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Letta: UE passi da patto stabilità a patto sostenibilità

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ENRICO LETTA FOTO IMAGOECONOMICA

E’ la proposta che il Pd presenterà “a febbraio” per l’Ue, come spiegato dal segretario Enrico Letta, a margine di un dibattito a Firenze sul destino dell’Unione europea, organizzato da Socialists & Democrats. “Fondamentale spendere bene i fondi del PNRR”

“Passare dal Patto di stabilità al Patto di sostenibilità, nella doppia accezione di una sostenibilità ambientale e di una sostenibilità di giustizia sociale e allo stesso evidentemente una sostenibilità sui conti pubblici di lunga gittata”: è la direzione in cui va la proposta che il Pd presenterà “a febbraio” per la riforma chiave per l’Ue, come spiegato dal segretario Enrico Letta, a margine di un dibattito a Firenze sul destino dell’Unione europea, organizzato da Socialists & Democrats. “Per noi – ha aggiunto – il Patto di stabilità sarà il grande tema del 2022″.

L’Europa ci sta guardando con grande attenzione perché l’Italia è il maggior beneficiario dei finanziamenti europei, e quindi il fatto di usare bene questi finanziamenti europei è fondamentale per tutta l’Europa. Perché se l’Italia usa bene i soldi europei ce ne potranno essere anche in futuro, se l’Italia viceversa usasse male i soldi europei credo che sarebbe un messaggio veramente pessimo” ha sottolineato Letta.

Che poi ha aggiunto:  “basta con l’Europa dei veti, basta con l’Europa dei voti tutti all’unanimità. Sui grandi temi, che si tratti di immigrazione, di sociale, di lavoro o di politica estera, l’Europa deve decidere a maggioranza. altrimenti siamo alla mercé di qualunque veto”.

Letta ha anche parlato della prossima elezione del presidente della Repubblica. “Sono sicuro che il nostro Paese avrà a fine gennaio un presidente o una presidente eletto a larga maggioranza e rapidamente dalle Camere riunite in seduta comune, e non con vecchi modelli come capitò in passato con lunghe settimane di votazione”.  “Bisognerà dare un segnale e fare questa scelta in modo tale che sia anche una scelta rapida e credo che sia una scelta che debba avvenire nel nome dell’Europa”,ha aggiunto spiegando di riterenere “inimmaginabile l’Italia con un presidente della Repubblica anti europeo”

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