Elezioni: eventi di chiusura in Toscana

La chiusura delle campagne elettorali in Toscana per molti sarà al chiuso, date le avverse condizioni meteo: Renzi si sposta all’Obihall, la destra allo storico caffè le Giubbe Rosse, Leu all’Affratellamento. Il M5s chiuderà la campagna nazionale a Roma, in Piazza del Popolo.

Il Movimento 5 Stelle chiuderà la campagna a Roma, in Piazza del Popolo, con un grande incontro dalle 17 alle 22.30, durante il quale interverranno il candidato premier Luigi Di Maio, Alessandro di Battista, il fondatore del movimento Beppe Grillo e la sindaca della capitale Virginia Raggi.

Potere al Popolo chiuderà la campagna toscana all’aperto, in Piazza Santo Spirito, dalle ore 17, ma è previsto un piano B in caso di maltempo: l’incontro si sposterà alla casa del popolo “Il Campino”, in via Caccini 13.

Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Quarto Polo hanno organizzato un incontro unitario alle Giubbe Rosse, lo storico caffè fiorentino dei futuristi in Piazza della Reppublica, dalle 17.30; parteciperanno alcuni candidati, fra cui Giovanni Donzelli e Francesco Torselli.

+Europa con Emma Bonino ha scelto come luogo di chiusura della campagna toscana il caffè letterario Le Murate, dove si terrà un incontro, dalle ore 18, dal titolo “Toscana chiama Europa”, al quale parteciperanno i candidati Marco Perduca, Mina Welby, Benedetto Della Vedova.

Casapound chiuderà la campagna elettorale nella loro sede fiorentina, in via Felice Fontana 13/r, a partire dalle ore 19. Noi con L’italia- Udc, ha scelto l’Antico Caffè Torino, come ritrovo per questa sera, a partire dalle ore 19.

La rete toscana di Civica Popolare si incontrerà a Prato, presso la sede del comitato elettorale, in Viale della Repubblica 66, dalle ore 19.30; parteciperà il candidato Lorenzo Maria Marchi ed è previsto, inoltre, un collegamento in video conferenza con la ministra Lorenzin.

Il PD di Matteo Renzi, che aveva pensato ad un comizio al Piazzale Michelangelo, ha dovuto optare per festa e buffet al chiuso, all’Obihall, a partire dalle ore 20, a causa della pioggia. Tutte le federazioni dem della Toscana chiuderanno la campagna elettorale a modo loro, ma sono previsti molti pullman per l’Obihall, carichi di candidati ed attivisti, da vari circoli toscani come Prato, Pistoia, Pisa ed Empoli.

Liberi e Uguali ha organizzato una festa al Teatro dell’Affratellamento di Firenze, in via Orsini 73, con cena e musica dalle 20.30. All’evento sono attesi candidati, militanti e sostenitori.

 

Livorno: pestato esponente Casapound

La notte scorsa un militante di Casapound sarebbe stato aggredito a Livorno mentre tentava di riattaccare un manifesto elettorale strappato. Lo rende noto lo stesso movimento di estrema destra

Secondo la ricostruzione di Casapound  l’attivista “è stato assalito da quattro persone che, cappucci alzati e bastoni alla mano, prima lo hanno pestato e poi hanno sfondato i finestrini della sua auto, all’interno della quale era presente la compagna incinta, per fortuna rimasta illesa anche se sotto choc”.

Sull’aggressione stanno indagando i carabinieri, arrivati sul posto insieme ai sanitari del 118. Secondo quanto appreso l’uomo è stato medicato al pronto soccorso ma le sue condizioni non sono gravi e i medici, dopo aver verificato anche la ferita a un occhio, lo stanno dimettendo. La compagna del militante non avrebbe subito danni anche se si sarebbe molto spaventata.

“E’ incredibile quello che sta accadendo in Italia. Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità”. Questo il commento del leader di Casapound, Simone Di Stefano, all’aggressione . Il segretario lancia un messaggio anche al ministro dell’Interno, Marco Minniti. “Ci chiediamo – spiega – cosa si debba aspettare ancora per intervenire. Gesti vigliacchi come questi, o come quelli di Torino, Piacenza, Palermo, non fanno altro che rendere plasticamente evidente qual è la verità storica del periodo in cui viviamo: un movimento come CasaPound che si organizza, si impegna, si presenta alle elezioni e cerca di cambiare l’Italia facendo politica e una massa di vecchi partiti che, pur di mantenere il loro posto alla guida del paese, cedono ai ricatti dei violenti”.

 

Casapound al dibattito, esponente LeU lascia sala, Di Giorgi non presenzia

Oggi all’ordine dei Commercialisti di Firenze una tavola rotonda elettorale. Appresa la partecipazione dell’esponente di Casapound i rappresentanti di LeU e PD hanno abbandonato la discussione.

Filippo Fossati, deputato di Liberi e Uguali e candidato in Toscana alle elezioni del 4 marzo, ha abbandonato il dibattito di oggi all’Ordine dei Commercialisti di Firenze: il motivo, come ha annunciato lo stesso Fossati al microfono, è stato la presenza all’iniziativa di un esponente di Casapound, Massimiliano Bartolozzi.

“Non vogliamo legittimare una situazione che per noi è fuori dalla legge”, ha detto Fossati, ribadendo come “non accettiamo che in questo confronto elettorale si possano presentare dibattiti a cui partecipa anche Casapound, perché riteniamo che definendosi erede del regime fascista si ponga fuori del nostro arco costituzionale”.

L’esponente di LeU ha concluso ricordando che “le libere professioni in quel periodo furono assoggettate al fascismo”. All’iniziativa non hanno preso parte per lo stesso motivo, secondo quando si è appreso dai loro staff, gli esponenti Pd Rosa Maria Di Giorgi e David Ermini, la cui presenza era prevista dal programma del dibattito.

“Noi abbiamo chiamato tutti: chi ci ascolta è venuto qua, chi non ci ascolta è rimasto fuori”. Lo ha detto Leonardo Focardi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Firenze, che oggi ha ospitato il dibattito “La politica ascolta i commercialisti?” con i candidati alle elezioni del 4 marzo, promosso da Adc Firenze, Anc Firenze e Unione giovani commercialisti Firenze. Al dibattito hanno preso parte Claudio Borghi (Lega), Giovanni Donzelli (FdI), Stefano Mugnai (Forza Italia), Paolo Parrini (+Europa), Nicola Cecchi e Sabrina Montaguti (M5S), e Massimiliano Bartolozzi (Casapound).

La presenza di quest’ultimo è stata il motivo dell’assenza degli esponenti Pd Rosa Maria Di Giorgi e David Ermini, e dell’uscita dalla sala di Filippo Fossati (LeU), che aveva raggiunto la sede dell’Ordine per partecipare. “Per noi è una costante quella di cercare di farci portare rispetto – ha detto Focardi – nel senso di farci ascoltare anche sulle proposte su temi di interesse appunto per tutto il tessuto imprenditoriale, e quindi costantemente saremo a ricordare, a chiunque appunto poi vada nella prossima legislatura, le iniziative da intraprendere più necessarie e utili per il paese secondo noi”.

Il Dibattito della discordia. Pole Casapound…. . Ludovico Arte Eugenio Palazzini

Continua la discussione sul dibattito pre-elettorale organizzato dal Preside del Marco Polo di Firenze,Ludovico Arte. Per la presenza di CasaPound, il Pd e LeU hanno ritirato la loro disponibilità. Il dibattito non si farà. Cosa ne pensano i nostri ascoltatori.Intervento telefonico del Coordinatore regionale di CasaPound, Eugenio Palazzini.

Incontro annullato con CasaPound: preside “no a logica di chi è più antifascista”

“Io rappresento lo Stato: l’obiettivo di una iniziativa come l’incontro di stamani, era di prendere garantire il pluralismo. Dunque non sono disponibile a prendere lezioni di antifascismo da nessuno”. Così il preside del Marco Polo Ludovico Arte sulle polemiche per l’incontro elettorale  a La Compagnia di Firenze con i candidati organizzato dalla scuola da lui diretta, poi annullato dopo il ritiro della disponibilità dei candidati di Pd e Leu, al quale era stata invitata anche CasaPound. In teatro, stamani si è svolto comunque un incontro, ma a porte chiuse, con insegnanti e studenti, su legge elettorale e politica. 

Sentiamo Arte intervenuto stamani in Todo Cambia con Raffaele Palumbo

“L’obiettivo era di prendere le liste, da Potere al Popolo a CasaPound e portarle al scuola per consentire a loro di esporre la loro proposta, quindi lasciare liberi i ragazzi di farsi le loro idee in proposito. Non posso io decidere di escludere una lista o un’altra. La nostra scuola è stata, credo, l’unica in Italia a esporre frasi di Gramsci in veste di murale sulle pareti esterne della scuola. Inoltre pratichiamo tutti i giorni il principio dell’accoglienza e stiamo aprendo al nostro interno un centro di italiano per immigrati”, spiega Arte. “La mia opinione, strettamente personale, è che le liste che si ispirano al fascismo dovrebbero essere escluse dalla competizione elettorale, perché lo dice la Costituzione. Ma se il ministero dell’Interno ha consentito a CasaPound di presentarsi e la magistratura non ha preso al riguardo alcuna iniziativa, il mio dovere, come rappresentante dello Stato, è invitare tutti coloro a cui lo Stato ha consentito di candidarsi”. 

Elezioni: Prato, tra invitati Casapound. Leu non va confronto

Tra gli invitati c’è il candidato di Casapound, Leu non partecipa a un incontro promosso per stasera a Prato da un’associazione pratese, Liberi sognatori.

“L’antifascismo è per noi tema centrale, non siamo quindi disponibili a dare legittimazione a forze politiche che si richiamano al fascismo e che coerentemente con la Costituzione Italiana dovrebbero essere sciolte”, si spiega in una nota del coordinamento provinciale pratese di Liberi e Uguali. L’incontro organizzato per oggi, alle 21, da Liberi sognatori-Palestra di cittadinanza attiva all’ex chiesino di San Giovanni a Prato, è, si legge su Fb, per mettere a confronto i candidati di tutte le formazioni politiche che corrono nel collegio pratese uninominale per la Camera.

Vari gli inviti, compresi quelli per il candidato di Casapound e di Leu. Certa l’assenza di quest’ultimo: “Vogliamo ringraziare gli organizzatori per l”invito”, spiega il coordinamento di Leu Prato, “un incontro sicuramente utile di confronto sui temi delle elezioni politiche del 4 marzo. Il coordinamento provinciale e” costretto, tuttavia, a declinare l’invito e a non fare intervenire il nostro candidato alla Camera Luca Mori per la presenza al dibattito di un esponente di Casapound”.

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