto, affinché si possano salvare i posti di lavoro. Ad oggi i dipendenti non stanno lavorando e non riscuotono gli stipendi da due mesi. La Regione Toscana ha già avuto contatti con il commissario della procedura e la Donatello costruzioni per avere un quadro più chiaro della situazione”.

Antifascismo: manifestazione per le strade di Carrara

Domani, 24 marzo, con concentramento alle ore 15 in Viale Potrignano di fronte alla sede dell’Anpi partirà una grande manifestazione antifascista che sfilerà per le strade di Carrara e si concluderà in P.zza delle erbe.

Si stanno moltiplicando nel nostro Paese organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
Anche il nostro territorio è oggetto, da mesi ormai, di comportamenti e atti intollerabili che richiamo al nazifascismo: gli sfregi ai monumenti della resistenza, l’esibizione della bandiera della Repubblica Sociale Italiana sul Sagro in occasione della ricorrenza della strage di Vinca e da ultimo gli sfregi perpetrati ad Anpi e CGIL.
Fatti questi che necessitano di una ferma condanna da parte di tutto il territorio e ci devono vedere impegnati nella riaffermazione dei valori fondanti della nostra Carta Costituzionale nata dalle ceneri del fascismo a seguito della lotta di liberazione.
Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.
Invitiamo le istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.
Richiamiamo le forze democratiche a mobilitarsi. L’esperianza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle istituzioni.
Tutti gli antifascisti sono chiamati a dare una risposta ferma contro questi atti vili e criminali. Sabato pomeriggio con concentramento alle ore 15 in Viale Potrignano di fronte alla sede dell’Anpi partirà una grande manifestazione antifascista che sfilerà per le strade di Carrara e si concluderà in P.zza delle erbe.

Prime adesioni:

Anpi Massa Carrara – Cgil Massa Carrara – Arci Massa Carrara – Uil Area Nord Toscana – Cisl Toscana Nord – Movimento 5 Stelle – Partito Democratico – Liberi e Uguali – Rifondazione Comunista – Sinistra Anticapitalista – Partito Repubblicano – Partito Socialista – Sinistra Italiana – Carc – Carrara Bene Comune – Fiap – Archivi della Resistenza – Istituto Storico della Resistenza Apuana – Accademia Apuana della Pace – Libera La Spezia – Coordinamento Migranti Toscana Nord.

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