Lo studio, guidato dalla professoressa Paola Romagnani, responsabile della Nefrologia e dialisi, ha importanti implicazioni per la madre perché contribuisce a chiarire le basi della preeclampsia, che colpisce circa il 5% delle gravidanze in Europa, ma supera il 10% nei Paesi a basso reddito, dove rappresenta la prima causa di morte materna.
Uno studio dell’ospedale Meyer di Firenze, guidato dalla professoressa Paola Romagnani, responsabile della Nefrologia e dialisi, ha scoperto un nuovo meccanismo sulla genesi della preeclampsia, spiegando il suo legame con l’ipertensione e la malattia renale cronica. La preeclampsia colpisce circa il 5% delle gravidanze in Europa, ma supera il 10% nei Paesi a basso reddito, dove rappresenta la prima causa di morte materna.
Lo studio, dal titolo ‘Estrogen-regulated renal progenitors determine pregnancy adaptation and preeclampsia’, è stato pubblicato sulla rivista Science.
Il lavoro indica che i progenitori renali svolgono un ruolo chiave nell’adattamento del rene alla gravidanza. Attivati dagli estrogeni, generano nuove cellule fondamentali per il filtro renale, contribuendo a rispondere all’aumento del lavoro che il rene affronta durante la gestazione (aumenta fino al 150% della sua dimensione). Quando questo meccanismo si altera, può svilupparsi la preeclampsia, con conseguenze per la madre e il bambino. Particolare la genesi dell’ipotesi: “Dieci anni fa abbiamo provato a coltivare i progenitori renali da campioni di urina – spiega la professoressa Romagnani – In laboratorio eravamo tutte donne: due erano in gravidanza e solo dai loro campioni le colture crescevano regolarmente. Impossibile fosse una coincidenza. Da lì l’idea: in gravidanza il rene aumenta di volume perché questi progenitori si espandono per reggere il carico extra. Forse è anche per questo che le donne in età fertile sono più protette da ipertensione e malattia renale cronica. Quell’intuizione è diventata la nostra ipotesi”.
Lo studio ha importanti implicazioni per la madre perché contribuisce a chiarire le basi della preeclampsia, aprendo la strada allo sviluppo di strategie di prevenzione e trattamenti mirati per proteggere la salute renale e cardiovascolare a lungo termine. Dimostra inoltre che i figli nati da gravidanze complicate da preeclampsia hanno un maggior rischio di sviluppare ipertensione e malattia renale cronica nell’età adulta, a causa di un ridotto numero di nefroni alla nascita. Intervenire precocemente con controlli mirati può proteggere sia i reni che il cuore nel tempo.