Avis, cala la raccolta di sangue in provincia di Firenze

I numeri dell’Avis sulla raccolta sangue non mentono: al netto dell’Empolese Valdelsa, le donazioni sono in calo in tutta la provincia di Firenze. Nel 2022 le donazioni sono state 9.101, contro le 9.610 del 2021 (-5,30%). Buone, a fronte del contesto generale, le performance di Bagno a Ripoli (+21,99%), Vicchio (+31,5%) e Signa (+32,50%). Confortante anche il dato sulle nuove donatrici under 25: sono la seconda percentuale più alta della loro categoria.

Sono i dati resi noti in occasione della 52ma Assemblea regionale Avis Toscana, recentemente svolta a Follonica (Grosseto). L’andamento, spiega una nota, si inserisce all’interno di un contesto regionale di sofferenza diffusa, determinata da una diminuzione totale delle donazioni nell’ordine del 3,9% in Toscana (erano 211.892 nel 2021, sono diventate 203.640 nel 2022). Il calo regionale delle donazioni, è stato evidenziato nel corso dell’assemblea, si relaziona ad una flessione generale del numero dei donatori in Toscana, così come diminuisce anche la quota delle donazioni pro capite.

In questo contesto Avis Toscana continua a rappresentare il 52% della raccolta totale, mentre il 37% arriva da altre associazioni e l’11% da non associati. Nella provincia di Firenze, fatto salvo il risultato di Bagno a Ripoli, Vicchio e Signa – oltre alle buone percentuali riscontrate a San Piero a Sieve (+5,33%), Malmantile (+6,63%) e Campi Bisenzio (+5,32%) – si constata un lieve calo delle donazioni. Tra i Comuni più popolosi si segnalano diminuzioni a Firenze (-5,74%), Figline (-5,84%), Sesto fiorentino (-4,68%) e Barberino del Mugello (-4,19%).

“All’interno di un quadro regionale di complessiva sofferenza – commenta Luigi Conte, presidente Avis Comunale Firenze – possiamo dire che il nostro territorio dimostra una sostanziale tenuta. La sensibilità delle fasce più giovani ci indica che stiamo relazionando bene con le generazioni future: ora si tratta di recuperare terreno a livello globale”. Per la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze, “il dinamismo dei nuovi soci, in particolare quello delle giovani donne, è senz’altro una buona notizia in prospettiva futura. Certo, i nodi da sciogliere restano molteplici e il dato generale sul calo delle donazioni deve indurre una riflessione profonda”.

Contro il calo delle donazioni di sangue, le proposte di Avis, Fratres, Anpas, Cri

Firenze, più risorse e una migliore organizzazione, la piena operatività delle tre sedi dell’Officina trasfusionale della Toscana, orari dei centri trasfusionali in linea con le esigenze dei cittadini, un sistema informatico unico e uniformità delle procedure, queste le proposte in campo per ovviare al recente calo delle donazioni di sangue.

Le strategie per risolvere il problema del calo delle donazioni di sangue sono state presentate dalle associazioni regionali di Avis, Fratres, Anpas e Croce Rossa Italiana all’assessore toscano alla Salute Simone Bezzini e ai direttori generali delle Aziende sanitarie.

L’obiettivo, spiega una nota, “è consentire al sistema trasfusionale toscano di vincere le sfide attuali e in particolare di superare il calo di donazioni che, dopo la fase più acuta della pandemia, si sta registrando anche in Toscana”.

“Durante la pandemia abbiamo potuto toccare con mano la complessità del sistema trasfusionale e allo stesso tempo la sua centralità: non va considerato un mero costo per il sistema sanitario ma un punto di forza e una risorsa anche economica – dicono la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze, il presidente di Fratres Toscana Claudio Zecchi, il referente donatori sangue di Anpas Toscana Patrizio Ugolini e Lorena Campagna di Croce Rossa Italiana -. Dobbiamo collaborare per migliorare le procedure per facilitare le donazioni, rendere più efficiente il sistema e non disperdere una risorsa preziosa, come lo è il sangue”.

“La Toscana – ricorda Bezzini come riporta la nota – è tra le regioni con le migliori performance in Italia in materia di donazioni di sangue e plasma. Tuttavia, non ci sfugge che l’evoluzione dei comportamenti e della curva demografica possono produrre difficoltà anche in regioni come la nostra. Per questo, in stretta relazione con le associazioni, le Aziende sanitarie dovranno verificare il funzionamento della filiera organizzativa e, se necessario, innovarla. La Regione si impegna ad accompagnare questo percorso, con un’apposita campagna di comunicazione per promuovere la cultura della donazione”.

🎧 Avis Firenze: “C’è carenza sangue, ma la burocrazia ci frena”

Avis – La presidente Claudia Firenze: “Molte associazioni costrette a cambiare lo statuto a causa delle circolari interpretative del ministero, mentre noi vorremmo concentrarci sulla raccolta sangue. Facciamo appello alla politica”

 

“La situazione sulle donazioni rimane in grave sofferenza. C’è una crisi che abbiamo segnalato da tempo e che sta portando Avis a importanti sforzi su tutto il territorio toscano per cercare di recuperare le carenze e aiutare il sistema ospedaliero. Eppure oggi, invece che ricevere supporto, ci troviamo a dover combattere con la burocrazia, in particolare a dover gestire gli adeguamenti statutari previsti dalle circolari interpretative ministeriali per gli enti del terzo settore e le imprese sociali. Un investimento di tempo che in questa fase non possiamo permetterci. Facciamo appello alla politica affinché si possa rendere più snello e rapido il sistema, soprattutto in un momento in cui le nostre forze dovrebbero essere tutte destinate alla solidarietà”.
A dirlo è Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana.

Tra gennaio e agosto 2022, raffrontati agli stessi mesi del 2021, c’è stato un calo generalizzato nelle donazioni: – 5,4% (da 73.938 a 69.931, ovvero 4.007 donazioni in meno). Con particolare carenza nel plasma (-16,7%). Per quanto riguarda il sangue si registrano serie criticità sui gruppi 0 (zero) positivo e negativo.

“In questo contesto non possiamo davvero permetterci di togliere tempo al nostro lavoro quotidiano. Nonostante un lieve recupero delle donazioni nel mese di agosto – aggiunge la presidente di Avis – la carenza rimane e occorre ancora un impegno eccezionale da parte nostra. Non è il momento di concentrarci su burocrazia e assemblee, ma di coinvolgere la cittadinanza per offrire la massima assistenza ai pazienti negli ospedali. Confidiamo che la prossima legislatura comprenda le priorità e ponga più importanza alla salute che alla burocrazia”.

Giani: “invito tutti i toscani a continuare a donare sangue e plasma”

Stamattina il governatore della Toscana Eugenio Giani ha donato il sangue nell’Unità di Raccolta Avis sangue e plasma all’Ospedale Piero Palagi di Firenze.

“Il periodo estivo è sempre quello con maggior debito di sangue. Il sangue rappresenta il carburante del nostro organismo ed è la linfa vitale del nostro sistema sanitario” lo ha dichiarato il presidente della RegioneToscana Eugenio Giani che stamattina ha donato il sangue nell’Unità di Raccolta Avis sangue e plasma all’Ospedale Piero Palagi di Firenze.Ad accompagnarlo la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze, e Luigi Conte, presidente di Avis Firenze, di cui Giani è socio. Insieme a loro la direttrice del Centro Regionale Sangue Simona Carli. 

. “Il sangue non è riproducibile artificialmente. Per questo invito tutti i toscani a continuare a donare, a rifornirci di sangue e di plasma per permettere di continuare ad alimentare le scorte del sistema sanitario regionale” aggiunto Giani. Che ha fatto appello ” a farlo prima di partire per le vacanze perché le malattie non vanno in ferie. In Toscana possiamo contare su quasi 115.000 donatori, un numero che ci colloca tra le Regioni più virtuose. Ma nonostante questo è necessario fare ancora di più. La piena ripresa dell’attività chirurgica richiede disponibilità di sangue. A tutti i donatori e al personale dei servizi trasfusionali va il nostro ringraziamento e il nostro invito a diffondere sempre di più quella che non è solo una buona pratica, un atto di civiltà e generosità, ma anche un modo prendersi cura della propria salute”.

Il sangue è un bene prezioso, indispensabile al sistema sanitario per effettuare gli interventi chirurgici programmati, le terapie oncologiche, come supporto alle malattie degenerative e le attività dell’emergenza/urgenza.

Il fabbisogno toscano stimato dal Centro Nazionale Sangue per il 2022 è di oltre 160.000 donazioni di sangue intero e quasi 74.000 chili di plasma, ottenibili da poco più di 30.000 donazioni. In estate le donazioni diminuiscono fisiologicamente, i mesi estivi sono caratterizzati da carenze di scorte di emocomponenti: da qui l’appello di Avis, sostenuto dal governatore Giani, a tutti i cittadini idonei a donare prima di andare in vacanza. Un appello che segue quello fatto in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue da Avis, Anpas e Fratres.

Donare il sangue è un gesto di generosità che può salvare molte vite” ricordano la presidente regionale di Avis, Claudia Firenze, e il presidente di Avis Firenze, Luigi Conte. “In estate l’attività sanitaria non diminuisce e quindi neanche la necessità di scorte di sangue e plasma, ma cala invece il numero delle donazioni, un po’ per il caldo, che quest’anno si fa sentire più del solito, un po’ perché le persone vanno in vacanza. L’invito per i donatori abituali è a donare comunque, per chi invece non è ancora donatore a rivolgersi alla sezione più vicina per informazioni o dubbi: i nostri centri rimangono regolarmente aperti, la donazione è sempre sicura e con semplici accortezze il caldo non è una controindicazione”.

Se si è già donatori, si può prenotare la donazione contattando la sede Avis più vicina. Se non lo si è e lo si vuole diventare si possono trovare informazioni e recapiti sul sito www.avistoscana.it, nella sezione “Diventa donatore”. I donatori saranno sottoposti ad esami di idoneità.

Avis-Opi agli infermieri: “Vi invitiamo ad una donazione di sangue o plasma”

Firenze, appello congiunto del coordinatore Opi Toscana Giovanni Grasso e della presidente Avis regionale Claudia Firenze, in una lettera rivolta a tutti gli operatori sanitari della Toscana.

“Vi invitiamo ad una donazione di sangue o plasma. Un gesto di solidarietà, di consapevolezza civile, ma anche di profonda empatia umana – scrivono Grasso di Avis e Firenze di Opi – Il sistema sanitario toscano si fonda su alcune certezze: tra queste, una è la vostra preziosa e indispensabile competenza e l’altra la tranquillità di poter disporre, quando necessario, di sangue, plasma e medicinali plasma derivati”.

“Come ben sapete per averlo vissuto in prima linea continua l’appello – la fase post pandemia ha reintrodotto le attività sanitarie ordinarie che richiedono quantità importanti di sangue e plasma. Il fabbisogno toscano stimato dal Centro nazionale sangue per il 2022 è di oltre 160.000 donazioni di sangue intero e quasi 74.000 chili di plasma, ottenibili da poco più di 30.000 donazioni”.

Grasso e Firenze ricordano che “in estate il calo delle donazioni si fa sentire, e quest’anno in modo particolare. C’è più che mai bisogno di sangue e plasma, il carburante del sistema sanitario, il pilastro sul quale si sostengono gli interventi chirurgici programmati, le terapie oncologiche, il supporto alle malattie degenerative oltre a una buona parte delle attività dell’emergenza/urgenza”.

🎧 Sangue e plasma: parte campagna di sensibilizzazione nelle mense universitarie

Dal  28 febbraio, la solidarietà siede a tavola con le studentesse e gli studenti nelle mense universitarie toscane. Siglato l’accordo tra Avis Toscana e l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario per promuovere le donazioni di sangue e plasma.

L’accordo prevede la realizzazione di attività di informazione e promozione. La prima è la fornitura di 500.000 tovagliette copri vassoio per uso alimentare che contengono una grafica e un testo promozionale costruito per un pubblico giovanile, con l’invito a donare sangue e plasma. Ventisette le mense coinvolte che fanno parte dei tre Atenei e si trovano in tredici centri urbani di nove delle dieci province toscane.

La collaborazione fra Avis Toscana e Azienda Dsu proseguirà nei prossimi mesi con altre azioni: verranno costruite attività di coinvolgimento della popolazione giovanile come flash mob da parte dei volontari di Avis, iniziative di sensibilizzazione all’interno delle mense, la distribuzione di gadgets utili e eco-sostenibili. L’obiettivo è quello di incrementare la quota di donatori giovani già maggioritaria fra i nuovi aderenti ad Avis: più della metà (il 53%) dei nuovi donatori e soci dell’associazione Toscana è under 35. Fra loro è molto rilevante la presenza femminile: il 52% dei soci delle Avis toscane, fra i 18 e i 25 anni, sono donne.

L’accordo è stato firmato in Palazzo Strozzi Sacrati, alla presenza degli assessori regionali all’università Alessandra Nardini e al diritto alla salute Simone Bezzini, dai presidenti di Avis Toscana Claudia Firenze e dell’Azienda Dsu Marco Del Medico.

“Sono molto contento che l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario e Avis abbiano introdotto un ulteriore elemento di concretezza nella campagna di promozione della donazione di sangue, che è una delle nostre priorità, perché sappiamo quanto contribuisca nelle attività sanitarie come nell’emergenza Covid – commenta il presidente Eugenio Giani -. La donazione di sangue è un atto di profondo altruismo e di senso civico. Quest’anno a ogni diciottenne della nostra regione invierò una lettera per invitarli a donare il sangue e lo farò con lo spirito di una Toscana che in questo ambito ha sempre avuto un ruolo importantissimo a livello nazionale. Questa è anche un’occasione per promuovere la donazione di organi e la partecipazione di chi è in salute verso coloro che hanno bisogno di aiuto”.

“Questa firma scrive una bella pagina per la Toscana – spiega l’assessora all’università Alessandra Nardini – perché punta a far crescere tra i giovani la cultura del dono, della solidarietà, dell’importanza dell’universalità delle cure. Stiamo uscendo da una fase difficile, che ha comportato anche difficoltà di reperimento di sangue e plasma, e questo vogliamo sia un concreto messaggio di ripartenza e speranza, consapevoli dell’insegnamento di questa pandemia: nessuno può farcela da solo. Un sincero grazie a Avis Toscana per il prezioso impegno che porta avanti nel nostro territorio e all’Azienda per il diritto allo studio universitario, per aver scelto di sostenere questa collaborazione. Sono convinta che con questa iniziativa farà crescere il numero di studentesse e studenti che vorranno dare il proprio contributo a salvare vite e far tornare a sorridere molte persone”.

“Il diritto alla salute e l’universalità delle cure – afferma l’assessore alla salute Simone Bezzini – dipendono anche dalla disponibilità dei cittadini a donare. In questi anni di emergenza sanitaria, resi ancora più difficili da fasi di carenza di sangue, abbiamo lavorato molto per sensibilizzare alla donazione il maggior numero di persone possibile. Ora questo accordo, per cui ringrazio Avis e Azienda per il diritto allo studio universitario – rafforza un’opera importantissima di sensibilizzazione, che non deve mai mancare e su cui l’amministrazione regionale non farà arretrare il suo impegno. Aiuterà la piena ripresa delle attività sanitarie e a dare risposte adeguate e immediate a chi ha bisogno”.

“Il coinvolgimento dei giovani nella donazione di sangue – sottolinea Claudia Firenze – è uno degli obiettivi principali di Avis: la sostenibilità del sistema sangue dipende dall’apporto delle nuove generazioni. Con questo accordo i valori della solidarietà entrano nella vita quotidiana della popolazione universitaria e il diritto allo studio e diritto alla vita si incrociano e si alimentano. La tovaglietta è solo un simbolo, la prima di una serie di azioni dedicate agli studenti, affinché possano conoscere il mondo della donazione e sapere quanto sia importante e bello dare il proprio contributo per salvare vite umane”.

“Il Dsu Toscana riconosce il grande valore sociale della donazione e condivide l’intento di Avis di sensibilizzare gli universitari su un tema così importante, collaborando alle iniziative informative rivolte alla popolazione studentesca per stimolarne la partecipazione attiva ed il coinvolgimento in azioni concrete – sottolinea il presidente dell’Azienda regionale per il diritto allo studio, Marco Del Medico -. Con l’accordo si consolida la partnership, per promuovere azioni di comunicazione congiunte sul valore della donazione e altre attività future, mettendo a disposizione gli spazi presenti nelle sedi di servizio dell’Azienda sul territorio regionale dove maggiore è la presenza e l’aggregazione degli iscritti agli atenei toscani”.

 

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