Pillo, quanto ci manchi!

Ad un anno dalla scomparsa di Silvano Sarti, il comandante Pillo, simbolo della Resistenza e della lotta di Liberazione del Nazifascismo, vi riproponiamo alcuni passaggi di una delle sue ultime interviste.

“La nuova Resistenza è difendere la Costituzione, a cominciare dal diritto al lavoro”. Parola di Silvano Sarti, nome di battaglia “Pillo“. Resistenza che non è soltanto memoria di quanto accaduto ma uno strumento necessario e quantomai attuale per arginare il pericolo dei nuovi fascismi e per ridare fondamenta concrete ai principi che stanno alla base della nostra democrazia.

L’appello di Sarti è rivolto soprattutto ai giovani, affinché abbiano consapevolezza dei propri diritti e lottino perché questi vengano rispettati. L’invito è quello di non smettere di sperare in un futuro migliore perché, come dice “Pillo”, “Là dove si resiste, si vince sempre”.

 

E PER RICORDARE PILLO, SABATO CI SARA’ UN PRANZO  ALLA CASA DEL POPOLO DI SAN BARTOLO A CINTOIA

 

Todeschini: “Stiamo vivendo l’ultima fase dell’economia tardomedievale”

Intervista con il prof. Giacomo Todeschini, docente di Storia Medievale ed esperto di storia economica: “il debito pubblico nasce nel XIII secolo e ha mantenuto più o meno intatte le stesse dinamiche: si tratta di oligarchie che di fatto si accaparrano di pezzi dello Stato prestando loro dei soldi”

“Il debito pubblico è oligarchie che si nutrano del denaro di una     i più ricchi investono nello Stato e si appropriano di una parte dello Stato. Ancora oggi alla fine è così: per quanto ci siano anche piccoli investitori, sono infatti le grandi istituzioni economico -finanziarie che comprano il Debito pubblico e dunque condizionano gli Stati” dice Todeschini.

“Oggi siamo di fronte alla fase terminale di questo processo che nasce appunto nel XII secolo. Questo meccanismo nei secoli ha creato disuguaglianze sempre più gravi, oggi vediamo che cresce a dismisura nei paesi più deboli e produce una drammatica crescita delle disuguaglianze. I più ricchi tra i ricchi comprano pezzi delle rendite pubbliche dei diversi Stati” prosegue Todeschini.

Ma come uscivano nel Medioevo dalle crisi del Debito? ” A un certo punto le Città Stato si azzeravano da sole il debito:  con una scelta  politica decidevano di non pagarlo più. Ma era fgrutto di rapporti di forza che allora lo permettevano.”

Foibe, Barni:  colmare vuoto conoscenza su “confine Adriatico”

Monica Barni, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Toscana, ha aperto stamattina i lavori della seconda edizione della Summer School ‘Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento’.

“Esiste un drammatico vuoto di conoscenza storica nella nostra società. Riguarda il tema dei confini, del fascismo, delle Resistenze, così come quello dei nazionalismi, di ieri e quelli che si ripropongono con aggressività allarmante oggi, insieme al doloroso tema dell’esodo e dell’esilio. Le violenze vissute da chi viveva e abitava il territorio del ‘confine orientale’, per la sua natura di crocevia identitario, culturale e politico, sono state e sono al centro di laceranti contese simboliche e politiche”. Così Monica Barni, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Toscana, ha aperto stamattina i lavori della seconda edizione della Summer School ‘Per la storia di un confine difficile. L’alto Adriatico nel Novecento’.
Un progetto che, ha detto, “visti gli ottimi risultati raggiunti nel 2017/18 riteniamo possa essere inserito a pieno titolo tra quelli di cui siamo più orgogliosi, un fiore all’occhiello tra le tante iniziative sostenute in questi anni dalla Regione nell’ambito delle politiche della memoria; un momento che rappresenta per tutti un momento importante di riflessione e formazione in vista del viaggio istituzionale del prossimo febbraio che ci vedrà insieme sui luoghi del confine orientale”.
“Affrontare questi temi con voi, insegnanti delle scuole superiori toscane – ha aggiunto Barni -, è motivo di grande soddisfazione per la Regione che così contribuisce a favorire la conoscenza di questi tragici eventi presso i giovani delle scuole e favorisce la conservazione della memoria di quelle tragiche vicende, come chiesto dalla legge che ha istituito il ‘Giorno del Ricordo'”.
L’appuntamento biennale – presso la sede dell’ex ENAOLI, a Rispescia (Grosseto), promosso e organizzato dalla Regione insieme all’Istituto storico della Resistenza – è rivolto agli insegnanti toscani di scuola superiore e promuove, in quattro giorni di approfondimento e aggiornamento, un percorso formativo propedeutico al viaggio organizzato con l’Ufficio scolastico regionale. “La Regione Toscana – ha ricordato Barni – in collaborazione con la rete degli Istituti storici della Resistenza, è stata tra le prime regioni in Italia a lavorare su questi temi coinvolgendo le scuole e facendosi promotrice di progetti di grande rilevanza. La formazione, al di là delle pur importanti giornate commemorative, è sicuramente l’aspetto che più ci sta a cuore. La conoscenza storica del nostro passato, rappresenta per noi lo strumento principale di educazione alla cittadinanza per le giovani generazioni. La vicenda dell’alto Adriatico è un caso di studio importante perché restituire la complessità di queste vicende non è mai facile e significa, prima di tutto, mettere ciascuno di noi di fronte alla complessità della storia. Consideriamo imprescindibile, da questo punto di vista, l’acquisizione d i quel senso critico da parte degli studenti che dovrebbe essere la missione prioritaria della scuola”. “Aggiungo infine una riflessione sul ragionamento storico e storiografico condotto sulle fonti in questi anni che ha raggiunto livelli di approfondimento molto alti grazie soprattutto al lavoro svolto dagli Istituti della Resistenza che da tempo hanno avviato una stagione di ricerca con risultati notevoli sia sul piano scientifico che su quello divulgativo”, ha concluso la vicepresidente, ringraziando per il buon lavoro di squadra l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea, l’Istituto storico della Resistenza in Toscana, l’Ufficio scolastico regionale e, non ultima, l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco per la collaborazione al coinvolgimento delle scuole e degli insegnanti.

Ascolta intervista con Luciana Rocchi organizzatrice summer school sul confine balcanico della Regione Toscana

Bagno di folla per Salvini in Toscana

Tour elettorale del ministro degli interni stamattina a San Giuliano, Capannori, Montecatini, Prato e Scandicci. l Governo durerà altri 4 anni e agli italiani non frega niente di quello che titolano i giornali o i telegiornali che rincorrono polemiche inutili” dice il leader leghista.

“Siamo in democrazia, la gente chiede un Comune più normale, più tranquillo, più sicuro, tasse locali meno pesanti, con più controlli, con precedenza ai cittadini toscani ed italiani per i contributi, per le case, per i servizi locali. Quindi penso che è per questo che ci sono le piazze piene, anche in Toscana, per la Lega”  ha detto Salvini a Prato.”Penso che in dieci mesi abbiamo fatto quello che la sinistra non ha fatto in tanti anni” ha aggiunto il ministro degli Interni.

“Ci stiamo preparando a mandare a casa anche il presidente della Regione Enrico Rossi, anzi l’anno prossimo lo manderemo in un campo rom, dove ci sono i suoi amici e dove sembra che lui si trovi bene” aveva invece affermato a Montecatini Terme a proposito delle elezioni regionali del 2020. “Sto perdendo la voce ma ho il cuore grande dell’affetto di milioni di italiani – ha aggiunto con la voce effettivamente un po’ rauca -. Cerchiamo di cambiare con i fatti e devo dire che sono contento. E’ finita la pacchia delle cooperative rosse. Le polemiche mi interessano zero e più mi insultano, più mi viene voglia di andare diritto e più i porti restano chiusi”.

Sempre a Montecatini ha rilanciato la sua proposta di riaprire le case chiuse. “A Montecatini ci sono almeno 75 prostitute che esercitano e nessuno ha fatto niente, tanto meno la sinistra e la giunta Bellandi”. “Bisogna cambiare le cose, bisogna spazzar via la sinistra”, ha aggiunto” Questa è una città che vive e deve vivere di lavoro e di terme, non di mignotte”.  “Da ministro dell’Interno prometto che manderò più forze di polizia. Ma se drogarsi fa male, far l’amore fa bene, e allora guardiamo come fanno in Austria – ha aggiunto riferendosi al problema della prostituzione – dove ci sono controlli sanitari ma fanno pagare loro le tasse perchè guadagnano bene”. “Ci ragioneremo: far finta che non sarebbe inutile”

.A San Giuliano Terme in mattinata aveva invece lanciato l’idea di rimettere il grembiule come obbligo scolastico.”Abbiamo appena reintrodotto l’educazione civica a scuola e vorrei che tornasse anche il grembiule per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l’ha di terza mano perché non può permettersela. Ma sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il duce, ma un paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina”.

E ancora,  la castrazione chimica: “In tutte le piazze d’Italia stanno firmando a favore della proposta di legge della Lega per la castrazione chimica contro pedofili e stupratori. Chi mette le mani addosso a una donna o a un bambino merita solo la galera, ma va anche curato per evitare che molesti altre donne e altri bambini. Su questo non ci fermeremo fin quando non sarà legge dello Stato”. ha detto Salvini .

Infine sulla tenuta del governo: “Io penso a lavorare e la mia parola vale più dei sondaggi: il Governo durerà altri 4 anni e agli italiani non frega niente di quello che titolano i giornali o i telegiornali che rincorrono polemiche inutili. E’ per questo che vendono sempre meno e i dibattiti televisivi perdono ascolti”  ha detto il vicepremier . “I giornalisti sono liberi di scrivere quello che vogliono ma poi non si devono lamentare se i giornali vendono sempre meno. Io la sera preferisco guardare Peppa Pig con mia figlia”.

Anche proteste per la presenza di Salvini. A prato presidio in p.zza Sant’Agostino. “Con Salvini il cambiamento – odio, fascismo e sfruttamento. No al razzismo’. E’ uno dei due striscioni appesi alle terrazze di due palazzi vicini a piazza della Resistenza a Scandicci  il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini alla sua penultima tappa oggi in Toscana. Nell’altro striscione si legge: ‘Mai con Salvini’. Lenzuoli e striscioni contro la presenza di  Salvini, anche a  Figline Valdarno (Firenze).  L’invito è stato fatto dalla lista Sinistra per l’alternativa composta da Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito comunista italiano. Inoltre la stessa lista ha esposto sulla propria sede elettorale un cartellone con la scritta ‘Salvini vattene. Figline è antifascista e antirazzista’.

Sviluppo sostenibile: FFF e Fiom Firenze a confronto

Martedì 16 Aprile ore 9 in Borgo dei Greci 3 Firenze,nel corso dell’Assemblea Generale della Fiom di Firenze (delegati lavoratori delle aziende metalmeccaniche della nostra provincia) ci sarà un incontro con  gli studenti che hanno dato vita al movimento #fridaysforfuture.
“Ci confronteremo con loro sulla questione ambientale e sulla necessità di avere un nuovo modello di sviluppo che sia sostenibile ambientalmente e socialmente.Questi ragazzi che verranno da noi vogliamo semplicemente ascoltarli, capire attraverso la loro visione come il mondo di chi lavora può dare risposte alle loro richieste. La nostra generazione è stata fin troppo egoista”.

INTERVISTA CON DANIELE CALOSI SEGRETARIO FIOM CGIL FIRENZE

Firenze: + Europa presenta lista a sostegno di Nardella

Questa mattina, con una conferenza stampa al Caffè Letterario Le Murate, il gruppo +Europa Firenze ha annunciato la partecipazione alle amministrative fiorentine con una lista che sosterrà la candidatura a sindaco di Dario Nardella.

All’incontro con la stampa erano presenti Costanza Hermanin (coordinatrice del gruppo fiorentino + Europa e membro della segreteria nazionale). L’abbiamo intervistata

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