Morte David Solazzo, Gip: le indagini proseguiranno

Il gip di Roma ha accolto la richiesta di opposizione all’archiviazione che era stata presentata dai familiari di David Solazzo attraverso il loro legale, avvocato Giovanni Conticelli.

Proseguiranno le indagini sul caso di David Solazzo, il cooperante fiorentino trovato morto l’1 maggio 2019 nella casa dove soggiornava sull’isola di Fogo, a Capo Verde. Le argomentazioni svolte in opposizione – ha sottolineato il gip di Roma – sono sufficientemente ragionevoli e impongono le ulteriori attività investigative lì indicate”.

“Come spiegava l’avvocato Conticelli in aula – spiega la famiglia di Solazzo – non si tratta neanche tanto di una riapertura delle indagini ma di una ‘apertura’ delle stesse, cioè di iniziare, finalmente, a distanza di quasi tre anni, a voler far piena luce su cosa è accaduto a David, senza accontentarsi di ricostruzioni sbrigative e semplicistiche”.

“L’analisi del contenuto del telefono – affermano ancora i familiari -, l’esame tossicologico, gli esami forensi sull’abitazione in cui il corpo di David è stato trovato in una pozza di sangue, non sono mai stati svolti. Si tratta di atti elementari di indagine che sono scontati in casi di sangue come quello di David. Adesso il procuratore avrà sei mesi di tempo per svolgere questi e gli altri atti investigativi necessari per giungere alla verità”.

“Quello che è accaduto nel caso di David – sempre la famiglia – fa emergere problematiche sistemiche della collaborazione giudiziaria internazionale che purtroppo interessano numerose famiglie che perdono i propri cari che lavorano all’estero. Alla nostra battaglia per ottenere verità e giustizia per David si sono affiancate anche le istituzioni locali”.

Domani, 17 marzo 2022, in News Line dalle 8,30, sulle frequenze di Controradio, aggiornamenti proprio sulla vicenda di David Solazzo con interviste e interventi in diretta radio. 

Cooperante morto: si valutano i primi esiti autopsia

La procura della repubblica e la polizia di Capo Verde stanno già valutando i primi esiti medico legali dell’autopsia effettuata sul cadavere del cooperante italiano Davide Solazzo, 31 anni di Firenze, e terminata ieri sera dopo alcune ore. In particolare, secondo quanto emerge, sono emerse tre ferite da taglio che hanno causato l’emorragia letale.  Tuttavia, al momento, non emerge se si tratti di incidente – è stata trovata una finestra in frantumi vicino alla porta – o di un’aggressione, altra ipotesi considerata.

L’autopsia è stata eseguita dal medico legale in uno dei due ospedali di Fogo, l’isola dell’arcipelago capoverdiano dove Solazzo soggiornava dal novembre 2018 per seguire i progetti di turismo rurale per conto della ong Cospe per cui lavorava e dove è stato trovato morto l’1 maggio. La salma è ancora nell’ospedale di Fogo e il consolato d’Italia a Capo Verde si appresta, per i prossimi giorni, quando saranno esaurite le necessità d’indagine delle autorità locali, a seguire le pratiche necessarie per il rimpatrio.

“Le autorità di Capo Verde stanno facendo tutto quello che si deve fare in circostanze come questa, la situazione è pienamente sotto controllo, Capo Verde è un paese che ha istituzioni e una giustizia che funzionano secondo standard occidentali”, afferma il console Luigi Zirpoli confermando che “sulla salma di Sollazzo è stata fatta l’autopsia, mentre sulla ricostruzione dei fatti sono stati sentiti dei testimoni. Il consolato italiano verrà comunque informato all’esito degli sviluppi degli accertamenti.

“La famiglia” del cooperante Davide Sollazzo morto a Capo Verde, “anche in base a immagini e informazioni circolate sui media, non crede in alcun modo che David possa essere morto per un incidente domestico. Sicuramente c’è stato qualcosa che non è una fatalità e per questo vuole che sia fatta chiarezza sul caso”. Lo ha dichiarato l’avvocato Giovanni Conticelli, legale della famiglia di David Solazzo trovato morto nella sua abitazione sull’isola di Fogo. “Vogliamo la verità su quello che è successo – ha aggiunto Conticelli – e per questo ci aspettiamo dalle autorità di Capo Verde il massimo rigore nelle indagini.”

“Quando scompare un ragazzo così giovane è sempre un dolore. Quando questo capita così lontano da casa, durante una missione  di cooperazione internazionale, il dolore si fa ancora più acuto. David Sollazzo era uno dei tanti ‘nostri’ ragazzi che in giro per il mondo fanno cose meravigliose inseguendo gli ideali della solidarietà e dell’aiuto umanitario nei Paesi in via di sviluppo”, ha detto la deputata Rosa Maria di Giorgi intervenendo sulla vicenda.

“Era a Capo Verde con l’entusiasmo e la motivazione di chi mette la propria professionalità a disposizione ed al servizio degli altri – ha sottolineato Di Giorgi -. Nello stringermi intorno alla  famiglia, al Cospe,  e ai suoi amici,  spero che quanto prima sia fatta piena luce  su una morte assurda e per molti versi inspiegabile. Seguirò  il lavoro delle nostre istituzioni diplomatiche che, sono certa, tratteranno  la vicenda con la dovuta attenzione, fino alla ricostruzione dei fatti , per  chiarire in maniera definitiva quanto accaduto”, ha concluso la deputata.

Giovane cooperante morto a Capoverde:David ritrovato in una pozza di sangue

David Sollazzo, il cooperante di 31 anni trovato morto nella sua casa sull’isola di Foro a Capo Verde, sarebbe stato trovato a terra in una pozza di sangue. E’ quanto spiegato ad alcuni giornalisti da Giorgio Menchini, il presidente della ong Cospe per la quale lavorava il 31enne fiorentino e che ieri ha dovuto avvisare la famiglia.

Secondo quanto appreso, il vetro di una delle finestre dell’abitazione sarebbe stato trovato rotto, e i frammenti erano sul pavimento. A dare l’allarme, dopo aver scoperto il corpo esanime, sarebbe stata una vicina di casa. La sera prima David aveva partecipato a una festa. Era rientrato verso la sua abitazione in compagnia di un’altra cooperante del Cospe, che si trova ancora sul posto. I due si sono salutati poco prima di entrare nelle rispettive case, distanti poche centinaia di metri.

La Farnesina segue, intanto, con la massima attenzione il caso del cooperante italiano trovato ieri senza vita a Capo Verde. L’Ambasciata d’Italia a Dakar, competente territorialmente, è in contatto con i familiari del connazionale per prestare loro ogni possibile assistenza e con le autorità locali per accertare le cause del decesso. Lo rende noto la Farnesina.

Al momento non c’è una pista privilegiata, tutte le ipotesi “sulla causa della morte “sono in campo. Attendiamo di capire quello che emergerà dall’autopsia”. Lo ha detto l’avvocato Giovanni Conticelli del foro di Firenze, legale della famiglia di David Solazzo.

“Cercheremo un contatto con un avvocato locale – ha aggiunto Conticelli – per seguire sul posto la vicenda giudiziaria e intanto capire cosa emergerà dell’esame autoptico”. Conticelli conosceva Solazzo e lo ricorda come “una persona brillante, capace, che ha amato il suo lavoro e non ha mai avuto problemi nei luoghi dove ha lavorato. Era amato e ben voluto da tutti perché aveva la capacità di entrare nella dimensione della comunità locale”. Nessun commento sulla vicenda dai genitori e dalla sorella del cooperante che hanno preferito non parlare coi cronisti che stamani erano radunati davanti alla loro casa, alla periferia di Firenze. “La famiglia è chiusa nel proprio dolore – ha spiegato Conticelli -, è un momento molto difficile”.

La notizia è stata pubblicata ieri sul sito del Cospe dove si spiega che il giovane sarebbe morto in un incidente sul quale si sta cercando di fare chiarezza.

Solazzo era arrivato a Capo Verde nel novembre scorso, spiega la nota pubblicata sul sito del Cospe, dove aveva “messo in campo la sua professionalità, la sua energia e passione al servizio delle comunità locali”. Il giovane era già stato per la stessa Ong anche in Angola: era un “amico e professionista serio e appassionato”.

Il progetto di cui il giovane fiorentino era il coordinatore si chiama ‘Rotas de Fogo’, il suo obiettivo “è portare avanti azioni per il rafforzamento del turismo rurale e sostenibile
nell’Isola di Fogo”. Il Cospe, conclude la nota, si stringe “attorno alla famiglia, alla fidanzata e agli amici, con l’impegno di fare di tutto per appurare la realtà dei fatti, ancora sgomenti per la tragica notizia”.

David aveva 31 anni ed era specializzato in agronomia . la morte è stata confermata dal console italiano a Praia, Luigi Zirpoli. “Al momento non posso dirvi più di quanto già sapete – spiega all’ANSA il console -. Ieri sera era stato a cena con degli amici e stamani è stato trovato morto in casa dove, credo, vivesse da solo”. “Le autorità stanno indagando – prosegue Zirpoli – e domani ci sarà l’autopsia”.

“Nonostante la sua giovane età, David era esperto di cooperazione e con noi aveva già fatto un’esperienza in Angola”, aggiunge Anna Meli, responsabile della comunicazione del Cospe, l’Ong di Firenze per cui Solazzo lavorava. “A Capo Verde abbiamo un’altra nostra cooperante, una giovane della Sardegna – conclude Meli -, e le prime notizie le abbiamo avute da lei. Poi siamo in contatto, tramite il console, con le autorità e speriamo di avere qualche notizia in più nella giornata di domani. I genitori, che vivono a Firenze, hanno saputo quanto era successo nel pomeriggio”.

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