Greve: esplosione in casa disposte autopsie su cadaveri

Sequestrata porzione abitazione di Greve in Chianti rimasta in piedi

La procura di Firenze ha disposto l’autopsia sui cadaveri delle tre persone, due uomini e una donna, morte ieri nell’esplosione di una villetta a Borgo di Dudda, nel comune di Greve in Chianti, provocata probabilmente da una fuga di gpl.

Sull’episodio la procura ha aperto un’inchiesta, secondo quanto appreso al momento senza indagati. Il pm di turno ha anche disposto il sequestro della piccola porzione di abitazione rimasta in piedi, mentre sono state rimosse le macerie in modo da liberare l’accesso alla strada, dove sono presenti altre abitazioni.

In base ai primi accertamenti, al momento una delle ipotesi al vaglio è che la fuga di gas si sia generata nell’abitazione al piano terra dell’edificio, dove era installato un impianto a gpl. Non esclusa tuttavia l’eventualità che l’esplosione sia partita da una bombola di gpl che potrebbe essere stata presente dall’abitazione al primo piano, di recente acquistata da due delle vittime, Fabio Gandi e Giuseppina Napolitano, entrambi di 59 anni.

I tre, secondo quanto si è appreso dai carabinieri che conducono le indagini, erano arrivati di buon mattino a Dudda per sistemare delle tende nell’appartamento. La donna, nonostante la separazione, aveva mantenuto buoni rapporti con l’ex marito e così si spiegherebbe la sua presenza sul posto, dove era giunto anche lui per dare una mano durante gli ultimi ritocchi interni nell’abitazione. Per motivi ancora da accertare si è poi verificata l’esplosione. Sembra che alcuni vicini avessero segnalato un forte odore di gas provenire dall’immobile. E’ possibile che l’esplosione sia stata provocata dall’accensione di una luce della casa. Giuseppina Napolitano e Fabio Gandi avevano acquistato da poco l’appartamento, che era stato anche ristrutturato, visto che la coppia voleva tornarci ad abitare dopo che lui era andato in pensione. La donna sarebbe andata in pensione tra poco tempo. Avevano già preso la residenza nel comune di Greve.

E’ stato individuato in tarda serata di ieri il cadavere della donna dispersa nel crollo della casa, in seguito a un’esplosione, a Borgo di Dudda, nel Chianti fiorentino. I vigili del fuoco hanno recuperato dopo una giornata di ricerche il corpo di Giuseppina Napolitano, 59 anni. Nell’esplosione della casa hanno perso la vita anche il compagno della donna, Fabio Gandi di 59 anni, e l’ex marito di lei Giancarlo Bernardini, 64enne.

Esplosione Greve: trovato corpo seconda vittima

E’ stato trovato senza vita dai soccorritori il 59enne rimasto sotto le macerie dell’abitazione distrutta da un’esplosione questa mattina a Borgo di Dudda nel comune di Greve in Chianti (Firenze).

Le ricerche dei vigili del fuoco proseguono per individuare la compagna. Con loro al momento dell’incidente c’era anche l’ex marito della donna, il cui cadavere è stato recuperato questa mattina dai vigili del fuoco. La prima segnalazione dei Carabinieri era avvenuta questa mattina. I militari informavano che a Borgo di Dudda (Greve in Chianti) si era verificata una violenta esplosione, le cui cause sono in corso di accertamento, che aveva fatto crollare un’abitazione di due piani.

I Vigili del Fuoco del comando di Firenze sono intervenuti per estinguere l’incendio e per la ricerca delle due persone che risultavano disperse sotto le macerie della palazzina esplosa.

Potrebbe essere stata una fuga di gas a causare l’esplosione, è quanto si apprende in base ai primi accertamenti. Sul posto intervenuti anche i Carabinieri. Secondo quanto emerso, la coppia aveva acquistato da poco la casa, dove intendeva passare del tempo dopo il pensionamento. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani.

L’abitazione si trova in un piccolo complesso di abitazioni ravvicinate ma isolato dai centri maggiormente abitati della zona, oltre a essere distanti da luoghi come scuole e ospedali.

Tre, secondo quanto  precisato dai carabinieri, le persone rimaste sotto le macerie a seguito dell’esplosione. Si tratta di un uomo e di una donna di 59 anni, conviventi, e dell’ex marito di lei, di 54 anni. Il primo cadavere trovato durante le ricerche, precisano sempre i militari, appartiene al 54enne, e non al compagno della donna come reso noto in un primo momento. I tre, tutti residenti a Prato, questa mattina si erano recati insieme nell’abitazione di Greve. L’esplosione in base alle prime verifiche sarebbe stata originata da un malfunzionamento dell’impianto a gpl situato al primo piano dello stabile.

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