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Marah, Mazzeo:  bene proposta sepoltura  a San Giuliano Terme

Mazzeo Marah

Lo dice il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo. Per l’associazione Amici d’Israele però  ‘la 20enne di Gaza non è morta di malnutrizione’. ‘Giani e Falchi fanno campagna elettorale, Marah aveva la leucemia’

“Oggi, con umanità, San Giuliano Terme tende il proprio cuore a Marah, giovane palestinese arrivata da Gaza e stroncata dalla fame, usata come arma di guerra. Che possa riposare qui, nella nostra comunità che non dimentica i valori di accoglienza e di rispetto della vita. Un monito contro tutte le guerre”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, sulla vicenda della palestinese Marah Abu Zuhri, evacuata da Gaza in gravi condizioni di salute e morta all’ospedale di Pisa il giorno dopo. Mazzeo ne parla rispetto alla proposta del sindaco Matteo Cecchelli.

    “Da cittadino di San Giuliano sono orgoglioso della proposta del sindaco Cecchelli. Pisa e la Toscana sono da sempre terra di diritti e di dignità”, afferma Mazzeo ricordando che, sempre nel Pisano, “a Cascina riposa Gregory Summer, condannato a morte negli Stati Uniti, che dopo aver tenuto una corrispondenza con i ragazzi della scuola media di Navacchio espresse come ultimo desiderio quello di essere sepolto in Toscana, la prima terra al mondo ad aver abolito la pena di morte”.

“La vicenda che più sconcerta è che si voglia strumentalizzare la morte di Martah la ragazza palestinese giunta da Gaza in Toscana per le cure mediche e che è deceduta a causa di leucemia (e non di malnutrizione come invece intendono tanto Giani quanto Falchi)”. Così l’associazione fiorentina Amici di Israele, che contesta, in una nota, “radicalmente le posizioni espresse dal presidente della Regione Eugenio Giani e dalle assurde richieste formulate ieri dall’ex sindaco di Sesto Fiorentino e oggi candidato al Consiglio Regionale, Lorenzo Falchi” nei commenti da loro espressi dopo la morte a Pisa della 20enne palestinese Marah Abu Zuhri, evacuata da Gaza e ricoverata all’ospedale di Cisanello in condizioni di grave deperimento clinico.

     “Ormai – commenta Kishore Bombaci – siamo in campagna elettorale ed è evidente come tanto Giani quanto Falchi vogliano strumentalizzare il conflitto arabo israeliano a fini propagandistici. Non stupisce l’ennesima ricostruzione operata da Giani circa il presunto genocidio a danni dei palestinesi stante che essa si pone in linea di continuità con la narrazione ormai imperante che c’è a sinistra”, “che egualmente va combattuta in quanto falsa sotto ogni aspetto”.

      Inoltre, aggiunge, “è del tutto assurdo chiedere la rimozione del console Marco Carrai dalla presidenza della Fondazione Meyer come fa l’ex sindaco di Sesto Fiorentino. Siamo innanzi all’ennesimo tentativo di personalizzazione contro il console Carrai fatto di bugie e attacchi insensati. Ci chiediamo – continua Bombaci – che cosa c’entri Carrai con la triste vicenda di quella ragazza. Sarebbe il caso di smetterla di dare addosso al console onorario di Israele in un atteggiamento che diventa quasi persecutorio e persino pericoloso”. L’Associazione Fiorentina Amici di Israele “invita la politica a non strumentalizzare le tragedie per incrementare consenso personal

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