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Le Mulina, concessione revocata e nuovo bando per il futuro dell’ippodromo

Un nuovo piano per l'ex ippodromo Le Mulina: studentato, negozi e ristorante in tribuna

Il Comune di Firenze ha revocato la concessione per inadempimento alla società Pegaso. Che dovrà lasciare l’area dell’ex ippodromo de Le Mulina entro 60 giorni. Nel provvedimento si parla di “intollerabile degrado che pregiudica la sicurezza”. Entro una settimana un nuovo annuncio pubblico.

Sono stati buttati via dieci anni. Questo è stato fin ora il tempo perso per recuperare un’area importante, quella dell’ex ippodromo Le Mulina, a Firenze. La notizia di oggi è che Palazzo Vecchio ha deciso di revocare la concessione alla società Pegaso Srl, per gravi inadempienze. La situazione è molto grave da anni. La stessa ordinanza di revoca della concessione del Comune parla di intollerabile degrado, di sicurezza compromessa e di altre cose visibili a chi riesce ad accedere all’area. Questo provvedimento arriva dopo la revoca del 2016, un anno dopo la concessione data per farci un parco per cavalli. Poi è partita la consueta sarabanda all’italiana. Revoca del Tar, il Consiglio di Stato che condanna il Comune a risarcire la Pegaso, la magistratura che mette sotto sequestro nel 2023 una parte importante dell’area, un nuovo progetto da 15 milioni presentato da parte del gestore, che però non si è concretizzato in niente. Al contrario, incendi, sgomberi, una situazione appunto di “intollerabile degrado” che, leggiamo dal provvedimento di revoca, “pregiudica la sicurezza e l’incolumità pubblica”. L’Assessore al patrimonio Dario Danti ha annunciato che “sarà pubblicato un nuovo avviso pubblico per sondare la comunità e verificare la presenza di operatori interessati all’utilizzo dell’intero complesso immobiliare”. Entro una settimana il Comune dovrebbe rendere noto un annuncio pubblico che andrà in questa direzione.

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