Pisa: presidio anti assessore Lega Buscemi

Pisa, il presidio promosso dalla Casa della Donna fuori dal Comune per contestare la nomina di Andrea Buscemi, a cui hanno partecipato circa 250 mila persone, si è svolto senza disordini. Durante il consiglio, il sindaco ha ricevuto  le 37 mila firme della petizione contro l’assessore.

Il presidio era stato organizzato in seguito alle critiche fatte nelle settimane scorse all’assessore leghista alla cultura Buscemi a causa del suo coinvolgimento in un processo per stalking dopo la querela dell’ex fidanzata.

Secondo i suoi detrattori, Buscemi “non può rivestire cariche pubbliche”.

In comune si stava svolgendo la prima seduta del consiglio comunale eletto alle recenti amministrative di giunto. L’assessore leghista è entrato da un ingresso secondario per evitare di transitare davanti al presidio. Il sindaco di Pisa Michele Conti è invece entrato dall’ingresso principale soffermandosi alcuni minuti con i manifestanti.

Poi nell’aula consiliare ha ricevuto dalle mani della promotrice della petizione, Elisabetta Vanni, il plico contenente le 37 mila firme della petizione contro l’assessore leghista.

La consegna è avvenuta davanti all’assessore Buscemi che proprio ieri ha annunciato di avere presentato una querela per stalking contro la stessa Vanni e la presidente della Casa della Donna di Pisa, Carla Pochini.

All’esterno del municipio numerosi manifestanti hanno indossato una t-shirt con una scritta che spiega i motivi della protesta. In aula invece alcune persone presenti tra il pubblico hanno indossato una maglietta con la scritta “Io sto con Andrea Buscemi”.

Pisa: domani presidio contro assessore Buscemi

Un presidio all’esterno del Comune di Pisa è stato promosso dalla Casa della Donna per chiedere le dimissioni dell’assessore alla Cultura Andrea Buscemi, in seguito alla vicenda processuale per stalking che lo ha visto imputato dopo la denuncia della sua ex fidanzata. Nonostante ciò, il sindaco Conti non ha inserito la mozione di sfiducia nell’ O.d.G.

Intanto si moltiplicano le adesioni e le prese di posizione contro Buscemi: la petizione online contro di lui ha raccolto quasi 36 mila adesioni, mentre anche don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, ha chiesto al sindaco pisano di ritirare la delega a Buscemi.

Posizione analoga è stata presa da Towanda dem, l’associazione di donne democratiche impegnate nella ricostruzione del centrosinistra, e ha rivolto un appello al sindaco di Pisa Michele Conti affinché ritiri la delega.

“Conti presentando la sua giunta ha tenuto a precisare di avere voluto rispettare le quote di genere. Atto, sebbene dovuto, non scontato e dunque apprezzabile, ma svuotato di ogni significato qualora un assessore condannato a risarcimento per reati di stalking rimanesse in giunta.

Non si può, per equilibri di coalizione e di partito, danneggiare la credibilità della città a partire da quella del suo primo cittadino”.

Tuttavia Conti sembra andare dritto per la sua strada visto che non ha inserito nell’ordine del giorno del consiglio comunale di domani la mozione di sfiducia presentata dalla sinistra.

Lo denunciano in una nota Una città in comune, Prc e Pisa Possibile: “E’ una scelta politica gravissima e senza precedenti, in contrasto anche con quanto previsto dal regolamento del consiglio comunale.

Si tratta di un attacco pesantissimo ai diritti delle minoranze e più in generale di ogni consigliere comunale, per di più se si considera il fatto che la mozione riguarda un membro della sua giunta e un tema come quello della violenza sulle donne”.

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