Ordine Architetti Firenze, Ordine Ingegneri Firenze, Collegio Geometri Firenze, Collegio Periti Industriali Firenze, Ordine Agronomi Firenze, Ordine Geologi Toscana, Collegio Periti Agrari Firenze, Ance Firenze, Cna Costruzioni Firenze e Confartigianato Firenze hanno sottoscritto una lettera per denunciare la paralisi del settore
La lettera ĆØ intitolata āAttivitĆ edilizia, rilancio o tracollo di un settoreā. āāI firmatari -si legge nel testo- in rappresentanza delle professioni tecniche e delle imprese del settore edilizia operanti nel territorio della CittaĢ Metropolitana di Firenze, intendono evidenziare lāinsostenibilitĆ della situazione che si eĢ venuta a creare nella pratica attuazione di quei provvedimenti di rilancio ritenuti strategici per la ripresa economica, la messa in sicurezza e la transizione ecologicaā.
āParliamo del sistema di detrazioni fiscali che ha fatto veramente decollare gli interventi -prosegue la lettera- il cui perno eĢ costituito dalla possibilitĆ di cessione del credito fiscale.
La capienza fiscale o meno del singolo soggetto, specialmente per gli interventi di grande interesse pubblico (sicurezza sismica, risparmio energetico, decoro della cittaĢ) era motivo di discriminazione, ed ostacolo insormontabile per lāeffettuazione dei lavoriā.
āLa novitĆ della cessione del credito -si legge ancora- ha rimosso questi ostacoli e permesso un vasto programma di riqualificazione del nostro vetusto patrimonio edilizio.
Dal momento che eĢ stata varata una legge di questa portata diamo per scontato che il Governo abbia fatto una corretta valutazione delle risorse necessarie a fronte dei benefici attesiā.
āCiò che sorprende e disarma -dicono i sottoscrittori della lettera- eĢ lo stillicidio di importanti modifiche mentre il treno eĢ in corsa, novitĆ che gettano nel panico, che rischiano di bloccare e far saltare gli interventi, con effetti disastrosi per i tecnici, le imprese e i cittadini. Proprio il contrario di quanto abbiamo bisogno in questo momento.
Si emanano norme con perversi effetti retroattivi, prive di regole transitorie, che minano la fiducia e lāaffidamento nelle istituzioniā.
āSui media -continua la lettera- sono anche fiorite trasmissioni e comunicazioni fuorvianti, infarcite di luoghi comuni, utili a garantire audience ma distruttive per chi lavora onestamente nel settore. Sappiamo bene che in questo Paese cāeĢ una forte malavita organizzata, che ci sono furboni e furbetti, ma non possiamo certo per questo colpire indiscriminatamente coloro che hanno svolto correttamente il proprio compito, lāattenzione deve spostarsi sullāefficienza dello Stato nei controlli e nella repressione. Mentre scriviamo fioccano comunicazioni degli Istituti di credito sullāimpossibilitaĢ di procedere alle cessioni, le imprese rischiano il fallimento o in alternativa i committenti si devono accollare enormi spese non previste, i professionisti gettano al vento un anno e mezzo di lavoro, i progetti si bloccanoā.
āQuale truffa ci può essere nelle cessioni di credito successive, ad esempio tra istituti di Credito? Stentiamo sinceramente a comprenderlo.Quello che vediamo invece nitidamente eĢ il tentativo di disarticolazione del provvedimento iniziale, bloccato da provvedimenti improvvidi e compresso in scadenze stringentiā
āSe vi eĢ stato un marchiano errore di programmazione e di stima lo si dichiari esplicitamente, senza scaricarlo sulle spalle degli operatori del settore e dei cittadini.Diversamente se davvero si vuole dare impulso alla riqualificazione edilizia, contribuendo alla modernizzazione delle imprese ed alla stabilizzazione degli occupati, occorre rivedere gli ultimi provvedimenti e pensare ad una strategia proiettata nel tempo solida e affidabile, affinando gli strumenti di regolazione e controlloā conclude la lettera.