Era stato arrestato e poi denunciato per maltrattamenti in famiglia nei confronti del fratello disabile costretto in carrozzina, la misura era stata attenuata prima con l’applicazione del braccialetto elettronico e successivamente con il divieto di dimora in provincia di Pisa, che l’uomo ha violato.
Era stato arrestato e poi denunciato per maltrattamenti in famiglia nei confronti del fratello disabile costretto in carrozzina. Ma con il passare dei giorni la misura era stata attenuata prima con l’applicazione del braccialetto elettronico e successivamente con il divieto di dimora in provincia di Pisa. Invece nei giorni scorsi l’uomo è ricomparso a Pisa e per questo la Corte di appello di Firenze, su richiesta della procura pisana, ha disposto nei confronti di un 36enne pregiudicato la custodia cautelare in carcere e l”uomo rintracciato dalla polizia è stato condotto nella casa circondariale Don Bosco di Pisa.
L’arrestato, del quale sono omessi i dati anagrafici per tutelare la parte offesa, a febbraio scorso era già stato bloccato dagli agenti delle Volanti durante una lite con il fratello disabile. Alla vista dei poliziotti il 36enne si era scagliato anche contro di loro costringendoli ad ammanettarlo per renderlo innocuo. Dopo il giudizio di convalida dell’arresto, l’uomo veniva liberato con sottoposizione al divieto di avvicinamento alla persona offesa con braccialetto elettronico e dopo avere lasciato la provincia pisana la misura cautelare è stata ulteriormente attenuata. Il suo ritorno in città, dove nei giorni scorsi sfondato il finestrino di un’auto, ha destato nuovo allarme negli inquirenti che hanno immediatamente chiesto e ottenuto una nuova misura cautelare più restrittiva.