Al via Comunque Coinvolti: spazio d’ascolto per coppie separate

Uno spazio di ascolto per coppie che si vogliono separare o sono già separate, in particolare con figli. Una volta al mese dal 5 febbraio.

Comunque Coinvolti, da martedì 5 febbraio dalle 17 alle 19 presso il Centro di solidarietà di Firenze in via de’ Pucci 2, è uno spazio di ascolto per individui e coppie che si vogliono separare o sono già separate, in particolare con figli. Si terranno una volta al mese colloqui di consulenza e orientamento gratuiti.

Lo sportello è stato presentato dal presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano con la presidente della Commissione Pari opportunità, Pace, Diritti Umani, Relazioni Internazionali, Immigrazione Serena Perini, con la psicologa e psicoterapeuta Anna Maria Bocciolini ed il mediatore familiare Graziano Giachi.

“La volontà di mettere a disposizione un servizio per lenire le sofferenze, soprattutto quando si decide di intraprendere una separazione e ci sono dei figli, può essere utile – ha spiegato Nicola Armentano – per cercare di ridurre la frattura e verificare se si può ricomporre”. Lo sportello ha anche il fine di salvare il rapporto di una coppia non ancora separata intervenendo preventivamente per recuperarlo.

“La famiglia è una risorsa per tutti. Quando la famiglia è in difficoltà è un dovere di tutta la città, e delle sue istituzioni, starle vicino. Se ci sono difficoltà, – ha sottolineato Serena Perini – soprattutto in presenza dei minori, è giusto offrire una consulenza per far diventare i figli uomini e donne migliori nonostante le difficoltà. Si tratta di progetti utili per costruire una città migliore”.

Gli obiettivi sono di offrire uno spazio facilmente accessibile e senza costi per accogliere il disagio nelle situazioni di conflitto familiare, di separazione e divorzio; favorire l’esercizio di una genitorialità efficace; proporre dei percorsi per affrontare e contenere i contrasti familiari; orientare la famiglia verso i servizi già attivi presso il centro e/o verso le risorse disponibili sul territorio.

La consulenza e l’orientamento sono rivolti a genitori in difficoltà nel rapporto con i figli; all’individuo che si vuol separare o si è già separato; a coppie separate o in via di separazione; a familiari di coppie separate o in fase di separazione; a membri di nuove forme familiari.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Nicola Armentano:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/02/190201_06_ASCOLTO-COPPIE_ARMENTANO.mp3?_=1

Pistoia, due progetti di agricoltura sociale per ex detenuti

I progetti voluti dalla Diocesi per reinserire nel mondo del lavoro persone ad alto rischio di marginalità. Saranno 30 i soggetti coinvolti

Reinserire nel modo del lavoro le persone ad alto rischio di marginalità. E’ l’obiettivo dei progetti “Agricoltura sociale” e “Traghetto” voluti dalla neonata Fondazione “Sant’Atto” della Diocesi di Pistoia e presentati stamani nel corso di una conferenza stampa nel Seminario vescovile della città toscana. Nei due progetti, finanziati dalla Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, ai quali collaborano cooperative sociali, Ceis e Caritas, saranno coinvolti 30 utenti svantaggiati: ex carcerati, tossicodipendenti, disabili, giovani non occupati in situazione di disagio sociale ed economico.

L’obiettivo – è stato spiegato – è dare loro la possibilità di effettuare attività agricola e innescare processi produttivi che riescano a creare forme di fattorie sociali disseminate sul territorio provinciale, tra Pistoia, Masotti e Larciano, coordinate tra loro e strutturate in modo da poter effettuare produzione agricola da commercializzare sotto un unico marchio. Le strutture saranno anche adibite a luoghi di promozione delle attività di agricoltura sociale, ospitando periodicamente associazioni o gruppi scolastici. La Fondazione Sant’Atto è nata nel settembre 2016 in seno alla comunità diocesana di Pistoia con lo scopo di organizzare e gestire attività ed opere di assistenza sociale e socio-sanitaria, di beneficenza, istruzione e formazione.

Exit mobile version