‘Il Libro della vita’, ritorna la rassegna della domenica mattina a Scandicci

Il 20 novembre prende vita la nuova edizione di ‘Il Libro della vita’, la rassegna in programma fino al 23 aprile all’Auditorium del Centro Rogers a Scandicci. Alle ore 11.00 inaugurazione con Sergio Cofferati.

Per questa edizione de ‘Il Libro della vita’ sono previsti in tutto undici appuntamenti in occasione dei quali gli ospiti parleranno del libro che è stato capace di cambiare la vita o comunque di influire e influenzare le proprie scelte. Nella prima giornata Cofferati parlerà de Il mio Enea di Giorgio Caproni.

“Nove anni fa abbiamo scommesso che potevamo parlare di un libro e farne un evento pop, di partecipazione ampia, popolare e che la domenica mattina fosse il giorno giusto, vocato all’incontro collettivo e allo stare insieme – spiega Claudia Sereni, assessora alla cultura di Scandicci -. A distanza di nove anni, possiamo dire di essere riusciti ad entrare nel cuore e nelle agende di migliaia di persone, fino a creare una vera e propria comunità de Il Libro della vita. A loro, e a tutte le persone nuove che vorranno aggiungersi a noi, ci rivolgiamo anche con questa nuova edizione, sapendo che niente è scontato e che la sfida è sempre grande, quella di cogliere la curiosità e l’interesse di tante persone che scoprono e credono che un libro possa davvero cambiarti la vita, con la sua storia e le sue parole”.

Ecco il calendario degli appuntamenti

20 novembre | Sergio Cofferati con Il mio Enea di Giorgio Caproni
4 dicembre | Patrizia Asproni con Chi ha cucinato l’ultima cena di Rosalind Miles
18 dicembre | Lorenzo Pubblici con Guerra e Pace di Lev Tolstoj
15 gennaio | Claudio Vercelli con Vita e destino di Vasilij Grossman
22 gennaio | Maura Grancitano che parlerà del suo libro Specchio delle mie brame
12 febbraio | Costanza Hermanin con L’arte della Gioia di Goliarda Sapienza
26 febbraio | Giorgio Van Straten con Da Quarto al Volturno di Giuseppe Cesare Abba
12 marzo | Marco Vichi con Dalla parte di lei di Alba de Céspedes
26 marzo | Stefania Auci che parlerà non di uno ma di molti dei suoi amori letterari con un talk dal titolo ‘Dal corsaro nero al Gattopardo passando per i Beati Paoli. Tutti i miei amori letterari’
16 aprile | Debora Spini con Il libro di Rut
23 aprile | Giuseppe Matulli che parlerà del suo Alcide De Gasperi. Quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia

Claudio Vercelli per ‘Il Libro della Vita’ con “L.T.I. La lingua del Terzo Reich”

Un gradito ritorno sul palco de Il Libro della Vita: Domenica 19 gennaio, ore 11.00, torna a Scandicci lo storico italiano contemporaneista Claudio Vercelli, che racconta “L.T.I. La lingua del Terzo Reich” di Victor Klemperer.

Le aree specifiche di competenza dello storico Claudio Vercelli, sono la storia europea del Novecento, quella mediorientale e i regimi totalitari. Compie i suoi studi presso la Statale di Torino e la Statale di Milano prima in Scienze Politiche con indirizzo politico-internazionale e quindi formandosi come storico contemporaneista di relazioni internazionali. Si occupa di deportazioni, di sistemi concentrazionari, di genocidi e di negazionismo dell’Olocausto, argomenti sui quali ha pubblicato diversi saggi storici, partecipato a conferenze e convegni.

L.T.I. LA LINGUA DEL TERZO REICH, di Victor Klemperer

“Nessun libro può sostituire il diario tragico di Klemperer: in esso è l’esperienza della distruzione a parlare, la violenza quotidiana della predicazione di morte. I lemmi, che egli sceglie per l’illustrazione del processo di formazione di una nuova lingua del potere, sono offerti alla sua intelligenza di filologo dalla sua vita quotidiana di perseguitato e si confrontano con la progressiva riduzione della sua esistenza a quella di un testimone. È un libro dal vero, che ci riconduce, con la meticolosa pedanteria di un cronista, a una storia aberrante come fosse ancora un presente.” (dalla Prefazione di Michele Ranchetti).

Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita. La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci, si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.

Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Uno spazio che si apre la domenica mattina, ma da quest’anno anche il venerdì ed in alcuni casi il sabato, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.

Scandicci: Vichi e Lucarelli chiudono la rassegna Il Libro della Vita

Domenica 14 aprile alle ore 11 all’Auditorium di Scandicci lo scrittore fiorentino Marco Vichi e il noto giallista della letteratura italiana Carlo Lucarelli presenzieranno all’ultimo incontro della rassegna Il Libro della Vita.

Con questo ultimo appuntamento volge al termine (fino alla prossima stagione) la rassegna Il Libro della Vita, consueto appuntamento domenicale a Scandicci. La stagione si chiude con due ospiti: Marco Vichi e Carlo Lucarelli dialogheranno su molti temi che riguardano la letteratura.

Questo incontro concluderà la rassegna, nota ormai nel panorama nazionale per l’enorme affluenza di pubblico, dato in assoluta controtendenza per gli eventi che riguardano la lettura.

Lella Costa ospite de “Il Libro della Vita” a Scandicci

Il secondo appuntamento della quinta edizione de “Il Libro della Vita” ospita Lella Costa. Domenica 2 dicembre alle ore 11 presso l’Auditorium di Scandicci in Piazzale della Resistenza

Il secondo appuntamento de Il libro della vita ospita una delle donne più intelligenti e simpatiche del teatro italiano: Lella Costa. Dopo gli studi in lettere e il diploma all’Accademia dei Filodrammatici, Lella Costa esordisce al teatro nel 1980 con il monologo “Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze”.

È l’inizio di un percorso che la porta a frequentare autori contemporanei, a lavorare in radio, ad avvicinarsi al teatrocabaret e a divenire una delle più rinomate attrici italiane. Nel 1987 debutta con “Adlib”, monologo che segna anche l’inizio della sua attività di autrice.

Seguiranno “Coincidenze”, “Malsottile”, “Magoni” (con le musiche originali di Ivano Fossati), “La daga nel Loden”, “Stanca di guerra”, (scritto in collaborazione con Alessandro Baricco), “Un’altra storia” (con la regia di Gabriele Vacis), “Precise parole” e “Traviata”, sempre con la regia di Vacis. Gli spettacoli “Alice, Una meraviglia di paese”, “Amleto” e “Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori” si avvalgono della regia di Giorgio Gallione e delle musiche di Stefano Bollani.

Nella pièce “Arie” (2011) conferma la sua predilezione per il monologo e il recital, mentre nel 2014 recita insieme a Paolo Calabresi nella commedia per quattro personaggi “Nuda proprietà”, scritta da Lidia Ravera e diretta da Emanuela Giordano. Nel 2017 ha dato voce sul palco ad alcuni botta e risposta epistolari tra la giornalista Natalia Aspesi e i lettori della sua popolarissima rubrica “Questioni di cuore”, pubblicata dal 1992 sul “Venerdì” di “Repubblica”.

Insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione è co-autrice di molti degli spettacoli da lei interpretati. All’attività teatrale affianca da anni anche diverse e significative partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive; nello stesso tempo porta avanti un costante impegno civile, soprattutto a favore di Emergency.

La moglie del mondo (The World’s Wife) è una raccolta di poesie le cui protagoniste sono donne, vere o immaginarie, in cerca di un loro ruolo nella storia e nel mito. Sono le mogli di uomini famosi, come la signora Pilato, la signora Esopo, la signora Freud e altri ancora; oppure sono donne tradizionalmente definite tramite i loro uomini, come Dalila o Euridice. O ancora sono le immaginarie eroine di storie i cui protagonisti erano di sesso maschile, per esempio Queen Kong, le sorelle Kray, la sorella di Elvis Presley. Sono le mogli del mondo secondo l’efficace titolo.

Tutte le poesie si configurano come autoritratti. Il monologo, da sempre una delle forme poetiche preferite da Carol Ann Duffy, in questa raccolta le permette di dare una voce distintiva e forte a ciascuna di queste mogli che si collegano a costruire un’affascinante rivisitazione, una versione dei fatti dalla parte di lei.
Le narratrici non si limitano infatti ad aggiungere particolari mancanti o verità nascoste alle storie già note, ma ciascuna di loro ha spesso una storia del tutto inedita da raccontare.

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