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Nardella a Monza: “Pensate a cosa di buono abbiamo fatto in questi anni”. “Dateci fiducia anche per governare il Paese”

Nardella

Monza, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è intervenuto a Monza ad un evento, promosso dal Partito Democratico, con il segretario Enrico Letta e con 500 sindaci democratici, venuti da tutta Italia “che hanno raccontato l’Italia che vince, l’Italia che cambia”.

“Abbiamo tanti italiani che ancora non si sono fatti un’idea precisa, quasi quattro italiani su dieci, ed è a loro a cui ci rivolgiamo ha detto il sindaco Nardella, a margine dell’evento – Pensate a cosa di buono abbiamo fatto in questi anni, se siete contenti di come stiamo governando le nostre città – ha aggiunto – allora dateci fiducia anche per governare il Paese”.

La piazza di Pontida e la piazza di Monza ha detto Nardella “simboleggiano due modi diversi di vedere il Paese. In questa piazza c’è il buon governo del centrosinistra, decine e decine di sindaci che hanno la fiducia dei loro elettori e che oggi si spendono in prima persona per difendere i propri territori – ha aggiunto -, ma c’è anche un’idea diversa di mondo. Pontida fa il tifo per Putin noi per un’Europa forte ed esprimiamo solidarietà al popolo ucraino. A Pontida si porta un’idea di fiscalità ingiusta, noi qui invece sosteniamo un sistema fiscale più progressivo e mettiamo il lavoro al centro”.

“A Pontida vorrebbero cambiare il Pnrr, noi sindaci sappiamo che se lo si fa si perdono quei pochi mesi fondamentali che ci farebbero buttare al vento quei 220 miliardi di euro”. “Noi sindaci crediamo che l’Europa sia la casa di una famiglia che deve crescere, a Pontida l’Europa è considerata una prigione – ha concluso – da cui scappare, per questo i prossimi cinque giorni decideranno i prossimi cinque anni”.

“A Monza con Enrico Letta e i sindaci democratici che hanno raccontato l’Italia che vince, l’Italia che cambia – ha poi scritto sul suo account Twitter Nardella, commentando l’evento di Monza – Nei prossimi cinque giorni si deciderà il futuro dei prossimi 5 anni. Quasi un italiano su due non ha ancora deciso chi votare. Sta a noi parlare con loro e convincerli”.

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