La riapertura delle cartolerie, quando i colori (e non solo) fanno la differenza

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I materiali di cancelleria, pennarelli e quaderni sono stati nelle prime settimane del lockdown oggetto di polemica perché considerati ‘non di prima necessità’ e dunque vietati in alcuni supermercati o comunque oggetto di sanzioni se motivo dello spostamento dalla propria abitazione.

Tutto ciò in parallelo alla chiusura delle cartolerie, riaperte  insieme a librerie e negozi di abbigliamento per bambini il 14 aprile scorso.

L’intervista realizzata da Chiara Brilli ad Alessandra titolare della cartoleria La Scartoffia di Firenze

Autore: Chiara Brilli

Giornalista professionista, scrittrice e musicista. Laureata in Scienze politiche e diplomata in flauto traverso al Conservatorio, si è poi innamorata del giornalismo radiofonico che non ha più abbandonato. Consigliera nazionale della FNSI (Federazione nazionale stampa italiana) e membro del direttivo dell'Associazione Stampa Toscana. Mamma dal 2008, ha scritto con altre due colleghe la raccolta di racconti per bambini “La tramvia che scappò via” (Accademia dell'Iris, 2010). Interprete di reading e pièce teatrali (Il mio nome è mai più, 2008; Ordine Nuovo, 2009; Ribelli 2012). Coautrice del libro "Ribelli! Gli ultimi partigiani raccontano la Resistenza di ieri e di oggi" (Infinito Edizioni, 2011) e "Sono ancora viva. Voci di donne che hanno detto basta alla violenza" (Le Lettere 2014). Tutor giornalistica del progetto "Mai in silenzio. Musica contro la violenza di genere".

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