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Firenze, via libera all’evento con Francesca Albanese

Francesca Albanese

FRANCESCA ALBANESE, RELATRICE SPECIALE DELLE NAZIONI UNITE SUI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI Foto Imagoeconomica

La commissione Pace di Palazzo Vecchio approva una risoluzione per un’iniziativa pubblica con la relatrice Onu, senza cittadinanza onoraria. Dure critiche da centrodestra e associazione Italia-Israele, bufera sui webinar a Pisa e a Massa.

Dopo settimane di tensioni politiche, la commissione Pace di Palazzo Vecchio ha approvato la risoluzione presentata dal consigliere di Sinistra Progetto Comune Dimitrij Palagi, emendata dalla maggioranza, che prevede l’organizzazione di un’iniziativa pubblica a Palazzo Vecchio con Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati, chiamata a illustrare il report sul genocidio in Palestina. Salta, invece, la concessione della cittadinanza onoraria, stoppata dalla sindaca Sara Funaro. A favore hanno votato Pd, Avs-Ecolò e Spc, contrari Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre Eike Schmidt era assente.«Riconoscere il valore della relatrice Onu e del suo lavoro è uno dei modi per non avere ambiguità nel sostegno alla causa del popolo palestinese. Tutto questo è salvo: il parere favorevole della commissione supera l’atteggiamento divisivo della sindaca», commenta Palagi, che non rinuncia all’obiettivo della cittadinanza onoraria: «Contiamo che l’atto arrivi quanto prima in Consiglio e che le mobilitazioni possano produrre un effetto tale che si possa concedere». Per il capogruppo Pd Luca Milani «l’evento in città per conoscere ed approfondire il report sulla Palestina è determinante», mentre per Giovanni Graziani (Avs-Ecolò) «essere divisivo non dipende dalla persona ma da come si recepisce il messaggio della persona».Durissimo il fronte del centrodestra. «Hanno fatto molto più per la pace Trump e Meloni che Albanese. Non sono d’accordo a fare un dibattito a senso unico sul report. In questa commissione non si è mai sentito chi la pensa diversamente», attacca Alessandro Draghi (FdI). Replica la presidente Pd della commissione, Stefania Collesei: «Non ho nessun interesse a sentire le controparti perché qui viene esaminato il rispetto del diritto internazionale». Critica anche l’associazione Italia-Israele: «Consideriamo grave e pericolosa la decisione. È incomprensibile che il Comune voglia trasformare in passerella istituzionale ciò che la comunità internazionale considera un documento divisivo, metodologicamente fragile e politicamente polarizzante».Intanto il nome di Albanese continua a dividere anche fuori Firenze. A Vicchio, dopo le polemiche sulla bandiera della Palestina in cima all’albero di Natale e il conferimento della cittadinanza onoraria, il sindaco Pd Francesco Tagliaferri non arretra: «La nostra amministrazione non si farà intimidire: né io né altri bruceremo vivi, come qualcuno può aver auspicato, magari da 300 km di distanza e senza neppure sapere dove si trovi Vicchio sulla cartina. Non otterrete quello che volete». A Pisa e Massa, invece, fanno discutere gli incontri sul libro di Albanese “Quando il mondo dorme” al liceo scientifico Dini e alla scuola media Massa 6, con accuse di “indottrinamento senza contraddittorio” da parte dell’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi e del deputato FdI Alessandro Amorese, che annuncia un’interrogazione alla Camera.

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