Neve su Alpi Apuane, Lunigiana e Abetone

Stazzema, in provincia di Lucca, insolita neve di primavera è caduta sulla Pania della Croce, cima simbolo della catena delle Alpi Apuane, che si erge a 1.858 metri sul livello del mare.

Le foto che sono state scattate dalla costa della Versilia mostrano i rilievi montuosi coperti da neve omogenea per chilometri e a quote relativamente basse considerando che siamo nella stagione primaverile.

Il maltempo, con pioggia alternata solo a un tiepido sole ha fato cancellare proprio in Versilia fino al 40% delle prenotazioni fatte per il ponte del 25 Aprile nelle strutture ricettive della Versilia. La speranza degli operatori è di poter recuperare per il 1° maggio. Sul litorale sono arrivati meno della metà dei visitatori rispetto a Pasqua, hanno affermato gli operatori turistici, mentre di solito col 25 aprile la tendenza è in aumento.

È tornata la neve anche in Lunigiana, dove la perturbazione atlantica che ha investito tutta la Toscana questo fine settimana, ha imbiancato le strade e le foreste di diverse località dell’entroterra.

Zum Zeri

Val di LuceImbiancate anche l’Abetone e la Val di Luce, sulla montagna pistoiese.

Ma già da domani il Consorzio LaMMa prevede un rialzo delle temperature con cielo ancora molto nuvoloso in Appennino e Apuane ma con possibilità di piogge soprattutto nel corso della mattinata.

Variabile sul Monte Amiata con schiarite alternate ad annuvolamenti associati a brevi rovesci pomeridiani. Temperature in aumento e venti moderati meridionali con locali rinforzi sui crinali.

Apuane. 33enne muore durante escursione

La tragedia sul Roccandagia. L’uomo era con una ragazza che si è salvata. I due volevano raggiungere la vetta delle Apuane ma avrebbero intrapreso una traccia che li avrebbe portati sulla destra orografica dell’uscita del canale, su un terreno molto impervio e ripido

Voleva raggiungere la vetta della Roccandagia, sulle Alpi Apuane, ma avrebbero intrapreso una traccia che li avrebbe portati sulla destra orografica dell’uscita del canale, su un terreno molto impervio e ripido. Per questo un escursionista 33enne originario della provincia di Pisa ha perso ieri la vita precipitando a valle mentre si trovava su delle placche rocciose nella parte finale del canale di San Viano, nel territorio lucchese.

Con lui una donna che si è salvata dopo complesse operazioni di recupero che sono durate tutta la giornata, per concludersi intorno alle 22.15 la squadra del Sast intervenuta per il recupero ha raggiunto Campocatino dove la ragazza è stata visitata e poco accompagnata a Castelnuovo Garfagnana, nel comprensorio delle Apuane

L’intervento per riportare a valle la compagna dell’escursionista deceduto è stato particolarmente lungo a cauda del terreno scosceso.  L’incidente è avvenuto nella porzione delle Alpi Apuane che si trova territorio di Vagli di Sotto, in Alta Garfagnana. La squadra del Sast, si spiega, raggiunta e imbracata la donna, ha iniziato le manovre di calata per poi proseguire  fino al sentiero e confluire su Campocatino dove era stata inviata  un’ambulanza.

Si pensava a un possibile intervento dell’elisoccorso Pegaso non appena le condizioni meteo lo avessero consentito, ma non è stato possibile. L’allarme ai soccorritori è scattato dopo le 13:30. L’impossibilità di far intervenire l’elisoccorso, per le condizioni meteo, e le condizioni del terreno definite “particolarmente infide”, non hanno agevolato i soccorsi.

 

Apuane, imprenditori e lavoratori nelle cave, ambientalisti sulle cime

Pietrasanta, in provincia di Lucca, domenica dalle 10 imprenditori, collaboratori, consulenti, lavoratori e famiglie di tutto il settore del marmo apuo-versiliese presidieranno pacificamente le cave del Parco regionale delle Alpi Apuane.

L’iniziativa è stata indetta dal consorzio per lo sviluppo dell’attività marmifera delle Apuane, Cosmave “per dimostrare e mostrare l’unità e il reciproco sostegno e rispetto – si legge in una nota – volto, ormai da secoli, a salvaguardia del territorio, della sua storia, della sua economia e della sua ricchezza professionale, culturale e sociale”.

Cosmave accusa l’associazione Apuane Libere di “gravi affermazioni e insinuazioni” nei confronti di alcuni dei suoi associati, definiti tra l’altro come “predatori, ovvero i ‘prenditori del marmo’”, e delle istituzioni. “Gli imprenditori e i lavoratori – si legge nella nota di Cosmave – chiedono rispetto, e ricordano la centralità delle cave, indispensabili per poter garantire i livelli occupazionali in tutte le aziende di trasformazione del territorio. E a chi lo avesse dimenticato: ci sono intere comunità nel territorio dell’entroterra apuo-versiliese” che “possono guardare con speranza al futuro grazie alle cave, per non parlare dell’indotto”.

Ma sempre domani sono in programma tre iniziative di ambientalisti a difesa delle Apuane: più di venti associazioni e comitati daranno vita a un flash-mob per un contemporaneo presidio di trenta cime, si svolgerà il ‘Clean Mountain Party’, con escursionisti e alpinisti impegnati nella pulizia di sentieri e via di salita e sarà inaugurato uno striscione da record di ben 180 metri quadri cucito dalle volontarie fiorentine di Apuane libere.

“L’associazione Apuane Libere, insieme ad altre 20 associazioni ambientaliste, saranno sulle cime per quel giorno – si legge in un comunicato dell’associazione indirizzato direttamente al presidente del consorzio che riunisce gli industriali del marmo della Versilia, Agostino Pocai – le cave le lasciamo a voi”.

“Signor Pocai – conclude il comunicato – sarete responsabili se questo clima di intimidazione portasse a episodi di violenza a famiglie con bambini che pacificamente festeggiano una domenica sui nostri monti”.

🎧 “Cerchiamo volontari per osservatorio di protezione delle Apuane”, nasce Apuane Libere

Il 25 aprile è nato Apuane Libere: associazione di volontariato per monitorare per tutelare le Apuane, adesso cerca volontari, soci e militanti per proteggere le montagne

Nasce “Apuane Libere” organizzazione di volontariato per vigilare sull’opaca gestione dell’escavazione sulle Alpi Apuane. Un gruppo di persone volontarie e militanti per controllare l’opaca gestione dell’industria estrattiva e i danni causati per ambiente e salute delle popolazioni locali.

“La nostra fondazione è avvenuta lo scorso 25 aprile: una data di buon auspicio per liberare questa catena montuosa dal giogo che l’attanaglia”, spiega Gianluca Briccolani presidente di Apuane Libere. “Si tratta di attivismo sul campo: vorremmo costituire un nucleo militante che vada a fare controllare gli abusi”

“La Regione con gli ultimi PABE ha decretato la morte di questa catena montuosa. Perché ha autorizzato l’escavazione per altri 120milioni di tonnellate di marmo in 20 anni, ci sono delle inchieste in corso della magistratura sia su Carrara sia su Vagli. Le cave sono in aumento passeranno da 140 a 172”.

Si può partecipare a questo gruppo di sorveglianza raccogliendo le adesioni sul sito dove si potrà dare la propria disponibilità come soci, informatori anonimi fino alle persone militanti che andranno sul campo, dopo aver seguito dei corsi,  e saranno assicurati.

“Vogliamo formare un osservatorio permanente dell’opaca gestione delle Apuane. Si parla di un’economia di 2mila addetti tra diretti e indiretti fa un danno a più 200mila persone sia da un punto di vista paesaggistico che della salute. Sembra proprio il far west della Toscana: uno dei 43 disastri ambientali a livello mondiale si trova in Toscana”.

Lo racconta Gianluca Briccolani, presidente di Apuane Libere ai microfoni di Monica Pelliccia

I cittadini e la difesa dell’ambiente in Toscana

Sabato 15 giugno 2019 alle ore 9:30 a Firenze, presso l’Auditorium del Consiglio regionale, delegazioni da vari territori della Toscana si riuniranno in un incontro pubblico che denuncerà la mala gestione del territorio toscano, i rischi per la salute, l’ambiente ed il paesaggio, tra cui annoveriamo problematiche tra le più impattanti d’ Europa dal disastro delle Alpi Apuane fino alla geotermia in Amiata che da soluzione è divenuta un problema gravoso e impattante per i territori che la ospitano.

“Come Rete dei Comitati per la difesa del territorio abbiamo immediatamente aderito per organizzare con gli altri comitati questa importante giornata di denuncia – chiosa Eros Tetti presidente della ReTe – Ma non ci limiteremo a denunciare faremo proposte alternative ai disastri generati da questo sistema ormai sfuggito di mano alla politica tutta! E apriremo un percorso di potenziamento del movimento toscano collegato ai comitati, un movimento forte e coeso sulle tematiche della salute, sanità e diritti partendo dalle tematiche ambientali e paesaggistiche che sono oggi centrali. Dimostrando, nei fatti che la difesa e la cura dei nostri luoghi di vita non solo rappresenta un beneficio per tutto ma può creare economie durevoli a beneficio di tutti”.

Davanti all’incapacità dimostrata dalla Regione Toscana, di gestire un paesaggio tanto ricco ed importante, i cittadini si trovano costretti a scendere direttamente in campo per evitare una compromissione tale da essere irreversibile. Nel momento in cui le nuove generazioni chiedono un cambio di rotta la nostra Regione si trova immobilizzata a difendere le indifendibili lobby del profitto. Noi come Rete dei comitati per la Difesa del Territorio siamo ad una svolta ed è il momento che la nostra indignazione riecheggi nelle piazze quanto nelle stanze dei bottoni. A fine dell’incontro faremo un presidio davanti alla Regione Toscana ed invitiamo a partecipare tutte le realtà ed i soggetti che ritengono opportuno un cambiamento.

Saranno presenti rappresentanti di varie associazioni e comitati tra cui il Comitato Difensori della Toscana, SOS geotermia, WWF, Italia Nostra, Legambiente, Medicina Democratica, Salviamo le Apuane e la Rete dei Comitati per la difesa dei territori.

Di seguito il programma completo:

Presentazione e saluti
Monica Pecori, Gruppo misto – Toscana per Tutti

Geotermia, irischi dell’effetto cumulo
Giovanna Limonta, Comitato Difensori della Toscana

Ancora centrali geotermiche in Amiata?
Pino Merisio, SOS geotermia

I Fiumi. La buona gestione rispetta la natura
Martino Danielli, Presidente WWF Siena

Tutela della fauna e caccia
Carlo Galletti, Legambiente Toscana

Alpi Apuane, il più grande disastro ambientale d’Europa
Eros Tetti, Salviamo le Apuane e Presidente della Rete dei comitati per la difesa del territorio

Pesticidi: una contaminazione diffusa,sottostimata e pericolosa per l’ecosistema e perla salute
Gian Luca Garetti, vice presidente naz. Medicina Democratica

Spazio per eventuali interventi delle forze politiche della Regione Toscana

Conclusioni
Maria Rita Signorini, Presidente nazionale di ItaliaNostra

Per adesioni ed informazioni

difensoridellatoscana@gmail.com

mobile 3403678469

INTERVISTA CON Eros Tetti Salviamo le Apuane Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio

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