GREVE PER LA PACE “UMANITA’ APERTA” – Intervista a Monica Toniazzi, Presidente Associazione culturale Tiravento

Domenica 22 luglio camminata con fiaccolata da Panzano a Greve in Chianti. Musica, video e ospiti: interverrà don Alessandro Santoro. Alle 22:00 collegamento in diretta dalla Piazza di Greve con Alex Zanotelli.

“Umanità aperta” è il titolo della Fiaccolata per la Pace 2018 promossa dal Coordinamento di associazioni “Greve per la Pace” per domenica 22 luglio. Una camminata per mettersi in movimento, farsi sentire e mobilitarsi, per rompere il silenzio e l’indifferenza di fronte a quanto sta accadendo in tema di accoglienza. Per riaffermare l’idea di un’Europa aperta e solidale, difendere il principio di dignità e umanità, uscire dal clima di conflitto, divisione e intolleranza che sta montando in tema di accoglienza anche sui nostri territori.

L’appuntamento è per le ore 17:30 in Piazza Bucciarelli a Panzano con attività dedicate ai bambini, l’esibizione della Filarmonica G. di Verdi di Panzano e del gruppo “African Drummerz”.

Alle 19:00 partirà ufficialmente la camminata a piedi (adatta anche ai bambini) che attraversando i sentieri del Chianti, farà ingresso alle ore 21:15 in Piazza Matteotti a Greve con la suggestiva Fiaccolata.

A seguire, si esibiranno nella Piazza di Greve il giovane pianista grevigiano Giovanni Vannoni e il sassofonista Riccardo Guazzini. Tantissime le associazioni che hanno aderito alla manifestazioni anche di livello provinciale e regionale.

Al termine della serata sarà a disposizione di tutti i partecipanti alla camminata un pullman gratuito per rientrare a Panzano.

Firenze, Don Santoro su migranti: Governo responsabile delle morti in mare

Don Alessandro Santoro, stamani al “digiuno-staffetta” di solidarietà con i migranti organizzato dalla Comunità delle Piagge, ha dichiarato: “Questo Governo tradisce i principi costituzionali, è complice e responsabile di questi morti e di questo insano piacere nel lasciare in mezzo al mare persone che vengono qua per ritrovare una dignità perduta”.

Don Santoro ha parlato così oggi a Firenze davanti alla prefettura, durante un’iniziativa appendice della protesta in corso dal 10 luglio davanti a Montecitorio, promossa, tra gli altri, da padre Alex Zanotelli.

Una manifestazione, ha spiegato, che nasce per scuotere “le coscienze, perché le persone possano avere il coraggio di ribellarsi a questo lessico assurdo che un ministro sta utilizzando, e per uscire da questa logica di insicurezza e di paura che ci è stata buttata addosso”.

“Ci rifacciamo ai principi del Vangelo, di un’accoglienza vera e profonda – ha spiegato il sacerdote – e agli articoli della Costituzione italiana: l’articolo 2 e l’articolo 10 che io vorrei che il ministro e il Governo potessero rileggersi tutti i giorni, come un monaco fa con i salmi”.

La critica è anche verso il governo precedente, per l’accordo con la Libia, a causa del quale “non sappiamo quante persone lì stiano morendo e vengano torturate”, ha detto ancora don Santoro, “e ora quelle che riescono a liberarsi da questa assurda prigionia, vengono fermate in mezzo al mare”.

“Sono d’accordo – ha concluso – che la questione riguardi tutta l’Europa, ma c’è qualcosa che viene prima: il dovere di accogliere queste persone. Poi possiamo ragionare con l’Europa su come governare questo processo irreversibile, ma prima di tutto bisogna smettere con queste prove di forza che hanno il sapore degli anni ’30 del secolo scorso”.

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