Toscana, due incidenti sul lavoro. Morto un uomo di 51 anni

Due gli incidenti sul lavoro che sono stati registrati nella giornata odierna in Toscana. A Bibbiena un uomo di 51 anni ha perso la vita in un impianto di produzione di materiale edile. Un operaio è invece caduto da un’impalcatura ad Ansedonia.

Non c’è stato niente da fare per un operaio di 51 anni, padre di due figli, residente in Casentino, che è morto dopo essere rimasto incastrato in una tramoggia. L’infortunio mortale stamani in un impianto di produzione di materiale per edilizia, dove si lavorano calcestruzzi, a Bibbiena (Arezzo). Secondo una prima ricostruzione l’operaio sarebbe caduto per cause da accertare in quello che tecnicamente si chiama frantoio per materiali inerti, macchinario utilizzato per preparare il calcestruzzo. Sul posto 118, vigili del fuoco e carabinieri che hanno avviato le indagini.

L’operaio, abitava nella zona e ha sempre lavorato in questa ditta all’impianto dove era conosciuto e stimato anche per la sua esperienza. Un cugino, accorso sul posto, ha confermato tra le lacrime come l’uomo fosse esperto e sempre molto attento nelle operazioni. Le indagini, che i carabinieri tengono nel più stretto riserbo, dovranno stabilire dunque cosa abbia determinato la caduta dell’operaio nel macchinario.

Un altro incidente sul lavoro stavolta ad Ansedonia (Grosseto), per un operaio di 40 anni che è caduto da un’impalcatura da circa due metri di altezza. L’uomo è stato trasportato con un elicottero all’ospedale Misericordia di Grosseto, ma non è in pericolo di vita. Sul posto oltre ai soccorritori, i tecnici della prevenzione sui luoghi di lavoro e i carabinieri per accertare la dinamica.

In Italia i numeri delle morti sul posto di lavoro, nel 2021, sono in aumento, secondo quanto riportato da Piero Antonini del Centro studi della Confederazione unitaria di base (Cub). La Toscana è terza per numero di decessi con 55: la provincia più colpita è quella di Firenze (12).

Viene inoltre segnalato che molte categorie di lavoratori non sono assicurati all’Inail o lavorano in nero. “In questi ultimi 10 anni non ci sia stato nessun miglioramento, nonostante i miliardi spesi per la sicurezza dallo Stato attraverso i suoi istituti” ha affermato Piero Antonini.

Bloccati con auto nella neve, salvati ma multati dai Carabinieri

Bibbiena, in provincia di Arezzo, in due erano rimasti bloccati con auto nella neve, sono stati dapprima salvati dai Carabinieri, ma subito dopo multati per violazione normativa anti-Covid

Il fatto è accaduto sul versante casentinese del Pratomagno, quando alle ore 17:40 del primo giorno dell’anno, alla centrale operativa di Bibbiena, era giunta una richiesta di soccorso da parte di due giovani, un ragazzo ed una ragazza casentinesi, che erano rimasti in panne, bloccati con auto, mentre tentavano di salire appunto sul Pratomagno.

La macchina dei soccorsi si è allora messa subito in moto, ed il luogo dove si trovavano i due giovani è stato raggiunto da Carabinieri, Protezione Civile e Vigili del Fuoco non senza difficoltà a causa della fitta nevicata.

Una volta sul posto i soccorritori hanno azionato una turbina della Protezione Civile in forza al Comune di Poppi, ed i due sono stati così tratti in salvo, rifocillati, ma anche multati per la violazione della normativa anti Covid.

L’auto è stata lasciata sul posto e sarà recuperata in un secondo tempo, quando le condizioni meteo saranno meno avverse.

Ricordiamo che in Toscana le condizioni del tempo rimangono perturbate con precipitazioni diffuse con quota neve intorno a 1000-1200 metri, localmente a quote inferiori su Lunigiana e Garfagnana.

Donna muore in ospedale dopo esame clinico, inchiesta

La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo d’indagine sulla morte di una donna di 46 anni, da tempo malata, deceduta la mattina del 6 gennaio all’ospedale di Bibbiena (Arezzo), dove era ricoverata dal 27 dicembre.

A presentare un’esposto alla procura, come riferisce oggi il “Corriere di Arezzo”, è stato il tutore legale della donna, che intende accertare se ci siano collegamenti tra il decesso e l’ultimo esame eseguito dalla 46enne, una colonscopia.

L’esame clinico era stato effettuato la mattina del 27 dicembre e lo stesso giorno, a causa di problemi insorti dopo la colonscopia, come riporta il quotidiano aretino, la donna era stata sottoposta a un intervento chirurgico con successivo periodo in rianimazione e quindi in chirurgia. Ma la situazione clinica è precipitata con la morte avvenuta il 6 gennaio.

La donna, madre di due figli, era ospite di una struttura assistenziale di Poppi (Arezzo), perchè soffriva di una rara malattia genetica degenerativa che l’aveva resa non autosufficiente.

Arezzo, muore improvvisamente in ospedale: confermata l’ipotesi della morte

Una sepsi fulminante da pneumococco: questa la causa, secondo quanto reso noto dalla Asl, del decesso del 49enne di Pratovecchio (Arezzo), morto ieri intorno alle 7.30 al pronto Soccorso di Bibbiena (Arezzo).

Gli accertamenti eseguiti, si spiega, hanno confermato ai sanitari il “sospetto subito emerso: un’infezione batterica fulminante”. L’Asl spiega che non sono previsti “interventi di profilassi tra le persone che sono state vicino al 49enne, a differenza di quanto avviene nei casi di meningococco”.

L’azienda sanitaria ha espresso cordoglio per la morte dell’uomo, un commerciante e anche uno sportivo molto conosciuto in Casentino.

Secondo una prima ricostruzione dei sanitari, l’uomo, un 49enne di Pratovecchio, aveva la febbre alta dalla mattina, nonostante gli antipiretici. Così nel pomeriggio la moglie ha chiamato la guardia medica che non ha riscontrato particolari sintomi che potessero far presagire un aggravamento o gravi patologie.

Il medico ha quindi disposto di continuare la cura con gli antipiretici. Intorno alla 1 di questa notte, la moglie ha visto l’uomo particolarmente agitato ed ha chiamato il 118.

L’uomo è stato portato al pronto soccorso, intorno alle 3, dove gli sono stati effettuati tutti gli esami del caso e non sono stati trovati segni di meninginte. L’uomo è sempre rimasto lucido e vigile ma intorno alle 6,50 il quadro si è aggravato improvvisamente con difficoltà respiratorie, e ha subito un arresto cardiaco.

Il 49enne è stato subito intubato e gli sono state praticate manovre avanzate di rianimazione ma senza risultato. L’uomo era uno sportivo ed aveva fatto controlli recentemente.

Bibbiena (Arezzo), reagisce a offese razziste: giovedì amichevole

Dopo gli insulti razzisti e le scuse, le due squadre Allievi dell’Aretino salite alla ribalta della cronaca per la squalifica di 5 giornate inflitta a un 15enne colpevole di aver aggredito un avversario che lo aveva preso di mira, si troveranno, giovedì, per un’amichevole che si concluderà con una cena a base di pizza.

Un modo per chiudere definitivamente una brutta pagina di sport. La partita si giocherà giovedì prossimo alle 15:30 in Casentino. In palio non ci saranno i tre punti e nemmeno una coppa, spiegano i dirigenti. I ragazzi si affronteranno solo per gioco e alla fine ci sarà una cena a base di pizza.

La vicenda, era accaduta nel fine settimana. Per tutti i minuti in cui il ragazzo, di origini senegalesi ha giocato, è stato preso in giro a suon di epiteti razzisti ed allora un baby calciatore degli allievi B di una squadra del Casentino, in provincia di Arezzo. A quel punto i 15enne ha cercato di farsi giustizia da solo aggredendo un avversario. L’arbitro ha visto e lo ha annotato nel referto e per lui è scattata la squalifica per cinque turni. Al 15enne però, al termine della gara, erano arrivate le scuse degli avversari che si sono presentati nello spogliatoio.

Fusione Comuni: Tavarnelle e Barberino val d’Elsa dicono SI

A Montepulciano e Torrita di Siena, invece, esito contrario con il NO alla fusione che vince rispettivamente, con il 53,58% (1.892 voti su 3.725 votanti) e 76,7% (2.891 voti su 3.791 votanti).

Nel dettaglio, il ‘sì’ favorevole alla fusione prevale, appunto, sia a Tavarnelle Val di Pesa che a Barberino Val d’Elsa rafforzando l’ipotesi che il Consiglio regionale con tutta probabilità si esprimerà in modo favorevole all’unione tra le due amministrazioni. A Tavarnelle i favorevoli sono stati l’82,06% dei votanti (2.424 su 2.979 votanti) e a Barberino Val d’Elsa il 67,74% (1.264 su 1.879 votanti).

Negli altri referendum, con le altre coppie di Comuni proposti per la fusione, in tre casi solo in uno dei due è prevalso il ‘sì’ mentre in un caso il ‘no’ ha prevalso in entrambi.

A Bibbiena (Arezzo) si sono registrati 1.831 ‘sì’ (56,11%) alla fusione su 3.286 votanti, ma a Ortignano Raggiolo (Arezzo) i cittadini hanno fatto prevalere il ‘no’ con il 59,53%, cioè con 278 voti su 471 votanti. Per questo motivo il sindaco di Ortignano, Pistolesi, ha comunicato le sue dimissioni: “Sulla base di questo risultato – ha commentato il sindaco di Ortignano Raggiolo -, ho già rassegnato le mie dimissioni. Credo che non ci siano più le condizioni per andare avanti, ho convocato domani il consiglio comunale al quale darò ufficialmente comunicazione delle mie irrevocabili dimissioni. Non credevo che il risultato sarebbe stato così netto e che il territorio fosse così contrario a questo accorpamento”. Pistolesi eletto nel 2016 con il 56,77% delle preferenze, avrebbe visto scadere il proprio mandato tra due anni e sei mesi.

Nel Mugello, a Dicomano (Firenze) ha prevalso il ‘sì’, con il 66,05% (1.000 voti su 1.524 votanti), ma a San Godenzo (FI) ha vinto il ‘no’ alla fusione con il 66,24% cioè con 461 voti su 698 votanti.

Ad Asciano (Siena) vittoria del ‘sì’ con il 61,6% (1.142 voti su 1.871), ma a Rapolano Terme (Siena) ha vinto il ‘no’ con il 70,07% (1.833 voti su 2.630 votanti).

In totale erano chiamati al voto 51.343 elettori. Alle urne si sono recati in 22.854, pari al 44,51% degli aventi diritto.

La maggiore affluenza si è registrata a San Godenzo dove si espresso il 71,59% degli elettori.
La partecipazione minore si è registrata a Montepulciano dove al voto ha partecipato il 33,17% degli iscritti nelle liste elettorali.

Nei referendum consultivi svoltisi in alcuni Comuni della Toscana, ieri e oggi, il ‘sì’ alla fusione prevale in 5 Comuni su 10, ma dalle urne esce una sola indicazione univoca da parte dei cittadini: quella di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa (Firenze) dove il ‘sì’ ha vinto in entrambi i territori.

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