Volterra, capitale della cultura nel segno della ri-generazione

300  appuntamenti, 9  mesi di eventi, 5 grandi testimonial. Giani: “Un appuntamento fortemente voluto dalla Regione, che ha promosso e finanziato questa iniziativa per valorizzare il notevole sforzo creativo compiuto dalla città”. Nell’articolo tutte le info e il programma.

Eventi, mostre, spettacoli, iniziative, in programma sono tutti riconducibili a quelli che sono stati i temi fondamentali del dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2022 che ha portato Volterra tra le 10 città finaliste (il titolo è stato poi assegnato a Procida) e all’assegnazione del titolo di prima Città Toscana della Cultura, istituito per la prima volta dalla Regione Toscana che ha voluto così premiare il suo percorso virtuoso di candidatura.

“Volterra che include” parte sabato 2 aprile dalla maestosa Fortezza Medicea che ospita la Casa di Reclusione di Volterra e la Compagnia della Fortezza del regista e drammaturgo Armando Punzo: la prima e più importante esperienza di teatro-carcere in Italia e primo teatro stabile in carcere al mondo. Dal carcere e nel carcere, per il “Festival della Ri-generazione Umana” nasce infatti il concerto event specific “Voglio sognare un uomo”, che sarà messo in scena alle 18 in piazza dei Priori, realizzato ad hoc da Vinicio Capossela con Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza e la partecipazione di Giovanni Truppi. Più che un concerto, un vero incontro artistico e culturale tra due realtà che hanno scelto di mettere al centro del loro percorso di ricerca l’essere umano.

Per “Volterra che cura” Mariangela Capossela, raffinata artista concettuale e visiva residente a Lione, lavorerà nella prima metà di giugno sulle storie e sulle persone che hanno vissuto nell’ex ospedale psichiatrico per realizzare una performance collettiva in autunno, con il coinvolgimento dei cittadini, sulle 365 lettere scritte dai pazienti dell’ospedale e mai recapitate.

Per “Volterra che innova” Luisa Bocchietto, già presidente mondiale dei designer, avvierà nel mese di giugno laboratori di design fra giovani talenti nazionali e internazionali e i maestri volterrani dell’alabastro, collegando competenze di stile e abilità artigianale, per dare vita a 22 nuovi oggetti, pronti ad entrare in produzione, che segneranno una rigenerazione della pratica dell’alabastro.

Per “Volterra che racconta” Fabio Viola, uno dei primi 50 gamification designer al mondo, progetterà con gli studenti delle scuole superiori una mostra in 3D a partire dal patrimonio artistico e architettonico utilizzando nuovi modelli di mappe urbane interattive. Fabio Viola è pioniere nell’invenzione di videogiochi interattivi (per oltre 10 anni la lavorato per multinazionali del videogioco su titoli iconici come Fifa, The Sims, Crash Babdicoot, Harry Potter) e nel legare la forza del gaming alla bellezza dell’arte classica contenuta nei musei italiani.

Per “Volterritorio” lo scrittore, poeta e paesologo Franco Arminio costruirà con i più giovani e i più anziani un “canzoniere di comunità” a partire dalle storie dei “bordi” della città. Dall’1 al 6 maggio affronterà tutti quegli spazi che rischiano di essere svuotati dall’invecchiamento della popolazione o dalla trasformazione del mondo del lavoro e che contengono storie individuali e collettive uniche.

Tra le tante iniziative in programma, il Festival della ri-generazione umana vuole dare voce, a partire dall’esperienza della Compagnia della Fortezza, alle donne e agli uomini che perseguendo ciò che era apparentemente impossibile, con le loro utopie hanno cambiato il corso delle cose. Il progetto Naturae, in particolare, “scompone” in 6 quadri il laboratorio annuale che Armando Punzo conduce dal 1988 con i detenuti, per mettere in scena gli spettacoli storici degli ultimi 8 anni di ricerca e lavoro della Compagnia della Fortezza in 6 luoghi simbolo del territorio: il Teatro Romano di Volterra (21 luglio), l’Anfiteatro Triangolo Verdi di Peccioli (24 luglio), il Teatro del Silenzio di Lajatico (29 luglio), le Saline progettate da Pier Luigi Nervi (31 luglio) e infine il parco della Geotermia di Larderello con le grandi torri refrigeranti che si ergono maestose (4 agosto).

Proprio poche settimane fa è stato avviato il bando di gara per lo studio progettuale del Teatro stabile che sarà realizzato all’interno del Carcere ma aperto anche al pubblico esterno, un luogo unico al mondo e simbolo della rigenerazione umana attraverso la cultura che diverrà il centro dell’attività della Compagnia della Fortezza.

Con Volterra Social Hub, la città ospiterà nella prima settimana di agosto 100 giovani change makers da tutta Italia per confrontarsi sulle sfide più attuali delle nuove generazioni e trovare soluzioni pratiche per incrementare l’impatto dell’impegno civile dei giovani. Agli incontri seguiranno poi i concerti nell’Anti Social Park in Parco Fiumi. Tutte le iniziative saranno organizzate interamente dai giovani per i bisogni delle nuove generazioni del territorio, in un’ottica di ascolto e condivisione con la città, al fine di immaginarsi un nuovo modo innovativo di viere le aree interne.

I luoghi della cultura, e non solo, si ri-animano. Tornano le visite guidate nell’ex manicomio, uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia che ha ospitato più di 40mila persone dal 1896 agli anni ’70 del secolo scorso (tra gli ospiti più illustri, Oreste Fernando Nannetti, N.O.F. 4, uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut), al cantiere di scavo dell’anfiteatro ritrovato, il Colosseo di Volterra e al cantiere de “La Deposizione” di Rosso Fiorentino che culminerà il 22 novembre con l’inaugurazione del restauro dell’opera più celebre del manierista, conservata nella Pinacoteca dei Musei Civici di Volterra. Riapre anche il Museo Etrusco Guarnacci, uno dei più grandi musei etruschi al mondo. Il 17 aprile è in programma la riapertura parziale e il 21 giugno l’inaugurazione. Sono state riallestite le sale dedicate ai capolavori: l’Ombra della Sera, l’urna degli Sposi, il cratere di Montebradoni, le ceramiche a figure rosse, i bronzi e la sala delle oreficerie. Aprirà un nuovo spazio mai utilizzato prima: l’altana del Palazzo Desideri Tangassi, vero e proprio belvedere sulla città, ed è stato realizzato un suggestivo pavimento in vetro che permetterà di camminare sopra lo scavo archeologico che si trova nel museo.

Le mostre in programma rendono omaggio a uno dei fondatori e maggiori esponenti del nuovo Futurismo, Marco Lodola, con pezzi provenienti dalla collezione privata Bartalini (2 aprile, piazza dei Priori), mettono a confronto la bellezza e la genialità del maestro manierista Rosso Fiorentino e la forza del messaggio del maestro dell’arte contemporanea Michelangelo Pistoletto (Historica, di Michelangelo Pistoletto nella Pinacoteca Civica di Volterra, da luglio a novembre) e ricordano tre grandi artisti del Novecento di origine volterriana. Mino Trafeli, nel centenario della nascita, con “La scultura impossibile 2018-1980” a Palazzo dei Priori; Mauro Staccioli con “Caro Mauro” nelle cantine e nel giardino di Villa Viti di Mazzolla e Raffaello Consortini con l’apertura della sua Casa-Museo. Artefici di Pace, infine, è la mostra a cura di Emergency, in programma dall’8 al 18 aprile, con le opere donate dagli artisti e dagli artigiani di Volterra per raccogliere fondi per il nuovo Centro chirurgico pediatrico di Entebbe, in Uganda, progettato da Renzo Piano e sostenuto dal Comune di Volterra.

Per conoscere i 300 eventi in programma è stato inoltre appositamente creato uno strumento di informazione e comunicazione degli eventi che sarà la piattaforma digitale per la messa in rete di tutte le iniziative, le rassegne, le visite, le mostre, i concerti, gli spettacoli e gli appuntamenti culturali di Volterra XXII, prima Città Toscana della Cultura.

«Mancano pochi giorni – commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – all’avvio dell’anno in cui Volterra sarà Capitale Toscana della Cultura, un appuntamento fortemente voluto dalla Regione, che ha promosso e finanziato questa iniziativa per valorizzare il notevole sforzo creativo compiuto dalla città dell’alabastro e che l’ha portata tra le dieci finaliste al titolo nazionale, andato poi a Procida. Sono davvero contento che Volterra possa comunque declinare da par suo un progetto davvero molto interessante, che si articolerà in cinque temi portanti. A partire dal 2 aprile prossimo chiunque avrà la possibilità di incontrare una Volterra capace di includere, di curare, di innovare, di raccontare e di raccontarsi, forte della sua storia che risale all’epoca etrusca per poi passare attraverso quella romana e quindi medievale, sviluppando nei secoli attività peculiari come quella della produzione del sale e della lavorazione dell’alabastro, fino alla capacità di accogliere la diversità e la malattia nel suo grande, ed oggi ex, ospedale psichiatrico. Si tratta di un mix di suggestioni e della valorizzazione e della messa a sistema di una davvero straordinaria offerta culturale e infine anche turistica, capace di andare oltre i confini comunali per allargarsi al tutto il territorio provinciale e all’intera Toscana. Complimenti a tutti coloro che hanno contributo a questo progetto e benvenuti ai fruitori di questi 300 appuntamenti che Volterra propone alla Toscana e al mondo, da qui ai prossimi nove mesi».

«Volterra – dichiara Giacomo Santi, sindaco di Volterra – è una città che, con i suoi tremila anni di storia, non si crogiola nel passato, ma riesce continuamente a rendere vivo e pulsante il fermento culturale da esso generato, vivificando, in una continua evoluzione e confronto con il presente, il proprio patrimonio artistico e culturale, divenendo culla e nutrice di esperienze che, attraverso importanti processi culturali, rendono noti a livello internazionale luoghi normalmente deputati all’esclusione e alla sofferenza».

«Siamo partiti – sottolinea Dario Danti, assessore alla Cultura di Volterra – con progetto dal titolo “Rigenerazione umana” che anticipava drammaticamente i tempi della pandemia e che include un percorso interpretativo della vita contemporanea come grande occasione per capire il senso delle nostre azioni anche in tempi difficili quali quelli che stiamo vivendo. Un progetto che tiene conto ovviamente della tradizione etrusca, romana, medievale e che richiama anche il ruolo degli artigiani dell’alabastro come campioni del made in Tuscany, ma che riflette soprattutto sul ruolo dell’ex ospedale psichiatrico e del carcere come due luoghi emblematici di Volterra che hanno provocato negli artisti contemporanei uno straordinario interesse».

Sottolinea Paolo Verri, manager culturale «Volterra 2022 intende sperimentare in maniera esplicita la collaborazione tra la dimensione locale e quella nazionale, facendo interagire esperienze artistiche con competenze tecnologiche, giovani innovatori con grandi artisti della contemporaneità. È la dimostrazione – se ancora servisse – che il vero sale della cultura italiana è la sua provincia, luogo di sperimentazione ma anche di bellezze storiche e naturali davvero uniche».

Il 2 aprile alle ore 15 il Portale ufficiale della Toscana, intoscana.it, trasmetterà in esclusiva dal Carcere di Volterra la diretta videostreaming dello spettacolo di Vinicio Capossela con Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza. La diretta continuerà poi con le riprese del corteo storico dal Carcere alla piazza dei Priori e proseguirà dalle 18 con il concerto “Voglio sognare un uomo” di Vinicio Capossela con Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza e con la partecipazione di Giovanni Truppi. La redazione giornalistica di intoscana – guidata dal direttore, Davide De Crescenzo – seguirà la giornata anche con interviste, servizi e aggiornamenti sui propri canali social.

Tutti i momenti, dirette e collegamenti, saranno trasmessi sul sito di www.intoscana.it, sui canali Youtube e Facebook del portale e rilanciati in crossposting sui social del Comune di Volterra, degli organizzatori e della Regione Toscana.

Trent’anni del Teatro della Fortezza: due nuovi spettacoli celebrano fine progetto triennale

Due nuovi spettacoli che celebrano la conclusione del progetto triennale dedicato ai trent’anni del Teatro della Fortezza. Sono stati presentati oggi a Palazzo Strozzi Sacrati.

All’incontro, che si è tenuto in modalità di videoconferenza, oltre alla vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni sono intervenuti il direttore Armando Punzo, Giacomo Santi, sindaco di Volterra, Ilaria Bacci, sindaca di Pomarance, Angela Venezia, direttrice dell’ufficio detenuti e trattamento del provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l’Umbria.

“Nonostante le difficoltà del momento – ha detto la vicepresidente Monica Barni – e nonostante il fatto che in realtà il mandato di questa giunta avrebbe dovuto esser già concluso, è un piacere presenziare ancora una volta la presentazione delle attività della Compagnia della Fortezza. Questo ci permette quindi di portare a compimento il triennio di attività per i trent’anni della Fortezza, realizzato dentro e fuori del carcere di Volterra. La Regione è sempre stata al fianco del lavoro, delle utopie e delle battaglie di Armando Punzo. Abbiamo sempre ribadito, con un sostegno costante, la rilevanza di un progetto fondamentale a livello nazionale e internazionale. Inoltre fa piacere sapere che, grazie a un lavoro di contatti e rapporti, procede anche il progetto che potrebbe portare alla costruzione dell’ormai famoso teatro stabile nel carcere di Volterra, per il quale sono stati da poco consegnati i lavori per i saggi archeologici. Un iter lungo e complesso, che non si ferma, e che contiamo possa concludersi”.

“Finisce qui – ha aggiunto Armando Punzo – il progetto dei Trent’anni, tre anni di celebrazioni necessarie per dar corpo e concretezza a un luogo immateriale da segnare sulla mappa infinita della Compagnia della Fortezza, un territorio inesplorato fatto di idee, opere e progetti, di ricerca, di bellezza e armonia. Questo finale, il lasciarsi alle spalle questa emozionante avventura intellettuale e umana, coincide, per il chiaro disegno di un’idea più grande di noi, con l’inizio dei saggi archeologici preliminari all’avvio dei lavori per la realizzazione del teatro Stabile in carcere a Volterra. Si riparte quindi per una nuova avventura, per una nuova spedizione che ci condurrà ancora più lontano, fino ai limiti più estremi della nostra mappa ideale, per dare forma a un territorio sconosciuto oggi ancora inimmaginabile. Ringrazio i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che ci sostengono e i miei compagni di viaggio che dall’inizio mi hanno permesso di affrontare questo viaggio di amore”.

Il nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza si sdoppia quest’anno in due quadriNaturae. La vita mancata – primo quadroin scena dal 28 luglio al 2 agosto 2020 (ore 16.00) nella Fortezza Medicea/Casa di Reclusione di Volterra (ingresso su autorizzazione. La partecipazione allo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19); Naturae. La valle dell’innocenza – secondo quadrosite specific l’8 e il 9 agosto al Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato, ore 17.30 e 21.30 (Saline di Volterra – ingresso con prenotazione obbligatoria. La partecipazione allo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19).

Carceri: “a San Gimignano situazione esplosiva”

La denuncia dei  sindacati: impianto acqua a collasso,manca direttore, ieri  incendio in cella. il garante dei detenuti della Toscana, Franco Corlleone, di nuovo in sciopero della fame per ‘celle bollenti’ a Sollicciano.

Sistema idrico al collasso, “una situazione esplosiva” e “in balia degli eventi”, e solo oggi due agenti di polizia penitenziaria costretti a ricorrere alle cure mediche dopo aver respirato il fumo scaturito da un incendio in una cella appiccato da un detenuto. E’ il quadro del carcere di San Gimignano (Siena) secondo i sindacati Sappe, Uspp, Osapp, Fsa-Cnpp, Sinappe, Cgil-Fp Pp e Cisl-Fns.
“Solo il pronto intervento dei due agenti, coadiuvati da altri colleghi accorsi sul posto – spiegano i sindacati in una nota congiunta -, ha consentito l’immediato sgombero dei circa 100 detenuti presenti e ha scongiurato conseguenze che avrebbero potuto assumere aspetti ancor più drammatici”. Le sigle sindacali sottolineano poi il problema della carenza di acqua nel carcere di Ranza a causa del collasso dell’impianto di approvvigionamento idrico per la calura estiva e il numero di detenuti. “Allo stato attuale l’acqua potabile è preclusa per svariate ore al giorno – si legge ancora -. I vertici dell’amministrazione penitenziaria, nonostante siano a conoscenza dell’annoso problema idrico, non hanno ancora fornito risposte concrete, lasciando il personale di polizia nel totale abbandono, in un contesto esplosivo e in una condizione lavorativa altamente rischiosa per l’incolumità e la sicurezza di ogni singolo operatore. L’Amministrazione penitenziaria, inoltre, non ha ancora provveduto ad assegnare un direttore e un comandante in pianta stabile, lasciando l’istituto di Ranza senza una guida fissa e in balia degli eventi”.

Sciopero della fame per il garante regionale dei detenuti, Franco Corleone,  invece che denuncia “celle bollenti e sovraffollate” nelle carceri toscane. La protesta di Corleone, spiega una nota, nasce dal fatto che il palazzo di giustizia di Prato è stato chiuso per l’ondata eccezionale di caldo, ma, a suo avviso, nessuno si interessa della situazione dei detenuti.
Nel carcere fiorentino di “Sollicciano molti frigoriferi non funzionano – spiega il garante -. Il risultato sono cibi che deperiscono molto rapidamente e brodaglia al posto di acqua”.
Nonostante un “timido” segnale da parte della direzione, secondo Corleone “molto c’è ancora da fare”. Nel Giardino degli Incontri, la struttura pensata dall’architetto Michelucci per i momenti tra detenuti e famiglie, “il bar non funziona” rileva il garante, che intende “ottenere certezze su molte questioni che riguardano la vita in carcere”. Per questo, dice Corleone “le ragioni del mio digiuno aumentano. Ancora attendo risposte sul destino del cambio di destinazione del Gozzini a istituto femminile e ancora non è dato sapere quando aprirà la nuova sezione per le attività culturali, artistiche e di studio a Lucca”. Intanto le iniziative messe in campo per il teatro stabile nel carcere di Volterra (Pisa) “sembrano riscuotere un piccolo successo”, come la petizione lanciata che ha raggiunto oltre 2mila firme. “Qualche spiraglio si apre”, dichiara Corleone che annuncia una conferenza stampa della Compagnia di Volterra il prossimo 11 luglio con il direttore artistico Armando Punzo.

Garante detenuti Toscana annuncia 3 giorni sciopero fame

Il garante regionale dei detenuti Franco Corleone, ha annunciato stamani uno sciopero della fame, a partire dal 18 giugno per tre giorni, per sostenere una serie di progetti legati ai penitenziari di Volterra, Livorno e Sollicciano. L’obiettivo è fare il punto sul progetto di un teatro stabile nel carcere di Volterra, dove la Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo opera dagli anni ’80.

“La Soprintendenza di Pisa – ha detto Corleone – ha il nostro progetto. Il finanziamento, 1 milione di euro da spendere entro fine 2020, è già a disposizione. Non capisco cosa aspettiamo. Meglio un secco no che la perdita di tempo”.

L’idea al vaglio dell’ente preposto è quello di realizzare un teatro nel bastione del Cassero. L’accesso del pubblico, è stato spiegato, avverrebbe dalla Porta in Selci, e quello dei detenuti dalla corte interna dell’istituto. Con l’intento di lasciare intatta la struttura muraria, il progetto prevede la sagomatura ‘a gradonata’ dei due muri del nucleo centrale della torre, per consentire l’appoggio delle tribune per gli spettatori. Le pietre asportate andrebbero a riempire i vuoti per la posa del piano di scena. Tutto il vano poligonale verrebbe coperto da una struttura in acciaio e pannelli isolanti, non visibile dall’esterno perché posizionata a un’altezza contenuta. Corleone specifica: “sono tutti interventi removibili che valorizzano un antico bastione peraltro deturpato da precedenti interventi”.

Il garante ha ricordato che a ottobre scadrà il suo mandato. “Digiunerò per tre giorni”.

Prima di ottobre mi aspetto che arrivino risposte non solo su Volterra. Ma anche sulle nuove cucine per le carceri di Livorno e di Sollicciano, che andrebbero a migliorare le condizioni di vita dei detenuti”. Alla conferenza sono intervenuti inoltre Andrea Aleardi e Corrado Marcetti della Fondazione Michelucci, e Armando Punzo

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