Crollo Genova: nell’Aretino i funerali del 27enne peruviano

“È una tragedia carica di dolore ma non vogliamo lanciare alcun anatema”. Lo ha detto don Giuliano Francioli, direttore della Caritas diocesana di Arezzo e parroco della chiesa di Santa Maria di Capolona (Arezzo) durante i funerali di Carlos Jesus Truijillo, il 27enne
morto nel crollo del ponte di Genova insieme alla fidanzata 24enne Stella Boccia, celebrati nel pomeriggio in forma privata.

In tanti gli amici e i parenti che si sono stretti intorno alla famiglia di Carlos, in particolare alla madre che ha ascoltato le parole del sacerdote insieme alla madre di Stella,
di cui ieri si sono celebrate le esequie in forma privata e con rito evangelico.
“L’auspicio è che tragedie assurde come queste non succedano mai più”, ha aggiunto il sacerdote. “Un ragazzo – hanno commentato i colleghi del ristorante dove lavorava nel centro di Arezzo – sul quale fare affidamento”. Ai funerali ha partecipato
il sindaco di Capolona Mario Francesconi. Tutta l’amministrazione comunale ha sostenuto la famiglia di origine peruviana nei difficili giorni che hanno seguito la morte di
Carlos e di Stella. Il giovane riposerà nel cimitero della cittadina.

Crollo Genova: a Pisa l’addio ad Alberto e Marta

Si sono svolti nella chiesa dei santi Jacopo e Filippo, a Pisa, i funerali di Alberto Fanfani e Marta Danisi, due delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Le esequie hanno avuto luogo nella parrocchia dove la giovane infermiera cantava nel coro e dove a maggio dell’anno prossimo avrebbe sposato l’anestesista conosciuto durante i suoi anni di lavoro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (Aoup) prima di trasferirsi ad Alessandria.

La chiesa era gremita di amici e parenti della coppia ma anche dei vertici dell’Aoup, rappresentata dal direttore sanitario Silvia Briani e dai rappresentanti istituzionali: il sindaco di Pisa, Michele Conti e l’assessore fiorentino Massimo Fratini. Quest’ultimo ha ricordato che “il no della famiglia Fanfani ai funerali di Stato non è in polemica con il governo ma una scelta di riservatezza”.

“Ho preparato io Marta e Alberto al corso prematrimoniale e ho imparato da loro la capacità di donarsi agli altri che è stata la cifra di tutta la loro purtroppo giovane esistenza. Si sarebbero sposati qui tra meno di un anno e oggi: Marta e Alberto, questo è il vostro matrimonio”. Lo ha detto durante l’omelia don Roberto Jankovic, il sacerdote che ha celebrato i funerali di Alberto Fanfani e Marta Danisi.

Fanfani era un anestesista all’ultimo anno della scuola di specializzazione e Marta Danisi aveva lavorato a lungo come infermiera presso l’ospedale cittadino dove aveva incontrato il fidanzato prima di trasferirsi ad Alessandria dove aveva ottenuto un contratto a tempo indeterminato. La coppia tuttavia, hanno ricordato gli amici e il sacerdote, avrebbe comunque scelto “di vivere stabilmente a Pisa una volta che si fosse stabilizzato il lavoro”. I feretri ora però saranno sepolti nei luoghi di origine delle rispettive famiglie: Marta a Sant’Agata di Militello (Messina) e Fanfani a Firenze dove la sua famiglia farà celebrare domani alle 10 un altro cerimonia funebre nella chiesa di Badia a Ripoli.

Altre due vittime della tragedia di Genova vivevano in Toscana: Stella Boccia, 25 anni, e il  suo fidanzato, il cittadino peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo di 27 anni. Loro stavano rientrando da una vacanza a bordo della macchina di lei quando il ponte è crollato.

La famiglia Boccia ha deciso di non partecipare ai funerali di Stato previsti per domani, sabato 18 agosto. “Non c’è nessuna polemica da parte nostra, noi siamo portatori di pace – sottolineano- Vogliamo solo stare raccolti nella nostra comunità”. I funerali della giovane si svolgeranno a Foiano alle 15 di sabato con rito evangelico e in forma privata. Stella sarà poi sepolta nel cimitero di Badia al Pino (Arezzo). Carlos era un giovane peruviano che viveva anche lui da tanti anni in Toscana, a Capolona. La sua famiglia, arrivata a Genova, ha deciso che parteciperà ai funerali di Stato.

Crollo Genova: morta giovane aretina e il fidanzato

“Un pezzo del nostro cuore è rimasto sotto le macerie del ponte di Genova”. Così i genitori di Stella Boccia, 24enne di Arezzo annunciano sulla pagina Fb del loro ristorante la morte della figlia nel crollo del ponte Morandi a Genova.

I genitori questa notte sono partiti da Monte San Savino (Arezzo) per la città ligure avvisati dalle autorità del ritrovamento dell”auto e del corpo della figlia.

E’ nell’elenco delle vittime della prefettura di Genova anche il domenicano Carlos Jesus Erazzo Trujillo, fidanzato di Stella. Erazzo Trujillo era dato inizialmente tra i dispersi. 23 anni, abitante a Capolona, viaggiava con lei sull’auto. Erano di ritorno da una vacanza
che si sarebbe dovuta concludere ieri. L’auto è tra quelle ritrovate e identificate con la targa. La famiglia è nota nell’Aretino perché titolare di tre ristoranti molto frequentati. La giovane invece lavorava in un negozio di abbigliamento.(ANSA).

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