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Strage Georgofili, Matteo Messina Denaro: ” hanno usato gente che non vale niente”.  Lo scopo della strage era “colpire Stato”

Matteo Messina Denaro

lo si evince dai verbali dell’interrogatorio del boss di Castelvetrano . Matteo Messina Denaro nega il  suo ruolo e dice “la finalità non era uccidere delle persone ma  sono andati con la ruspa cioè hanno ucciso la mosca con le cannonate”

“La finalità non era uccidere delle persone. Solo che il problema è stato secondo me che sono andati con la ruspa cioè hanno ucciso la mosca con le cannonate. Perché si sa che se si mettono bombe, possono cadere degli innocenti” lo dichiara in merito alla strage di via dei Gerogofili Matteo Messina Denaro, nei verbali dei suoi interrogatori che sono stati resi noti oggi.

“Tengo in chiaro che io non so niente di Firenze, io non so niente anche perché non c’è mai stata in una mia condanna nessun riscontro oggettivo. Quello di Firenze, qualora fosse vero, non è che si volevano uccidere persone, anche perché ci sono collaboratori che dicono che la finalità non era uccidere delle persone.

Nell’attentato, compiuto tra il 26 e il 27 maggio del 1993, morirono cinque persone, tra cui anche due sorelline. Sempre continuando a negare di aver avuto un ruolo nelle bombe di Firenze, Messina Denaro, morto il mese scorso, aggiungeva: “la finalità era prendersela con lo Stato, con i beni dello Stato”. “Non è stato secondo me un errore – ha spiegato – è stato menefreghismo che è peggio perché l’errore può essere perdonato. Ma se io capisco e intuisco che là succedeva una strage ecco che una bomba là non sarebbe mai stata messa”. “Il problema – ha concluso – è che hanno usato gente che non vale niente”.

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