Saccardi: Renzi ‘fuori’ da Italia Viva? Non mi risulta…

Intervista con la vicepresidente della Regione Toscana e coordinatrice regionale di Italia Viva, STEFANIA SACCARDI. “Alleanze con M5S? In Toscana hanno fatto scelte diverse, rapporto con Giani è ottimo”.

ASCOLTA L’INTERVISTA

🎧 “La ciclovia tirrenica mette a rischio la riserva naturale della Lecciona”

La denuncia di  cittadini e associazioni ambientaliste: “Non siamo contro la ciclovia, ma il percorso è sbagliato e pericoloso: la soluzione c”è:  il tracciato naturale di via dei Tigli”

“A rischio la Riserva Naturale della Lecciona, complesso ecosistema tra Viareggio e Lucca, oltre che ultima area incontaminata della Versilia. Contro ogni logica, il progetto di ciclovia Tirrenica – dal confine francese a Roma – prevede la realizzazione di un nuovo, inutile percorso per attraversare Viareggio. Inutile perché la ciclovia Tirrenica ha già un suo tracciato naturale, il Viale dei Tigli, facilmente adattabile a quanto richiesto dalla normativa Europea” Questa la denuncia di Comitati, WWF, ITALIA NOSTRA.

L’appello lanciato è teso a ribadire “quanto sia deleteria la realizzazione di un’opera che rischia di compromettere un fragilissimo equilibrio naturale”.

La riserva naturale La Lecciona si trova all’interno del Parco naturale Migliarino San Rossore. “Il suo ecosistema costituisce un indubbio valore ambientale anche perché sono sempre più rare dune come queste, ben conservate e caratterizzate da morfologie naturali, dove i processi dinamici naturali si svolgono liberamente” sottolineano le associazioni ambientaliste. “Qualunque intervento teso ad una sua non meglio intesa “riqualificazione” o anche relativo ad una migliore accessibilità è negativo – quando non estremamente dannoso – perché uno dei fattori di rischio degli equilibri naturali è certamente dato da una frequentazione antropica non controllata.Per questa ragione l’idea di renderle percorso (per circa km 2,5) di un tratto della ciclovia tirrenica ha creato sconcerto e sgomento, nonché la immediata mobilitazione non solo di tutte le associazioni ambientaliste presenti sul territorio ma anche di numerosi cittadini”.

“Decisione ancor più sorprendente dal momento che, a breve distanza dalla Lecciona, corre parallelo il Viale dei Tigli: una strada carrabile (anch’essa per altro all’interno del parco) di oltre km 5 , dotata inoltre di due stradelli laterali (larghi circa 3 metri) da anni classificati come piste ciclabili” che secondo le associaizoni potrebbero essere tranquillamente adattate per la ciclovia.

“All’inequivocabile valore ambientale, va ad aggiungersi quello sentimentale che lega generazioni di viareggini alla Lecciona, cittadini di tutte le età e formazione che hanno sempre avvertito quell’area come un paradiso a portata di mano dove spiare di stagione in stagione, i percettibili mutamenti di profumi, colori e silenzi e, anche se non edotti sulle specifiche norme ambientali, hanno sempre istintivamente protetto l’area frequentandola con amore e discrezione, accogliendo e cercando di educare ad un rapporto armonioso con questo sito prezioso i numerosi ospiti di fuori comune che sempre più numerosi hanno imparato a frequentarla, e che ora saranno a fianco dei viareggini pronti a difenderla da questo immotivato sfregio” conclude il comunicato di Comitati, WWF, ITALIA NOSTRA.

Draghi ‘l’Americano’ e quel messaggio a Di Maio

Cosa c’è dietro la spy story che vede coinvolti i servizi segreti russi e  ufficiali della nostra Marina Militare? Intervista con lo sceneggiatore italostatunitense  CARLO RUSCELLI

Ascolta l’intervista a cura di Domenico Guarino

🎧 Covid: ospedali al collasso? “Esagerato dirlo”

Da noi interpellato, il presidente Dattolo  ‘smentisce’ il comunicato stampa diramato poche ore prima dall’Ordine dei Medici di Firenze. “Comunque gli ospedali sono pieni” afferma. Ma quali sono i numeri reali dei ricoveri,  Covid e non covid? Nessuno sembra saperlo. La nostra intervista a SIMONE BALDACCI, FP CIGL ASL Toscana Centro

“Andiamo verso un collasso” titolava così stamattina il comunicato stampa dell’Ordine dei Medici di Firenze, parlando della situazione degli ospedali. Facendo eco ad una denuncia simile  fatta ieri dalla FP CGIL. Solo che nel pomeriggio, da noi interpellato via WA, il presidente dell’Ordine, dott. Pietro Dattolo, ridimensionava l’allarme. Alla domanda se confermasse o meno che si andava verso un collasso delle strutture a causa del carico di pazienti affetti da Covid,  ha risposto testualmente “no, il titolo è esagerato”. Aggiungendo poi, “però gli ospedali sono pieni”. Già, ma, escludendo a questo punto il collasso, ‘quanto’ sono pieni gli ospedali toscani’ ? E quelli fiorentini n particolare?

Pare che su questo non si riesca, ancora una volta,  ad avere la chiarezza che la situazione richiede.

I numeri ufficiali, quelli diffusi nelle varie conferenze stampa, e nelle interrogazioni consiliari, dalla Giunta Regionale, ci dicono che attualmente, in Toscana, sono occupati 274 letti di terapia intensiva su circa 500 immediatamente disponibili, cui possono aggiungersene altri 150 circa, per un totale di 650. Quindi il margine parrebbe bello ampio. Più risicato, ma comunque discreto, il margine per i letti covid  non intensivi, che sono 2500 circa, di cui  1861 occupati, ad oggi.

Quanti cono quelli occupati nell’ASL Toscana-Centro, ovvero la principale ASL Toscana? E quanti più specificamente nell’area fiorentina? Simone Baldacci, della Funzione Publica CGIL, che pure ha rilasciato un comunicato stampa dai toni drammatici ieri, sul punto non sa rispondere. Riguardo alle terapie intensive dice, testualmente, che ‘Careggi fa storia a sé e non si sa esattamente quali siano i numeri’. Nessuna chiarezza nemmeno sul numero dei posti letto covid non intensivi.

Rimane la giusta preoccupazione e l’allarme, che nessuno intende minimizzare assolutamente. Come pure il dramma delle persone ricoverate, e particolarmente di quelle costrette in terapia intensiva. Ma, ci chiediamo, è possibile che in una Regione come la Toscana, in una provincia come quella di Firenze, non si riesca, ancora oggi, ad avere una  chiarezza definitiva sui numeri dei posti letto disponibili?  Siam al collasso o no? la situazione è grave? E quanto? E perché ancora oggi, nonostante i 12 mesi trascorsi, siamo  in carenza di personale medico ed infermieristico? Ed è vero che non ci sono più infermieri disponibili per l’assunzione?  Dove sta la verità?

🎧 Consiglio di Stato: nessuna evidenza a supporto chiusure, Scuole vanno aperte

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dall’Avvocatura di Stato contro l’ordinanza del Tar Lazio n.1947/21 che disponeva l’illegittimità dei DPCM in base ai quali si era proceduto alla chiusura delle scuole, in quanto carente di motivazioni scientifiche

A darne notizia il Comitato Ri(n)corriamo la Scuola. “Siamo ancora increduli -dicono in un comunicato gli aderenti al comitato- il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dall’Avvocatura di Stato contro l’ordinanza del Tar Lazio n.1947/21 e ha confermato che abbiamo ragione: le scuole, di ogni ordine e grado devono riaprire tutte, indipendentemente dal colore assegnato a ciascuna regione!”

Di fatto, specifica il comitato “il Consiglio di Stato ha ribadito quanto già ampiamente indicato dal TAR Lazio (ordinanza n. 1947/2021) ovvero “(…) la non forte influenza delle attività di istruzione in presenza ai fini della diffusione del contagio, sicché non apparirebbe una razionale motivazione della priorità assegnata alla precauzione sanitaria a fronte della grave compressione del diritto alla istruzione, anch’esso costituzionalmente tutelato” Ed ancora ammonisce il Presidente del Consiglio dei Ministri, prossimo ad emanare un Decreto Legge che disciplinerà anche in materia di scuola sottolineando che: “l’ordinanza appellata riconduce entro il corretto parametro il potere-dovere del Giudice di assicurare che dette scelte siano adottate in modo trasparente e in coerenza con le risultanze dei dati scientifici, modificandole ovvero motivando con argomenti non contraddittori l’impatto della eventuale riapertura della istruzione in presenza sulla ulteriore diffusione del contagio”.

“Non potevamo sperare in un risultato migliore!” sottolinea il comitato in un comunicato. Ringraziando chi ha supportato la battaglia legale “giudici attenti ai principi della nostra Costituzione hanno tracciato la strada all’esecutivo. Ora la parola spetta al Governo: dovrà tener conto di queste importanti pronunce che evidenziano ancora una volta come il diritto all’istruzione sia un diritto costituzionalmente garantito al pari del diritto alla salute e che pertanto non può essere compresso!”

Exit mobile version