Prato: visitivano in nero in ospedale, licenziati 4 medici

I quattro medici dell’ospedale di Prato, arrestati lo scorso 9 luglio dai carabinieri per i reati di peculato e truffa ai danni dello Stato, sono stati licenziati.

L’Azienda Usl Toscana Centro ha comunicato che “si sono conclusi con il licenziamento i procedimenti disciplinari nei confronti dei medici coinvolti nella nota vicenda su irregolarità relative all’effettuazione di visite specialistiche in ambito ginecologico presso l’Ospedale di Prato. L’Azienda ha già provveduto a rinforzare l’organico del reparto con l’assunzione di nuovo personale”.

Oltre ai camici bianchi, nel corso dell’operazione, furono arrestati anche tre cittadini cinesi.
Secondo l’accusa i medici effettuavano visite in nero di cittadini cinesi, utilizzando le strutture dell’ospedale, con la mediazione di alcuni orientali. Le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari furono emesse dal gip di Prato, su richiesta della procura. Altre quattro persone sono state raggiunte dalla misura di obbligo di firma.

Pistoia: nenoato arriva morto al pronto soccorso

Tra le ipotesi al vaglio è che il neonato possa essere morto per Sids, la sindrome della morte in culla. Nessun segno di violenza è stato rilevato sul corpo del piccolo.

L’Azienda sanitaria ha già avviato le procedure previste in questi casi per accertare le cause del decesso.E’ giunto privo di vita al pronto soccorso di Pistoia nelle prime ore della mattina di oggi un neonato di quattro giorni.

Il piccolo era nato lo scorso 8 novembre e durante il soggiorno all’ospedale di Pistoia aveva presentato un decorso clinico regolare e lunedì scorso è stato dimesso. E’ quanto riferito dall’Azienda Usl Toscana Centro.

Oggi, prosegue la Usl, sarebbe dovuto tornare nel reparto pediatrico per il controllo del peso. Il neonato è arrivato all’ospedale San Jacopo con il 118 e i sanitari, purtroppo, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. L’Azienda ha avviato le procedure previste per questi casi, per accertare le cause del decesso.

Usl Toscana Centro: 135 nuove assunzioni entro l’anno

Si tratta di profili professionali inerenti al personale del comparto che andranno ad integrare l’attuale organico in particolare nelle sale operatorie, nei vari reparti, nelle aree materno infantile e salute mentale infanzia e adolescenza, nei laboratori analisi e nei servizi dell’età evolutiva. Le nuove assunzioni, per la gran parte tutte a ruolo, rientrano nel piano aziendale dell’anno 2018.

Arriveranno ben 77 infermieri, da graduatoria concorsuale, che saranno destinati nelle varie strutture aziendali. Previsti anche 16 operatori socio sanitari (Oss), che entreranno a tempo determinato, per 6 mesi, da graduatoria selettiva in attesa di avere a disposizione una graduatoria a ruolo. Per l’apertura della sesta sala operatoria del presidio Santa Maria Annunziata arriveranno ulteriori 5 infermieri a tempo indeterminato e 3 OSS, a tempo determinato.

Saranno assunte a tempo indeterminato anche 8 ostetriche.
Le assunzioni si completano con 2 tecnici di laboratorio, 3 educatori professionali, 1 tecnico di neurofisiopatologia a tempo determinato per 6 mesi, 5 tecnici di neuropsicomotricità dell’età evolutiva a tempo determinato per 6 mesi e 3 fisioterapisti a tempo indeterminato. E’ stata disposta l’assunzione anche di 2 dietiste a tempo indeterminato da graduatoria concorsuale.

Le assunzioni si completano con il personale interinale per un totale di dieci professionisti, di cui 4 tecnici di radiologia, 4 logopedisti 2 assistenti sanitari.

“Queste assunzioni vengono fatte in accordo con l’Azienda sanitaria Toscana centro – commenta l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi -, a dimostrazione che la Regione Toscana non intende ridurre il personale, ma garantire i servizi e il turn over, pur nell’ambito dei ristretti limiti di legge. Ci saremmo aspettati dal governo del cambiamento l’eliminazione del vincolo delle assunzioni, fermo alla spesa del 2004, meno l’1,4%. Ma anche su questo fronte, molto fumo e poco arrosto. Ciononostante, noi continuiamo a garantire una delle migliori sanità del nostro Paese”.

Per il momento l’Azienda si è concentrata sull’area del comparto al fine di garantire la copertura di turn over, gestire potenziali criticità e rafforzare il personale delle professioni sanitarie. L’incremento del personale consentirà anche di intervenire sull’abbattimento delle liste d’attesa, come indicato dalla recente delibera regionale.
Il dettaglio delle sedi di assegnazione, a livello territoriale, sarà diffuso nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le assunzioni per la dirigenza medica e veterinaria, a breve si procederà alla definizione del fabbisogno.

Prato: da sabato 13 ottobre attivo nuovo servizio Acap per pediatri di famiglia

Pediatri di famiglia in ospedale nei fine settimana. Da sabato 13 ottobre attivo il nuovo servizio Acap. Biffoni: ”Un servizio estremamente utile per il nostro territorio”

A partire da sabato 13 ottobre all’ospedale Santo Stefano sarà a disposizione un ambulatorio dedicato ai piccoli pazienti che hanno necessità di visite non urgenti.

Grazie all’Accordo sottoscritto dalla FIMP ( Federazione Italiana Medici pediatrici) e dall’AUSL Toscana Centro il nuovo servizio già presente nei territori di Firenze, Pistoia ed Empoli sarà operativo anche a Prato.

Sono oltre la metà i pediatri di famiglia che hanno aderito all’Accordo: 20 su 33, saranno supportati da un infermiere che svolgerà funzioni di accoglienza ed assistenza.

“Siamo contenti di questo importante servizio per i bambini e le famiglie, commenta Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, una risposta alla necessità di attivare la guardia medica pediatrica nel fine settimana quando spesso i genitori non sanno a chi rivolgersi in caso di necessità se non al pronto soccorso, magari in modo improprio. Da sindaco e da genitore sono certo che sia un servizio estremamente utile per il nostro territorio” .

L’ambulatorio Acap è collocato al Poliambulatorio dell’ ospedale Santo Stefano – piano terra (area pediatrica)

Orari apertura: il sabato e prefestivi: dalle ore 16.30 alle 19.30; la domenica e festivi dalle 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30 .

L’accesso al servizio avviene attraverso il triage del Pronto Soccorso. I bambini con codici non urgenti saranno indirizzati all’ambulatorio Acap il cui percorso è segnalato da apposita cartellonistica.

Il servizio di continuità assistenziale Acap, grazie alla collaborazione ed alla condivisione di strategie e progetti tra pediatri ospedalieri e di famiglia, è uno strumento essenziale per migliorare i servizi a favore dei bambini, l’integrazione ospedale-territorio e garantire un appropriato utilizzo del Pronto Soccorso.

Il Pronto Soccorso Pediatrico del Santo Stefano registra un numero di accessi molto superiore a quello indicato dalla Legge Regionale come soglia minima per attivare iniziative specifiche.

In particolare, negli ultimi due anni al Pronto Soccorso pediatrico si sono registrati 17.512 accessi nel 2016 e 18.139 nel 2017 con picchi nei fine settimana in cui gli accessi risultano superiori in numero assoluto rispetto a tutti gli altri giorni.

Le urgenze minori (codici azzurri) rappresentano infatti oltre un terzo degli accessi totali nel fine settimana, rispettivamente il 38% nel 2016 e il 35,8% nel 2017.

Per quanto riguarda i codici verdi (urgenze differibili) rappresentano oltre la metà di tutti gli accessi pediatrici: il 55,7% nel 2016 e il 59,3% nel 2017, con un picco elevato nel fine settimana.

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