Venerdì alla Rocca, musica celtica sotto le stelle del Solstizio d’Estate

Il borgo medievale di Santa Maria a Monte ospita il ciclo di iniziative serali denominate I Venerdì in Rocca, rivolto a far conoscere ancor di più il proprio centro storico, tramite eventi culturali finalizzati a colorare le serate estive. Nel corso delle iniziative in programma nell’Area Archeologica La Rocca ogni venerdì sera dal 14 giugno al 26 luglio, sarà possibile tuffarsi in uno dei colori del panorama culturale.

A partire dalle 21.30 di ciascun venerdì, l’Area Archeologica ospiterà spettacoli teatrali, concerti, conferenze, archeologia, astronomia, visite guidate, presentazioni di libri, in un’offerta eterogenea adatta a chi voglia davvero colorare il proprio tempo libero al fresco della Rocca.

Venerdì 21 Giugno, in occasione del Solstizio d’Estate, saranno installati telescopi in Piazza della Vittoria, a cura dell’Ass. “Isaac Newton”, con il Centro Commerciale Naturale e Confcommercio Provincia di Pisa. A partire dalle 20 con partenza ogni ora fino alle 24, i visitatori verranno accompagnati nel centro storico, caratterizzato da postazioni che illustreranno l’evoluzione dell’astronomia nei secoli. Osservazioni del cielo con telescopi, dalla piazza della Vittoria, percorso guidato nel centro storico con soste e mini lezioni davanti a pannelli tematici di argomento astronomico, uno sguardo sulla storia dell’astronomia dall’antico Egitto ai giorni nostri, dalla Grecia alle meraviglie della tecnologia e della ricerca astronomica del nuovo millennio.

Tappa finale sarà l’Area Archeologica “La Rocca”, che ospiterà alle 21.30 il duo musicale La dama e l’unicorno per un concerto con arpa e chitarra intitolato “Alban Heruin – Sulle orme degli antichi Galli”, nel quale saranno eseguiti antichi brani irlandesi e bretoni in lingua gaelica e non solo. Nato nel 2011, il gruppo ha tenuto più di cento concerti ispirati alla musica celtica e alla riproposizione di brani della tradizione anglo-irlandese e bretone. Nel 2015 è stato scelto come testimonial dalla fondazione benefica Arpa, presieduta dal maestro Andrea Bocelli. Compongono La dama e l’unicorno Anastasia Giusti (voce, arpa celtica, flauto traverso), che dopo aver conseguito il diploma in canto all’istituto Boccherini di Lucca, si dedica alla musica tradizionale nord europea unendola allo studio dell’arpa celtica e del flauto irlandese, e Daniele Ranieri (chitarre), laureato in filosofia e chitarrista acustico, che sta approfondendo il legame tra musica folk e testo.

Nel corso di tutte le serate saranno previste visite guidate gratuite sia all’Area Archeologica sia all’annesso Museo Civico. La partecipazione alle serate è libera e gratuita.

Per info e approfondimenti 3333495168.

Social housing a Santa Maria Novella e a San Firenze nuova ‘casa’ per la Fondazione Bocelli

Il sindaco Nardella annuncia il masterplan di alcune delle principali istituzioni culturali cittadine

Sei contenitori che verranno ridisegnati con un preciso fine politico: fare sempre più di Firenze una città viva che combatte il turismo mordi e fuggi e che mette la cultura al centro del suo agire. Si tratta di Santa Maria Novella dove troverà spazio il ‘nuovo’ gabinetto Vieusseux e il social housing; il complesso di San Firenze dove troverà casa la Fondazione Bocelli; Palazzo Strozzi e museo Novecento che verranno ampliati, mentre sono previste nuove funzioni per il teatro dell’Oriuolo e per Palazzo Corsini Suarez in via Maggio.

Tutte le novità del masterplan degli spazi culturali del centro storico sono state annunciate dal sindaco Dario Nardella in una conferenza stampa.
“Vogliamo riorganizzare – ha sottolineato il sindaco – i principali contenitori culturali del centro storico per avere una Firenze viva e non musealizzata, vittima del mordi e fuggi, dando a ogni luogo una precisa anima. Vogliamo un centro storico sempre più vivo e identitario, degno di una capitale di una cultura che non significa mera conservazione del passato ma un grande strumento di rivitalizzazione dei quartieri e di crescita, attrazione e formazione per le giovani generazioni”.
Uno degli interventi più significativi riguarda il complesso di Santa Maria Novella, di cui il Comune è tornato in possesso nel dicembre del 2016 e ha già visto l’ampliamento del museo: qui troverà posto il Gabinetto Vieusseux, che lascerà sia la sede di Palazzo Strozzi (liberando così spazi per la Fondazione e dedicando ancora di più il palazzo alle grandi mostre) sia l’archivio di Palazzo Corsini Suarez di via Maggio, dove si libereranno locali per attività istituzionali del Comune.
A Santa Maria Novella il nuovo Vieusseux occuperà oltre 3000 metri quadrati mentre 4000 saranno dedicati al progetto di housing sociale, ovvero appartamenti a canone calmierato assegnabili tramite bando soprattutto a giovani coppie e famiglie in difficoltà economica. “Un modo – ha chiarito il sindaco – per riportare in centro la residenza, un po’ sulla falsariga di quanto fatto in questi anni nell’ex carcere delle Murate”. Un’altra parte del complesso sarà dedicata, tramite bando di valorizzazione, ad attività formative e legate all’innovazione.
Anche l’ex tribunale di San Firenze sarà riorganizzato: oltre alla Fondazione Zeffirelli, vi troverà ‘casa’ anche la Fondazione di Andrea Bocelli mentre per l’ultimo piano sarà fatto un bando per la concessione degli spazi per progetti di sviluppo delle arti performative. “San Firenze – ha detto Nardella – diventerà un vero e proprio Palazzo delle arti e dello spettacolo. La Fondazione Bocelli attiverà un progetto culturale per la città legato ovviamente alla musica e si occuperà, in cambio della concessione gratuita degli spazi, della manutenzione ordinaria e straordinaria”.
Anche il museo Novecento, ospitato nel complesso delle ex Leopoldine di Santa Maria Novella, diventerà più grande: sarà infatti avviata nei prossimi giorni un’indagine conoscitiva per individuare potenziali immobili limitrofi adatti ad estendere gli spazi espositivi. Infine l’ex teatro dell’Oriuolo, nell’omonima via e nel palazzo che ospita l’archivio storico del Comune: qui nascerà un nuovo teatro delle arti visive. In totale il masterplan comprende 16 mila metri quadrati di aree dedicate alla cultura.

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