Bekaert: Rossi a presidio Milano, Di Maio mantenga promessa

Sulla questione Bekaert Rossi dichiara il suo apprezzamento per l’impegno preso da Di Maio “Ora pretendiamo che lo rispetti”, annunciata nuova manifestazione dei sindacati a Roma il 21.

“Ho apprezzato che Di Maio sia venuto alla Bekaert e abbia preso un impegno: un provvedimento urgente per l’introduzione della cassa integrazione per cessazione. Ora pretendiamo che lo rispetti”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, partecipando alla manifestazione organizzata a Milano dai lavoratori della Bekaert, davanti la sede della Pirelli.

I sindacati hanno annunciato una nuova manifestazione a Roma, davanti al ministero dello Sviluppo Economico, per venerdì 21. L’azienda, con sede a Figline Valdarno (Firenze), occupa 318 lavoratori. Fino al 2014 è stata di proprietà della Pirelli, che ne è ancora cliente, e oggi è controllata dalla multinazionale belga Bekaert, che ne ha annunciato la chiusura.

Rossi e il sindaco di Figline, Giulia Mugnai, hanno chiesto di poter entrare nello stabilimento Pirelli, ma è stato loro negato l’accesso. “Di fatto”, ha commentato Mugnai “si chiude la porta in faccia alle istituzioni di tutti i livelli della Toscana”. “Chiedo a Pirelli, “ha detto Rossi “di farsi sentire. Lo faccio sommessamente, noi non abbiamo titoli giuridici per chiederle di intervenire ma, da cliente, ha gli strumenti per farsi sentire. Chiediamo quindi che si senta moralmente impegnata a dare una mano”.

Le condizioni per discutere la ‘reindustrializzazione’, ha poi aggiunto Rossi, sono due: “Che lo stabilimento venga utilizzato e la salvaguardia dei lavoratori”.

“Pirelli ha un obbligo morale nei confronti di questi lavoratori – ha commentato il sindaco Mugnai – perché è un’azienda che ha fatto parte della storia di Figline per ben 54 anni e che è diventata grande anche grazie al lavoro e alle competenze di chi lavorava nello stabilimento figlinese. I vertici aziendali non possono sottrarsi dall’assunzione delle proprie responsabilità in questa vicenda, dal momento che ancora oggi Pirelli è tra i principali acquirenti Bekaert”. “I prossimi passaggi saranno fondamentali – ha concluso – perché quello che stiamo chiedendo a gran voce, e che continueremo a chiedere anche al tavolo ministeriale del 21 settembre, è di reindustrializzare il sito produttivo e di garantire tutela per questi 318 lavoratori, non uno di meno”.

Bekaert: Mise fissa incontro per il 21 settembre 

Il ministero dello Sviluppo economico ha fissato per il 21 settembre un incontro sulla Bekaert di Figline Valdarno (Firenze), convocando sindacati, istituzioni e l’azienda. Ne danno notizia i sindacati Fim, Fiom, e Uilm nazionali.

“Questo incontro per noi è importante – sottolinea le organizzazioni sindacali in una nota – per riaprire la trattativa, verificare le condizioni per ottenere la cassa integrazione per cessazione di attività e per impedire che il 4 ottobre la Bekaert di Figline licenzi gli oltre 318 lavoratori”.

Per i sindacati, “è inaccettabile per noi il comportamento di chiusura di Bekaert, è necessario costringere la multinazionale belga alle sue responsabilità verso i lavoratori e il territorio, che per noi significano prospettive industriali per lo stabilimento e la salvaguardia occupazionale”.

Domani, in concomitanza con uno sciopero per l’intera giornata, gli operai dello stabilimento e i sindacati manifesteranno a Milano, dalle 10 alle 12, davanti alla sede della Pirelli, che, ricordano, “è stata proprietaria dello stabilimento di Figline dal 1961 fino al dicembre 2014 e tutt’oggi è il cliente principale”.

“A Pirelli chiediamo di assumersi le sue responsabilità: svolga un ruolo attivo per far sì che nello stabilimento si possa continuare a produrre steel cord e per consentire, a differenza di quanto richiesto da Bekaert, l’eventuale cessione della fabbrica anche a competitor al fine di salvaguardare” gli operai.

Bekaert, Enrico Rossi domani a Milano con i lavoratori licenziati

Domani, venerdì 14 settembre, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sarà a Milano, assieme ai lavoratori della Bekaert, per partecipare al presidio organizzato da Fim, Fiom e Uilm sotto la sede della Pirelli. L’iniziativa dei sindacati dei metalmeccanici di Firenze fa parte della mobilitazione permanente per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Figline Valdarno (FI) e difendere i 318 posti di lavoro.

Il presidio inizierà alle ore 10.00 sotto la sede legale di Pirelli in Viale Piero e Alberto Pirelli n. 25 (Milano – Bicocca). Il presidente Rossi sarà disponibile per interviste e collegamenti fino alle ore 11.45. Per informazioni: Alfonso Musci – portavoce del presidente, 338.3827070

L’azienda, fino al 2014 di proprietà della Pirelli, è oggi controllata dalla multinazionale belga Bekaert che a giugno di quest’anno ha annunciato la chiusura dello stabilimento e la delocalizzazione della produzione in Romania. Nella fabbrica sono impiegati 318 lavoratori; circa 100 gli operai dell’indotto. Pirelli è tuttora il principale cliente di Bekaert.

Qualora il prossimo 3 ottobre, data in cui scadranno i tre mesi dalla comunicazione dell’azienda di cessazione attività, non sarà individuata una soluzione alternativa alla chiusura, i lavoratori resteranno senza copertura della Cassa integrazione straordinaria.

 

Bekaert: Vestager apre indagine su delocalizzazione in Romania 

Il commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager ha aperto un’indagine per chiarire eventuali violazioni delle regole europee sulla concorrenza nella vicenda della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze) e da un primo riscontro non risulterebbe un utilizzo improprio di fondi pubblici o comunitari da parte delle autorità rumene per incoraggiare la delocalizzazione dell’azienda nel proprio paese da parte della multinazionale belga.

E’ quanto sottolineato dalla stessa Vestager nel corso di un incontro, spiega una nota, svolto oggi con gli europarlamentari Pd Nicola Danti e Simona Bonafè, e Mdp Massimo Paolucci.

L’indagine era stata chiesta dai tre eurodeputati in una lettera congiunta inviata, lo scorso 27 giugno. Per Danti, Bonafè e Paolucci, “la Commissaria, che sta seguendo il caso da vicino, ci ha chiesto di raccogliere maggiori informazioni possibili al fine di avere ulteriori elementi utili allo svolgimento delle indagini in corso. Ha inoltre accettato con piacere la maglietta che ci era stata consegnata dagli operai della Bekaert, simbolo della loro battaglia”.

Bekaert: eurodeputati Danti, Bonafè e Paolucci incontrano Commissaria Vestager

Questa mattina gli europarlamentari Nicola Danti, Simona Bonafè e Massimo Paolucci hanno incontrato la Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, per fare luce sulla vicenda Bekaert.

A seguito della lettera congiunta inviata lo scorso 27 giugno da parte dei tre deputati europei, la Commissaria Vestager ha dichiarato di aver aperto un’indagine per chiarire eventuali violazioni delle regole europee sulla concorrenza.

Da un suo primo riscontro, non risulterebbe vi sia stato un utilizzo improprio di fondi pubblici o europei da parte delle autorità rumene per incoraggiare la delocalizzazione dell’azienda belga.

Questo il commento di Danti, Bonafè e Paolucci:”La Commissaria, che sta seguendo il caso da vicino, ci ha chiesto di raccogliere maggiori informazioni possibili al fine di avere ulteriori elementi utili allo svolgimento delle indagini in corso. Ha inoltre accettato con piacere la maglietta che ci era stata consegnata dagli operai della Bekaert, simbolo della loro battaglia.”

”Nelle prossime settimane – proseguono – resteremo vigili sulla vicenda e a fianco dei 318 lavoratori che a causa della delocalizzazione dell’azienda rischiano il licenziamento, per fornire loro un sostegno costante e un punto di contatto con l’Europa.  L’eventuale assenza di violazioni formali sul caso della delocalizzazione della Bekaert, infatti, non riduce il nostro massimo impegno per fare in modo che nel mercato unico sia garantita concorrenza leale e condizioni più eque per i lavoratori.”

Bekaert, sindacati scrivono a Pirelli: ”aiuti per soluzioni”

I segretari generali fiorentini di Fim-Cisl (Alessandro Beccastrini), Fiom-Cgil (Daniele Calosi), Uilm-Uil (Davide Materazzi) hanno chiesto un incontro urgente a Pirelli con una lettera spedita oggi, a proposito della vicenda della Bekaert di Figline Valdarno, stabilimento di cui Pirelli è stata proprietaria fino al 2014.

L’azienda italiana peraltro, in virtù di un accordo contestuale alla vendita dello stabilimento, ha continuato ad acquistare steel cord prodotto a Figline. “Bekaert sostiene – si legge – che la chiusura del sito di Figline, oltre ad una presunta e non dimostrata grave situazione economica dello stabilimento, sia dovuta anche al fatto che, come da loro riportato nella procedura di licenziamento collettivo del 22 giugno scorso ‘…i clienti sono sempre meno disposti rispetto al passato a pagare maggiorazioni di prezzo per i prodotti speciali’. Da ciò si evince che uno dei motivi della chiusura è imputabile all’atteggiamento dei clienti e che pertanto Pirelli è uno dei soggetti principalmente responsabili della chiusura”. I sindacati invitano dunque Pirelli a fare proposte al Mise “utili a trovare soluzioni che possano evitare i 318 licenziamenti annunciati”.

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