Bekaert: Agea (M5S), pressing su Ue con nuova interrogazione

Laura Agea, eurodeputata M5S pressa su Bruxelles per caso Bekaert,  “è emerso come il piano di trasferimenti sia ben più ampio e strutturato di quanto prospettato” dichiara, “non ci fermeremo” finchè “la pratica delle delocalizzazioni finanziarie non potrà più avvenire con l’uso di soldi pubblici”.

Continua il pressing del M5S su Bruxelles sul caso Bekaert, con l’eurodeputata Laura Agea che ha presentato una nuova interrogazione alla Commissione Ue. “In seguito alla risposta data dalla Commissione europea alla mia interrogazione sulla decisione della multinazionale belga Bekaert di chiudere lo stabilimento di Figline e Incisa Valdarno, stanno emergendo nelle ultime settimane ulteriori dettagli circa le intenzioni di delocalizzare non solo in Romania ma anche in Repubblica Ceca”. Lo dichiara in una nota la capodelegazione del Movimento 5 Stelle all’Europarlamento, Laura Agea, raccogliendo il sostegno di diversi europarlamentari, deputati, consiglieri regionali e comunali del M5S.

“Grazie alla grande collaborazione a tutti i livelli istituzionali”, spiega l’eurodeputata “è emerso come il piano di trasferimenti sia ben più ampio e strutturato di quanto prospettato, ulteriore affronto nei confronti dei sindacati, delle istituzioni e soprattutto dei 318 operai e delle loro famiglie che, da un momento all’altro, rischiano di perdere il proprio lavoro”.

“Per questi motivi”, prosegue Agea “ho deciso di presentare una nuova interrogazione in cui, oltre all’impegno già preso ufficialmente dalla commissaria Thyssen di accertare i fatti con le autorità rumene, ho chiesto di effettuare le stesse verifiche anche con le istituzioni della Repubblica ceca, e non ci fermeremo fino a quando non avremo garanzie da parte dell’Europa che la pratica delle delocalizzazioni finanziarie non potrà più avvenire con l’uso di soldi pubblici”

Pisa: Casa donna domani a Bruxelles contro Buscemi

Domani il caso Buscemi arriverà al parlamento europeo, le proteste dell’associazione Casa della donna sono state accolte da Eleonora Fiorenza che ha aiutato “ad ottenere un’audizione presso la Commissione per i diritti delle donne del parlamento europeo”.

La protesta dell’associazione Casa della donna contro la nomina di Andrea Buscemi ad assessore alla cultura torna e approda anche in Europa: domani, martedì 4 settembre, mentre a Pisa in occasione del consiglio comunale si svolgerà una manifestazione cittadina sotto palazzo Gambacorti, a Bruxelles una delegazione dell’associazione sarà in audizione presso la Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere del Parlamento europeo.

Nell’audizione, ottenuta grazie alla europarlamentare Eleonora Fiorenza, si legge in una nota, la Casa della donna presenterà il ‘caso Buscemi’ e chiederà un intervento della Commissione anche in virtù di quanto previsto dalla cosiddetta Convenzione di Istanbul.

“Siamo grate all’europarlamentare Eleonora Fiorenza per averci aiutate ad ottenere un’audizione presso la Commissione per i diritti delle donne del parlamento europeo”, ha dichiara Carla Pochini presidente della Casa della donna “Quanto successo a Pisa con la nomina di Andrea Buscemi ad assessore è così grave che abbiamo pensato fosse importante coinvolgere anche le istituzioni europee”.

‘Svegliamoci! Liberiamo Pisa dalla violenza’ è lo slogan della manifestazione che si svolgerà domani in piazza XX Settembre dalle ore 14.00 contro l’amministrazione comunale che l’associazione Casa della donna definisce “sessista e violenta”.

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