Terza edizione del ciclo ‘Sulla scia dei giorni’ sul tema della Dignità

E’ la Dignità il tema della terza edizione del ciclo di incontri ‘Sulla scia dei giorni’. Il via sabato 27/10 alle 10.30 al Teatro della Pergola con Neri Marcorè

E’ la Dignità il tema della terza edizione del ciclo di incontri ‘Sulla scia dei giorni’ ideato e promosso da Fondazione CR Firenze col Patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione col Teatro della Toscana. Il calendario prevede 12 appuntamenti, fino ad aprile 2019, con personalità che operano in molteplici campi e di diverse competenze. Il primo incontro è sabato 27 ottobre alle ore 10.30 al Teatro della Pergola con l’attore Neri Marcorè (ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti – www.fondazionecrfirenze.it). Il tema del suo intervento è ‘Dignità e spettacolo’ e Marcorè è introdotto dal regista Pier Paolo Pacini.

Gli altri relatori sono: Eliana Leotta (10 novembre), Gabriele Lavia (24/11), Gherardo Colombo (1/12) Michela Murgia (19/1/2019), don Gino Rigoldi (26/1), Alessia Zecchini (9/9), Simona Atzori (23/2), Massimo Mercati (9/3), Serra Yilmaz (23/3), Marco Vichi e Carlo Lucarelli (13/4), Paolo Grossi (27/4). Tutti gli incontri si svolgono alle 10.30 al Teatro della Pergola salvo diversa indicazione.

“Ancora una volta è stato scelto un tema assai impegnativo – dichiara il Presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari – che bene si aggiunge a quelli delle precedenti edizioni quali il Limite e la Responsabilità. Siamo spronati nella scelta dal grande favore che il pubblico ha tributato a questi incontri. Un segnale, l’ennesimo, del desiderio che oggi noi tutti abbiamo di confrontarci con argomenti alti. Del resto la dignità è quel rispetto che l’uomo, consapevole di sé e del suo stato, deve a se stesso ed è il primo valore da salvaguardare in quanto chiunque deve essere trattato con rispetto al di là di qualunque condizione sociale, età, etnia, religione, disabilità”.

 

Neri Marcorè, classe 1966, debutta in tv nel 1988 ne “La Corrida”. In seguito compare nei varietà Rai “Stasera mi butto”, condotto da Gigi Sabani, e “Ricomincio da due” con Raffaella Carrà. Negli anni successivi lavora al fianco di Corrado e Sabina Guzzanti nella trasmissione “Pippo Chennedy Show” (1997) e ne “L’Ottavo nano” (2001). Ottiene grandi successi anche al cinema e, nel 2003, arriva la sua prima nomination (miglior attore protagonista) ai David di Donatello per la pellicola “il cuore altrove”. Tra le sue imitazioni più celebri nel programma “Parla con me”, accanto alla Dandini: Luciano Ligabue, Antonio Di Pietro, Zapatero, Clemente Mastella, Jovanotti, Piero Fassino e Alberto Angela. Ha recentemente fatto parte del cast della celebre fiction musicale televisiva “Tutti pazzi per amore”.

 

Angela, contro fake news serve approccio scientifico

Alberto Angela, a Firenze come padrino della manifestazione Tourisma, il salone dei beni culturali e dell’archeologia, intervistato dal direttore dell’evento Piero Pruneti, ha sottolineato l’importanza di cercare un riscontro per riconoscere le fake news, soprattuto quelle che passano dal web.

Il salone, organizzato dalla rivista Archeologia viva (Giunti editore), ha registrato oltre 12 mila visitatori.
Angela nell’intervista ha detto: “Molte idee, tra cui le fake news, per esempio passano dal web, e nei loro confronti bisogna avere sempre un approccio scientifico. E’ chiaro che se senti qualcosa, devi cercare un riscontro. Ci vuole buon senso altrimenti è come tornare nella savana, ovvero in un mondo in cui devi stare attento a chi incontri”.
E’ arrivato al salone ‘scortato’ da quattro legionari romani e ad attenderlo, tra applausi e standing ovation, oltre duemila persone provenienti da tutta Italia. In platea anche una nutrita rappresentanza degli oltre 23000 ‘Angelers’ ovvero il fan club che segue Angela ovunque. Tra i temi trattati le sue origini da paleontologo e le sue missioni in Africa tra termiti e accampamenti improvvisati alla ricerca delle origini dell’uomo: “Sarei potuto diventare forse un archeologo famoso quando in Tanzania e in Congo trovai due pezzi molti importanti, tra cui un cranio di due milioni di anni fa. All’aeroporto però rubarono una borsa, era quella con i reperti che avevo trovato, e la storia finì lì. Poi è iniziata quella come divulgatore tv”.
Exit mobile version