Partigiani della Memoria: a La Compagnia studenti e istituzioni insieme

La Presidenza di Regione Toscana ha organizzato  per il prossimo 16 aprile l’evento “Partigiani della Memoria” per ricordare e soprattutto trasmettere alle giovani generazioni la memoria di un capitolo fondamentale della nostra storia, quello che ha preparato e consentito, grazie all’impegno e al sacrificio di tante donne e uomini, la liberazione dal nazifascismo e la nascita della nostra Costituzione. Ingresso libero.

L’appuntamento, alla vigilia del 25 aprile, è l’occasione per approfondire, attraverso ricerche storiche e testimonianze. L’evento è aperto agli alunni delle scuole superiori toscane e ai loro insegnanti, ma anche al grande pubblico, agli studiosi e agli studenti universitari.

Il volume, attorno al quale si svilupperà il dibattito, è stato voluto e realizzato dall’ufficio del portavoce del presidente della giunta regionale toscana. Si tratta di una raccolta di post Facebook, pubblicati nell’anniversario di ciascuna delle stragi che viene raccontata.

Lo stragismo nazifascista, le leggi razziali che da San Rossore hanno sepolto la nostra civiltà e infine la guerra di Liberazione che prelude alla riconquista della libertà e alla nascita della Repubblica: ricordare questi passaggi della nostra storia è più che mai un dovere. Anche perchè, come suggerisce il presidente della Regione nella sua prefazione al volume, ci sono segnali di profonda involuzione che fanno temere che quelle pagine infami e dolorose possano non essere chiuse per sempre. Occorre per questo ribadire le ragioni, i valori, i principi, sulle quali la nostra Repubblica è nata e si è fondata. Principi che oggi, in molte occasionmi, sembrano smarrirsi, offuscati dal risorgere di nuovi nazionalismi o, peggio, di nuovi fascismi.  Le Istituzioni hanno una particolare responsabilità in tema di custodia della memoria e trasmissione di essa alle nuove generazioni.

Per queste ragioni la presidenza della Regione Toscana ha organizzato l’evento “Partigiani della Memoria”. Il libro sarà presentato nel corso di una discussione coordinata dal direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana Matteo Mazzoni. Poi toccherà ai aragazzi leggere testimonanze dirette e brani. A seguire, dibattito con Camilla Brunelli del Museo della deportazione, Marta Baiardi (ISRT), Giovanni Baldini (Anpi).

Gli episodi censiti dall’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia, avvenuti in Toscana, sono 822. Nel libro ne sono raccontati in modo più dettagliato 61, che esemplificano l’orrore e l’efferatezza delle violenze, perpetrati dai nazifascisti su tutto il territorio della regione. Violenze contro i partigiani catturati e violenze sulla popolazione civile, anziani e bambini compresi. Tra queste la Strage di Vallucciole (Arezzo) avvenuta il 13 aprile 1944, che sarà raccontata, nella seconda parte della mattina, dalla Compagnia Teatrale Nata di Bibbiena sulla sceneggiatura di 108 Vallucciole. Un’orazione civile di Alessandrà Aricò, recentemente insignita del premio Sipario.

Presenterà la mattinata la giornalista Chiara Brilli di Controradio.

Riparte il Treno della Memoria, dalla Toscana 500 giovani per non dimenticare

Riparte il Treno della memoria toscano, con cinquecento ragazzi degli ultimi due anni delle scuole superiori a bordo, sessanta universitari e rappresentanti delle comunità ebraiche e delle associazioni dei deportati, ovvero Aned, Anpi, Anei, rappresentanti di Rom e Sinti e delle associazioni omosessuali, che insieme ai testimoni sopravvissuti visiteranno i campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau in Polonia. La Toscana ne è stata pioniera ed è l’undicesima volta dal 2002.

Il viaggio, che vuole essere un antidoto a razzismi ed estremismi di ieri e di oggi, a cento anni dalla nascita di Primo Levi, si svolgerà quest’anno dal 20 al  24 gennaio, preparato come sempre in modo attento, da un punto di vista scientifico ed emotivo, preceduto e seguito da un gran lavoro di approfondimento in classe che inizia fin dall’estate con la preparazione degli insegnanti.

A presentare l’iniziativa oggi in regione la vicepresidente della Toscana Monica Barni. Con lei Ugo Caffaz, che è un po’ l’anima da sempre del Treno della Memoria toscano, e Camilla Brunelli del Museo della Deportazione di Figline a Prato, a cui è affidata l’organizzazione.

Il treno della memoria fino al 2005 veniva organizzato ogni anno, poi la sua frequenza è diventata biennale intervallata negli anni pari da un meeting con più di ottomila studenti, sempre sulla memoria e con la voce dei sopravvissuti,  al Mandela Forum di Firenze.

L’intervista di Chiara Brilli a Ugo Caffaz

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/01/190117_00_CAFFAZ-SU-TRENO-DELLA-MEMORIA.mp3?_=1

Festa della liberazione al Museo della Resistenza e Deportazione di Prato. Camilla Brunelli

Oltre all’apertura straordinaria del Museo dalle 15 alle 19 e alle visite guidate gratuite offerte al pubblico, quest’anno sarà anche possibile visitare la nostra mostra storico-documentaria “La famiglia Martini: una storia pratese tra fine Ottocento, Grande Guerra, Resistenza e Deportazione” a cura di Enrico Iozzelli.

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