Sulle orme di San Francesco sul cammino da Firenze a La Verna

?Firenze, firmato l’accordo per promuovere il cammino dalla Basilica di Santa Croce al Santuario di La Verna sulle orme di San Francesco, il santo patrono d’Italia.

Per definire, organizzare, promuovere il cammino di San Francesco e gestire questo nuovo prodotto turistico, a partire dal documento strategico della Regione Toscana, l’Amministrazione ha infatti siglato una convenzione con altri 15 comuni, che ha avuto il via libera del consiglio comunale.

La convenzione è l’ultimo passaggio della fase propedeutica all’avvio del prodotto turistico omogeneo denominato ‘I Cammini di Francesco in Toscana’.

Oltre a Firenze, sono coinvolti nel cammino i comuni di Bagno a Ripoli, Bibbiena, Castel San Niccolò, Chitigliano, Chiusi della Verna, Fiesole, Montemignaio, Ortigliano-Raggiolo, Pelago, Pontessieve, Poppi, Pratovecchio, Reggello, Rignano sull’Arno e Rufina.

Già lo scorso anno, la giunta comunale aveva approvato il progetto preliminare di un itinerario relativo alle vie di San Francesco in Toscana, promosso dalla Regione Toscana.

Il progetto prevedeva l’individuazione di itinerari tematici legati alla vita di San Francesco e finalizzati al recupero del collegamento storico tra la Basilica di Santa Croce e il Santuario di La Verna, attraverso la valorizzazione dei territori dal punto di vista turistico, storico, culturale e paesaggistico da sviluppare in forma associata con gli altri comuni attraverso una convenzione, che è stata ora siglata.

Obiettivo della convenzione è quello di arrivare, attraverso fasi e passaggi successivi, alla definizione, promozione, organizzazione, reperimento delle risorse, implementazione e gestione di questo nuovo percorso, considerato un’opportunità per valorizzare territori meno battuti dai flussi turistici, e per Firenze per incrementare un’offerta diversa da quella tradizionale anche nell’ottica della delocalizzazione dei flussi turistici.

La convenzione ha una durata di cinque anni e prevede l’individuazione di un comune capofila, responsabile dell’esercizio associato delle funzioni e dei servizi sovra comunali e delegato allo svolgimento di tutte le attività necessarie.

Spetterà invece alla conferenza dei sindaci dei comuni associati la definizione delle linee di indirizzo e governo per la realizzazione degli obiettivi.

Alla firma di oggi presso il Cenacolo di Santa Croce erano presenti l’assessora al Turismo del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, insieme ai rappresentanti dei comuni aderenti, la presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi e Stefano Romagnoli per la Regione Toscana.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessora Del Re e la presidente Sanesi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/10/191004_CAMMINO-SAN-FRANCESCO_DEL-RE-SANESI.mp3?_=1

Assisi, Nardella accende lampada votiva di San Francesco

“Con questo simbolico gesto esprimiamo l’amore che tutti gli italiani hanno per te. Vigila Francesco sul nostro popolo, veglia sulle sorti dell’Italia, guarda con benevolenza la nostra Toscana, benedici i lavoratori, dona loro prosperità e pace”: il sindaco di Firenze, Dario Nardella, lo ha detto ad Assisi durante l’accensione della lampada votiva che arde sulla tomba di San Francesco.

In occasione della festa del Poverello Patrono d’Italia, quest’anno infatti ad offrire l’olio che alimenta la fiamma della lampada votiva è stata la Toscana, a nome dell’Italia intera. Sono presenti ad Assisi oltre 4 mila pellegrini e 50 sindaci giunti dalla regione. Per un intero anno la Lampada arderà con l’olio offerto; la suggestiva cerimonia si ripete dal 4 ottobre 1939.

Proprio ieri sul suo profilo Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella aveva pubblicato un post sul santo protettore dell’Italia: “Iniziamo le celebrazioni per festa di San Francesco Patrono d’Italia con la collega sindaca di Assisi Stefania Proietti e 50 sindaci da tutta la Toscana. Il Santo Poverello esempio di semplicità e fratellanza per tutti noi”.

“Francesco ci insegna il richiamo alla minorità, al farsi piccolo per riconoscere la presenza di Dio”: è uno dei passaggi dell’omelia pronunciata dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, durante la celebrazione della festa di San Francesco, ad Assisi. “Piccoli e minori, cioè tutto il contrario delle pretese dell’uomo di oggi, che si vorrebbe adulto, autonomo, autosufficiente – ha sottolineato il porporato -, uscito per l’appunto dalla minorità. Occorre uno spazio di disponibilità che solo il povero sa esprimere. Chi tutto dà, chi tutto ha, chi tutto presume di essere o di potere, non può accettare il giogo dolce e leggero di una parola che salva”. Il cardinale si è inoltre soffermato sulla testimonianza che San Francesco offre. “E quella dell’offerta di sé – ha spiegato -, nella certezza che l’incontro con l’altro lo condurrà a una maggiore coscienza di sé, a una purificazione della sua stessa fede, che così potrà illuminare ancor più l’altro”.

“Senza radicalità non c’é il necessario cambiamento. È questo uno dei tre elementi del messaggio che San Francesco ci ha lasciato e che sono ancora di grande attualità. L’altro è la sua decisione di schierarsi nettamente dalla parte dei poveri e con i più fragili. Il terzo è un’idea diversa del rapporto tra uomo e natura. Come oggi ci ricordano anche i ragazzi scesi in piazza per il clima, è necessario che l’uomo ritrovi un rapporto con il mondo meno violento e impattante e più secondo natura”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sintetizza in tre punti fondamentali il senso e l’attualità del messaggio di San Francesco. Lo fa parlando dalla Basilica superiore di Assisi.

“Sono felice – aggiunge Enrico Rossi – di essere qui oggi a rappresentare la Toscana. Quelli che abbiamo sono un onore ed una responsabilità. C’è vicinanza e c’é un legame tra la Toscana e Francesco che si ritirò, prima di scivere il suo Cantico, nel santuario della Verna. Il santo appartiene in modo profondo alla nostra cultura. Lui non si ferma all’indignazione, ma interviene concretamente, fonda un Ordine monastico e va dal Papa per ottenere il riconoscimento della sua Regola. Oggi siamo chiamati a vincere l’individualismo diffuso nella nostra società, riscoprendo nuove forme di condivisione e mettendo al centro il valore indiscutibile della vita umana. E, anche se non è facile cambiare, occorre far crescere il cambiamento e far si che si affermi”.

E, al termine del suo intervento rivolto ai pellegrini accorsi ad Assisi e ripreso in diretta Rai, il presidente Enrico Rossi ha concluso dicendo che “la mia speranza è che la lampada votiva che oggi abbiamo acceso possa essere anche il simbolo di questa volontà di cambiamento” e osservando che “la figura e l’insegnamento di San Francesco sono validi ancora oggi sia per i credenti che per i non credenti”.

In occasione di questa ricorrenza, al Cenacolo di Santa Croce, ore 12:30, verrà firmato l’accordo sul ‘Cammino di San Francesco’ da Firenze a La Verna per promuovere il turismo ‘lento’ e la delocalizzazione dei flussi ai comuni dell’area metropolitana.

Cammini, approvati i tracciati di quelli di San Francesco e della Via Lauretana

Approvati dalla giunta regionale nell’ultima seduta i tracciati toscani dei Cammini di Francesco e della Via Lauretana senese. Le delibere che lo stabiliscono sono state presentate dall’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo

“E’ una prosecuzione ideale – ha commentato l’assessore – delle tante sollecitazioni emerse nel convegno che si è tenuto presso l’Abbazia di Spineto pochi giorni fa per sviluppare, riscoprire e valorizzare i tanti itinerari spirituali e storici che attraversano le nostre regioni carichi di storia, tradizione e natura. Allargare la rete e renderla nuovamente fruibile come nel tempo che fu. L’atto sviluppa l’accordo firmato l’estate scorsa con il Mibact e le 5 Regioni coinvolte per la creazione dei Cammini di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica”.

L’Accordo operativo ricordato dall’assessore è stato firmato lo scorso 9 luglio tra Mibact e le Regioni Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Marche. Secondo l’Accordo ciascuna Regione deve individuare un Responsabile Regionale del Piano degli interventi ed inviare alla Direzione Generale Turismo la delibera che approva il tracciato dei Cammini nel territorio di competenza, un documento di ricognizione sullo stato di conservazione, di fruizione e di accessibilità del percorso, le schede progettuali di intervento ed il piano complessivo delle azioni da effettuarsi nel proprio territorio. Il finanziamento messo a disposizione dal Ministero è stato individuato in circa 2,3 milioni di euro per i due percorsi.

Dopo un’attenta ricognizione svolta sul territorio nei mesi scorsi la Giunta regionale ha composto le schede progettuali ricevute dai Comuni interessati dai due tracciati per il loro invio al Ministero affinché possano essere valutate e finanziate. I relativi tracciati approvati dalle delibere sono derivati dalla rappresentazione georeferenziata individuata nell’ambito di una collaborazione al progetto di ricerca tra Università di Firenze – Dipartimento dei Sistemi Agrari Alimentari e Forestali e Regione Toscana , che è poi stata recepita dai Comuni che ricadono sui percorsi. Le Vie di Francesco attraversano 26 Comuni toscani delle province di Arezzo e Firenze (che dall’Umbria arriva fino a Piazza Santa Croce a Firenze) e la Via Lauretana senese 7 per una lunghezza superiore ai 400 chilometri.

“Con l’invio a Roma della documentazione per l’ottenimento dei finanziamenti necessari alla realizzazione degli interventi proposti potremo rendere questi tracciati sempre più fruibili con la dovuta segnaletica e i servizi annessi che potremo predisporre valorizzandoli al massimo. Una fruibilità che senza dubbio parte dalla spiritualità ma che sarà a servizio di chiunque voglia attraversare la Toscana in mezzo alla natura in sicurezza per tutti. Un altro elemento che mi preme sottolineare – ha aggiunto l’assessore Ciuoff o – in tema di Cammini è quello che riguarda l’accessibilità. Nell’incontro fatto all’Abbazia di Spineto è stata sottolineata l’importanza di incentivare la nascita di percorsi fruibili da una fetta sempre più consistente di persone che oggi rappresentano una realtà sociale e di mercato. L’Associazionismo già da tempo sta dedicando energie per dare servizi dedicati a questo target sia sui tracciati escursionistici, sia sull’ospitalità. Sono in aumento le strutture in grado di ospitare e anche alcuni tratti dei tracciati sono oggi percorribili con maggior facilità”.

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