Firenze: viale Redi si rifà il look

L’avvio della prima fase di lavori è prevista per la seconda metà di agosto. In Viale Redi saranno messi a dimora 106 piante di ginkgo biloba a pronto effetto e arbusti e cespugli che arricchiranno l’aiuola centrale oltre ad aumentare la funzione di abbattimento di emissioni climalteranti.

Il nuovo ‘look’ per viale Redi, a Firenze prevede  un’aiuola centrale più ampia, la riqualificazione della strada sia dal punto di vista della pavimentazione che dello smaltimento delle acque meteoriche e il raddoppio delle alberature. L’avvio della prima fase di lavori è prevista per la seconda metà di agosto: riguarderà il tratto compreso tra via San Iacopino e via Targioni Tozzetti. Poi i lavori saranno effettuati per fasi successive nel tratto di viale tra il Ponte San Donato e via San Jacopino.

L’avvio dei lavori sarà preceduto a metà luglio anche da un’assemblea pubblica per illustrare gli interventi e il cronoprogramma dei lavori. Il progetto per viale Redi prevede la piantumazione di oltre il doppio delle piante oggi presenti: saranno messi a dimora 106 piante di ginkgo biloba a pronto effetto e arbusti e cespugli che arricchiranno l’aiuola centrale oltre ad aumentare la funzione di abbattimento di emissioni climalteranti.

Il progetto definitivo della riqualificazione del Viale Redi  è stato approvato dalla giunta comunale nell’ultima seduta del 2021 su proposta degli assessori Cecilia Del Re (ambiente) e Stefano Giorgetti (mobilità). CIl tutto per un investimento di 930.000 euro.

L’intervento si concluderà nella prima metà di ottobre.  “Alla sicurezza stradale, aggiungiamo anche un rinnovo e potenziamento del verde presente nell’aiuola centrale per aumentare la capacità di alberi e arbusti nell’abbattimento delle emissioni inquinanti in uno dei viali più trafficati della città”, ha affermato Del Re.

Giorgetti ha evidenziato che “si tratta di lavori che daranno soluzione ad alcune criticità del viale Redi molto segnalate dai cittadini sia a livello di pavimentazione e quindi di sicurezza stradale che di smaltimento delle acque meteoriche”.

 

🎧 Firenze: con ‘Desko’ lo smart working diventa green ed arreda la città

Ambiente, tecnologia, smart working, salute: sono questi gli elementi costitutivi di Desko, un  innovativo elemento di arredo urbano in plastica riciclata durante i concerti di Firenze Rocks con seduta, piano d’appoggio e pannello fotovoltaico di copertura  che permette la ricarica di dei dispositivi elettronici.

La plastica raccolta da Revet viene selezionata e preparata sotto forma di granuli per il successivo stampaggio 3D effettuato da R3direct, a cui si aggiunge la componente impiantistica seguita da Enecom. La rete imprenditoriale costituita è in grado, su scala regionale, di coprire l’intero processo che va dalla raccolta dei rifiuti al loro riciclo e trasformazione in nuovi prodotti, generando una filiera toscana corta, circolare e sostenibile.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra le quattro architette laureate alla Scuola di Architettura dell’Università di Firenze nel 2018 e una rete di aziende toscane formata da Revet, R3direct ed Enecom. Per realizzare le prime due postazioni Desko sarà utilizzata parte della plastica consumata durante i concerti di Firenze Rocks. Le postazioni saranno collocate in via sperimentale nel giardino dell’Orticultura.

“Un esempio concreto di sostenibilità ambientale, economia circolare, design creativo e innovazione tecnologica – ha detto l’assessore Del Re -. Ma soprattutto un modo per ripensare come vivere i parchi e i giardini urbani: non più solo come luoghi per il tempo libero o per far sport, ma anche come ambienti da vivere per il lavoro e la didattica, mettendo insieme i benefici del vivere all’aria aperta con la valorizzazione degli spazi verdi urbani. I primi due Desko arriveranno in autunno al giardino dell’Orticoltura di fronte alla Biblioteca comunale. Ringrazio Revet, Firenze Rocks e le professioniste di Desko, che ho incontrato durante la pandemia: la loro proposta incontra esattamente la volontà dell’assessorato di aprire a tutti gli spazi verdi della città, supportando anche quei nuovi modelli organizzativi di lavoro e di studio a distanza che sono esplosi in pandemia. Con Desko riusciamo a farlo mediante l’utilizzo di materiali di recupero, energia pulita e il Wi-Fi libero accessibile a tutti che abbiamo in città. Un messaggio, quello del riciclo del materiale plastico correttamente conferito, che contagerà anche il popolo di Firenze Rocks, che contribuirà così a realizzare questi arredi innovativi”.

“Il progetto rappresenta una risposta spontanea e creativa al lockdown della primavera 2020 dovuto alla pandemia da Covid – hanno spiegato le ideatrici del Gruppo Desko smart seat -. L’input è derivato da una condizione emergenziale ma crediamo che Desko possa innestarsi su molteplici linee di tendenza, che in alcuni casi sono state accelerate dalla pandemia, come il lavoro a distanza, la didattica all’aperto e, nei confronti degli spazi verdi urbani, un loro radicale ripensamento come infrastrutture naturali a servizio della comunità, ‘abitabili’ secondo immaginari innovativi in linea da un lato con la digitalizzazione e dall’altro con una rinnovata visione della natura negli ambienti antropici. Un esempio di quel circuito virtuoso che fin dall’inizio di questa avventura speravamo di innescare e che adesso vediamo progressivamente concretizzarsi grazie a partner di enorme livello”.

 

Firenze: stop vincoli ai pannelli solari fuori dall’area Unesco

È l’obiettivo della variante al Piano strutturale e al regolamento urbanistico per la quale la giunta di Palazzo Vecchio, su proposta dell’assessore all’ambiente e urbanistica Cecilia Del Re, ha avviato la verifica di Vas.

Dare a Firenze il via libera all’installazione degli impianti solari e fotovoltaici sui tetti di tutto il territorio comunale, ad eccezione del centro storico vincolato dall’Unesco, e a terra in determinate aree del territorio comunale, ad eccezione della zona Otto-Novecentesca e delle aree in prossimità dei fiumi Arno e Greve, del torrente Ema e dell’aree forestate.

Come si legge in una nota di Palazzo Vecchio l’installazione di impianti solari e fotovoltaici rientrerà tra gli interventi di manutenzione ordinaria non subordinati all’acquisizione di permessi o autorizzazioni, ad eccezione di quella paesaggistica per immobili e aree di notevole interesse pubblico. Dopo l’avvio di Vas si procederà all’adozione, per poi arrivare in approvazione dopo il periodo previsto per le osservazioni.

Nell’elaborazione della variante è stata posta particolare attenzione al rispetto della pianificazione territoriale e in particolare del Pit, che fornisce indicazioni per gli impianti in aree sottoposte a tutela. La variante è stata inoltre definita nel rispetto della legge regionale in materia e del Piano ambientale energetico regionale (Paer).

“L’attuale crisi energetica e le recenti azioni governative verso la transizione ecologica e lo sviluppo delle energie rinnovabili, anche con importanti modifiche e semplificazioni normative – ha detto l’assessore Del Re – ci hanno indotto ad accelerare i tempi della modifica degli strumenti urbanistici ed edilizi per l’installazione di impianti fotovoltaici eliminando i vincoli per le aree esterne al centro storico Unesco, sempre nel rispetto delle previsioni del Pit. Per tali aree, le restrizioni previste nel 2015 non sono più sostenibili”.

Difesa del territorio, Anbi: “Toscana regione più sicura. Sfide sono montagna e irrigazione”

Il presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino, ha fatto il punto durante l’evento “1922-2022: la Bonifica per la sostenibilità”, che si è tenuto a Palazzo Vecchio a Firenze.

“La Toscana è una regione più sicura delle altre – ha detto il presidente di Anbi Toscana Marco Bottino -, ogni anno si investono 92 milioni di euro per mettere in sicurezza il territorio. La Regione investe per la manutenzione ordinaria 6,5 milioni e i Consorzi di bonifica introitano da enti pubblici, Regione e Governo, altri 23 milioni per opere straordinarie. Siamo avanti dal punto di vista istituzionale e operativo. Poi abbiamo due grandi sfide: la montagna e l’irrigazione”.

L’evento, in occasione della Festa per i 100 anni dal Congresso di San Donà di Piave (Venezia), che pose le basi della modifica moderna, unendo aspetti di sanificazione, sicurezza idraulica e gestione delle acque adì uso irriguo. “La montagna è vuota, il bosco cresce al ritmo di 13 ettari il giorno e l’agricoltura è abbandonata, così come l’attività produttiva – ha aggiunto sempre Bottino di Anbi -. Dobbiamo risolvere la situazione, anche con il Pnrr. E poi c’è la sfida dell’irrigazione, dobbiamo colmare un vuoto gigantesco che ha la Toscana: solo il 9% della superficie agricola utile in regione è irrigata in modo organizzato e questo significa risparmiare l’acqua. La nuova sfida dei Consorzi di bonifica toscani è quella di dare alla Toscana una irrigazione più diffusa, organizzata, usando l’acqua piovana quando arriva l’inverno e creando un accumulo. A forza di prelevare dai fiumi noi distruggiamo l’ambiente e non ricreiamo le condizioni per un’agricoltura competitiva in Toscana”.

“L’obiettivo costante e comune è proteggere l’acqua. Lo è da molto tempo ma oggi è reso più impellente dal consumo del suolo eccessivo e dal modo nuovo e diverso di manifestarsi delle piogge. Sul Pnrr, a fronte di 880 milioni stanziati, abbiamo presentato una progettualità per 1,6 miliardi: siamo pronti a raddoppiare questa progettualità. Vogliamo e chiediamo attenzione alle istituzioni”.

“Noi abbiamo la possibilità e le competenze per poter rispondere a politiche di adattamento climatici, politiche in grado di avvicinarsi alla transizione ecologica – ha concluso Bottino -. Possiamo far moltissimo per rendere migliore l’utilizzo della risorsa acqua”.

Il presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini ha sottolineato che “il messaggio di oggi è cercare di conoscere il territorio per prendere le giuste decisioni, agire per il bene della società. La Toscana ha il grande vantaggio di aver iniziato prima, ha dalla sua esperienza importante: l’Accademia dei Georgofili ha precorso i tempi in questo”.

“Stiamo agendo in prevenzione, la gran parte degli eventi climatici estremi sono arrivati a causa del riscaldamento globale – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni – Negli ultimi dieci anni, 80 eventi hanno colpito la nostra regione. La collaborazione coi consorzi è strategica. Lavoriamo al doppio tema, alla difesa dall’acqua e pure alla difesa dell’acqua”.

L’assessore all’ambiente Cecilia Del Re ha aggiunto che “per il futuro ho pensato subito al tema della centralità dell’Arno, questo fiume deve tornare a vivere. Il completamento del progetto ‘Rogers’ deve sempre più strutturarsi, dobbiamo lavorare su questo”. Il cosiddetto ‘piano Rogers’ risale al 1983 e verteva su un grande piano di riassetto di funzioni e progetti lungo l’asse del fiume Arno a Firenze.

Firenze: al via restyling sottopassaggio stazione S.M. Novella

Il sottopassaggio è stato  acquisito nel 2012 dal gruppo ‘Ad Casa’. Sarà totalmente rinnovata con un completo restyling sia dei tunnel che della galleria commerciale, dove saranno realizzati nuovi spazi.

Cambia volto il sottopasso della stazione Santa Maria Novella a Firenze: sono infatti in partenza i lavori per la riqualificazione del sottopassaggio che collega il principale scalo ferroviario fiorentino al cuore della città. La struttura, acquisita nel 2012 dal gruppo ‘Ad Casa’, sarà totalmente rinnovata con un completo restyling sia dei tunnel che della galleria commerciale, dove saranno realizzati nuovi spazi.

I lavori nel sottopassaggio partiranno entro fine maggio e si concluderanno in circa sei mesi affinché il nuovo impianto sia pronto per l’apertura prima del periodo natalizio. Il progetto è affidato allo studio fiorentino di architettura Fpa: le gallerie verranno ristrutturate completamente, dalle pavimentazioni ai controsoffitti, mentre linee di luce laterali restituiranno un’illuminazione diffusa e di indirizzo alle diverse attività presenti.

«Siamo orgogliosi di recuperare un’opera strutturale così importante per Firenze”, ha commentato Andrea Duranti, amministratore delegato del gruppo Ad Casa. “Per il nostro studio si tratta di un lavoro di grande responsabilità”, hanno spiegato gli architetti Roberto Pagnano e Giovanni Fantappiè.

“Il sottopassaggio  è la prima porta di ingresso a Firenze, sarà rinnovata con uno stile davvero molto elegante ma allo stesso tempo moderno – ha affermato l’assessore all’urbanistica di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re -. Non sarà l’unica novità perché l’hotel Majestic ha ripreso i lavori ed è un’altra buona notizia, resterà un albergo. È un altro buco nero della nostra città che riparte, si rimette in movimento dopo anni di abbandono per questioni legate a contenziosi interni alla proprietà privata. Per il Majestic è già stato rilasciato il permesso di costruire e i lavori sono partiti nelle settimane scorse. Tra gli obiettivi del Comune c’è anche rendere ‘più verde’ piazza dell’Unità”.

🎧 Inaugurato il nuovo parco a San Bartolo a Cintoia: 4 ettari di sport e tempo libero

San Bartolo a Cintoia (Firenze) – nel nuovo parco, un campo da basket, due tavoli da ping-pong, un campo di pallavolo, alberi ‘acchiappasmog’ e a breve anche un’area cani.

Inaugurato il nuovo parco di San Bartolo a Cintoia. Un polmone verde di 4 ettari, all’interno del Quartiere 4, accanto al Palawanny, in stretto contatto con la cittadinanza. Sarà un parco aperto, senza recinzioni, illuminato la sera, dove i cittadini potranno trascorrere il loro tempo libero facendo sport, passeggiando e socializzare.

All’interno del parco che ha visto un investimento di 600mila euro, un campo da basket, due tavoli da ping-pong, un campo di pallavolo, un’area ballo per gli anziani e per i più piccoli, un’area fitness e a breve anche un’area cani. Si tratta del secondo parco sportivo più grande della città, dopo Campo di Marte nel Quartiere 2. Un’area a libera fruizione di sport che si differenzia dagli impianti sportivi chiusi, come ci tiene a sottolineare il Presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni.

In podcast l’intervista completa al presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, e al sindaco di Firenze Dario Nardella, a cura di Lorenzo Braccini. 

parco San Bartolo a Cintoia
Nle parco anche un campo da pallavolo

Un parco verde attrezzato con nuove alberature piantate grazie al progetto ‘Air Fresh’ del Cnr che mira a impiantare specie arboree adatte a migliorare la qualità dell’aria e a rimuovere gli inquinanti atmosferici. 150 alberi ‘acchiappasmog‘, molto ravvicinati tra loro, per dare l’effetto di un bosco. 20 cipressi, 70 tigli, 15 aceri rossi, 15 aceri italici e 30 olmi.

Uno dei piazzali è attrezzato con strumenti per l’attività motoria degli anziani; l’altro è dedicato ad attività di danza e spettacoli. L’area giochi per i più piccoli è costruita sulle esigenze dei bambini con difficoltà motorie e percettive. Il parco si inserisce nel grande polo sportivo di San Bartolo a Cintoia che prevede, oltre al campo di football già esistente e al Palawanny, anche una piscina e una palestra per la ginnastica artistica. Lungo la fascia settentrionale è previsto un lungo spazio destinato a parcheggio, al quale sarà affiancata una pista ciclabile.

parco San Bartolo a Cintoia
Nel parco anche un campo da basket

“Un’area per la prima volta popolata da vita e da tanti cittadini che da subito hanno cominciato ad apprezzare questo parco – ha detto l’assessore Del Re -. Un lavoro in progress, che sarà arricchito anche con altro verde, area cani e attrezzature, mentre sono già state messe a dimora le 150 piante con il progetto Airfresh del Cnr per monitorare l’abbattimento delle emissioni e la qualità dell’aria”.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani, la vicesindaca Alessia Bettini, l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re, l’assessore allo Sport Cosimo Guccione, il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e i presidenti delle commissioni Ambiente Leonardo Calistri e Urbanistica Renzo Pampaloni.

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