Cassa di Risparmio di Firenze, storia finita dopo 190 anni

L’istituto della Cassa di Risparmio di Firenze è stato assorbito da Intesa Sanpaolo, ma fino al 2024 resterà il marchio Banca Cr Firenze.

Si conclude la storia, lunga 190 anni, della Cassa di Risparmio di Firenze: oggi infatti si perfeziona l’incorporazione dell’istituto in Intesa Sanpaolo, la banca che ne detiene il controllo dal 2007. Il consiglio d’amministrazione presieduto da Giuseppe Morbidelli, in prorogatio dall’anno scorso, decade e non verrà ricostituito: continuerà invece a essere utilizzato il marchio Banca Cr Firenze, che in base agli accordi raggiunti da Fondazione Cr Firenze e Intesa nel 2015 dovrebbe essere mantenuto almeno fino al 2024. Il legame con il territorio sarà assicurato, oltre che dalla Fondazione Cr Firenze, azionista di Intesa Sanpaolo col 2%, dalla permanenza della direzione territoriale Toscana e Umbria.

La Cassa di Risparmio nacque nel 1829 per iniziativa di alcuni notabili fiorentini legati all’Accademia dei Georgofili, con lo scopo di favorire il risparmio delle classi meno agiate e stimolare gli investimenti nelle attività produttive. Il primo presidente fu Cosimo Ridolfi, tra i soci fondatori figurava Bettino Ricasoli, e a concedere l’approvazione per la nascita della banca fu il Granduca Leopoldo II.

Rapina in banca in via il Prato a Firenze

Pomeriggio concitato nella zona di Porta al Prato a Firenze dove intorno alle 16 di oggi pomeriggio la polizia è riuscita a fermare due malviventi che stavano rapinando la sede della Cassa di Risparmio di Firenze.

Rapina in banca interrotta dall’arrivo della polizia, che ha circondato l’edificio e arrestato i banditi, due uomini entrambi di Roma, che avevano fatto irruzione armati di una pistola e di un taglierino. E’ accaduto poco prima delle 16 in una filiale della Cassa di Risparmio di Firenze in via il Prato, non lontano dal centro del capoluogo. L’allarme è scattato dalla sede centrale della Banca Cr, a Novoli, che hanno allertato il 113 dicendo di non riuscire più a contattare la filiale dopo che una telefonata si era interrotta bruscamente.

La polizia è arrivata sul posto con due volanti e un mezzo blindato dell’Unità operativa di pronto intervento, specializzata in operazioni antiterrorrismo. Circondata la zona, per scovare i rapinatori gli agenti hanno fatto uscire una ad una, con le mani alzate, tutte le persone presenti nella filiale, compresi i clienti e il personale. Tra loro anche i malviventi, per i quali sono scattate le manette mentre i presenti nella zona applaudivano gli agenti.

Secondo le prima informazioni, all’interno dell’istituto la polizia scientifica, che è ancora sul posto per eseguire i rilievi del caso, ha sequestrato un jammer, ossia un disturbatore di frequenze, probabilmente usato dai rapinatori per isolare i telefoni dell’istituto.

“Grazie agli agenti della Polizia di Stato che sono intervenuti tempestivamente e con efficacia per sventare una rapina in banca in corso in via Il Prato questo pomeriggio, arrestando i malviventi e garantendo anche l’incolumità delle persone coinvolte”. Lo dichiara il sindaco Dario Nardella. Appresa la notizia, il sindaco si è subito sentito telefonicamente con il questore Alberto Intini. “Ancora una volta – aggiunge Nardella – si dimostra che a Firenze l’attenzione al tema della sicurezza è alta e concreta”

Firenze, trasporto pubblico: al via le agevolazioni per gli abbonamenti

Nessun aumento del costo degli abbonamenti del trasposto pubblico per gli studenti e buona parte dei residenti a Firenze. Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, che ha stanziato per questo 1 milione di euro, i cittadini che hanno i requisiti previsti possono chiedere il rimborso per coprire la differenza di costo scattata con l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario regionale.

Per chiedere il rimborso è necessario essere residenti nel Comune di Firenze, aver presentato la dichiarazione ISEE, essere titolari della carta UNICA e aver acquistato uno dei seguenti titoli di viaggio:
– abbonamento annuale ordinario ISEE, 260 euro (il beneficio riguarda coloro che avevano diritto all’abbonamento ordinario basic);
– abbonamento annuale studenti ordinario, 252 euro;
– abbonamento annuale studenti ISEE, 200 euro.
L’entità del rimborso varia  dai 15 euro (abbonamenti studenti ISEE) ai 110 euro (abbonamenti ordinario ISEE).

Dal 1° settembre gli interessati potranno chiedere il rimborso direttamente tramite i servizi on line presenti sul sito del Comune di Firenze e su quello dell’azienda di trasporto (www.ataf.net). È possibile anche scegliere la modalità preferita per la riscossione: bonifico o direttamente presso uno sportello della Cassa di Risparmio Firenze. Per l’accesso ai servizi on line è necessario dotarsi delle credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale SPID o di quelle rilasciate gratuitamente dall’Amministrazione comunale all’indirizzo web http://servizi.comune.fi.it/servizi 

Per chi non ha le credenziali di accesso ai servizi on line e non intende dotarsene è possibile presentare la richiesta di rimborso compilando l’apposito modulo disponibile in rete allo stesso indirizzo. In questo caso il servizio genera una richiesta cartacea che va stampata, firmata, scannerizzata e inviata tramite e-mail insieme alla copia sottoscritta e scannerizzata di un documento di identità valido. Questa modalità alternativa ha necessità di tempi aggiuntivi per la verifica dei requisiti del richiedente da parte degli uffici. Per questo il rimborso sarà disponibile, soltanto presso gli sportelli della Cassa di Risparmio di Firenze, non prima di tre mesi dalla presentazione dell’istanza.

Cassa Risparmio Firenze cede partecipazione in Toscana Aeroporti

La Fondazione Cassa Risparmo di Firenze ha trasferito a Corporacion America Italia (Cai) l’intera partecipazione detenuta in Toscana Aeroporti Spa pari al 6,58% del capitale sociale.

La Fondazione Cassa di Risparmo di Firenze ha trasferito a Corporacion America Italia (Cai) l’intera partecipazione detenuta in Toscana Aeroporti Spa pari al 6,58% del capitale sociale.a un prezzo di euro 16,50 per azione e quindi per un corrispettivo complessivo di circa 20,2 milioni di euro. E’ quanto si legge in una nota dell’ente dove si spiega che l’accordo prevede che, in ragione del positivo andamento del prezzo delle azioni nel corso del biennio successivo al perfezionamento dell’operazione, alla Fondazione possa essere riconosciuto un earn-out pari ad un massimo di euro 3,4 milioni.
Fondazione CR Firenze, prosegue la nota, ha deciso la vendita della partecipazione “ritenendo, da una parte, che la missione di sviluppo iniziata nel 2009 con l’investimento in Aeroporto di Firenze SpA (17,5% del capitale) si sia conclusa positivamente e, dall’altra parte, che le risorse liberate mediante il disinvestimento potranno essere destinate ad altri importanti progetti che la Fondazione sta sviluppando nel territorio”.
5 sono i settori di intervento in cui opera la Fondazione CR Firenze: la promozione della cultura e dell’arte insieme alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali; la tutela del paesaggio, dell’ambiente e dell’agricoltura; la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche anche in campo medico sanitario; la crescita e la formazione giovanile; il volontariato e la solidarietà.
La Fondazione opera attraverso diverse tipologie di strumenti erogativi, tra cui progetti diretti, bandi tematici e soggetti strumentali, oppure erogando contributi ordinari per progetti di terzi che abbiano obiettivi convergenti con le proprie finalità statutarie e programmatiche.

Complesso delle Rampe e delle Vasche verrà restaurato

Firenze, un progetto approvato nell’ultima seduta di giunta comunale, e interamente finanziato tramite Art Bonus dalla Fondazione CR Firenze, per un importo di 1,6 milioni di euro, prevede il restauro dell’intero complesso delle Rampe e delle Vasche che da Porta San Niccolò salgono verso il piazzale Michelangelo creando un intreccio unico di arredi, vialetti, cascate e affacci con vista.

I lavori di restauro del complesso cominceranno a maggio e dureranno circa un anno e, secondo le previsioni, l’intero complesso tornerà all’antico splendore, il più possibile simile a quanto ideato originariamente dall’architetto Giuseppe Poggi.

Le Rampe furono realizzate tra il 1872 e il 1876. Solo pochi anni prima, nel 1871, la Capitale era stata trasferita da Firenze a Roma.

Il sistema delle Rampe si articola su tre livelli o ripiani: le Grotte, situate nei primi due ripiani delle Rampe, una sul primo e cinque sul secondo, che sono costituite da nicchie scavate nei due muraglioni a retta e sono realizzate con una struttura in muratura rivestita da intonaco lavorato e da spugne; la Grande Vasca polimaterica, situata sul terzo livello delle rampe, composta da più bacini, realizzata con una struttura in muratura rivestita da spugne, pietrame e mosaico; le Scogliere e le Piccole Grotte, posizionate lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, come i ‘massi erranti’ disseminati in quei luoghi dove i percorsi si allargano.

Il progetto di restauro prevede anzitutto un nuovo impianto idrico che riporterà l’acqua, ora stagnante, a zampillare come un tempo. È stato scelto di non attingere all’acqua dell’acquedotto, troppo costoso, ma direttamente alla falda acquifera tramite pozzi artesiani e un sistema di ricircolo con pompe che porteranno l’acqua fino al livello più alto da dove cadrà nuovamente secondo l’idea del Poggi.

Studiate le piante originarie, così come descritte da Angiolo Pucci nel manoscritto ‘I giardini di Firenze’, queste saranno piantate di nuovo per quanto possibile, liberando le superfici dalle specie infestanti: torneranno quindi le ninfee, le begonie, l’iperico, l’edera.

Tra gli altri interventi sono previsti il consolidamento delle parti in fase di distacco, la sigillatura delle fessure e delle lesioni, una nuova impermeabilizzazione delle vasche, la sostituzione dei materiali ossidati con altri elementi in acciaio inox o vetroresina.

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