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GKN: sarà Consorzio Abaco a curare reindustrializzazione sito

Gkn

“Nella grande fabbrica potrebbero convivere più esperienze imprenditoriali, seguite e gestire da questo soggetto, il consorzio di cooperative che rileverebbe la proprietà di Borgomeo”, ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, al termine del tavolo regionale sulla ex GKN

“Una reindustrializzazione dal basso, un puzzle che si compone di diverse tessere, dove ciascuna di queste tessere piano piano racconterà quello che può fare per portare occupazione e produzione in un sito che da due anni è stato abbandonato a se stesso” lo ha affermato  Valerio Fabiani, consigliere del presidente della giunta regionale Eugenio Giani per le crisi aziendali, riferendo che sarà ‘ il consorzio Abaco di Genova (consorzio di cooperative attivo nel campo dei servizi alle imprese), il primo soggetto individuato dalla Regione Toscana nella sua attività di scouting per la reindustrializzazione dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze).

Il rappresentante del consorzio Alessandro Testa ha partecipato oggi all’incontro in Regione con i sindacati e la Rsu della fabbrica, ora proprietà di Qf Spa in liquidazione.

“Questo lavoro passa tanto per l’iniziativa che i lavoratori es GKN hanno meritoriamente messo in campo in queste settimane, quanto per quello che altre realtà possono portare in dote in termini di interessi di produzione. Sono in corso molte altre diverse interlocuzioni anche in questi giorni”.  Ha aggiunto Fabiani.

“Nella grande fabbrica potrebbero convivere più esperienze imprenditoriali, seguite e gestire da questo soggetto, il consorzio di cooperative che rileverebbe la proprietà di Borgomeo”, ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, secondo cui Abaco è “un consorzio credibile”, e “non ci sono più le condizioni” perché Francesco Borgomeo, patron di Qf, “possa essere protagonista, come appariva nella prima fase, di un processo di trasformazione produttiva”, per cui Abaco potrebbe “rilevare la proprietà” della fabbrica. “

Per Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale, Elena Aiazzi della Cgil Firenze e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze, Prato e Pistoia”la Regione ha portato avanti un lavoro importante che sta dando i primi risultati ma non abbiamo, ad oggi, elementi sufficienti per valutare tale progetto. Scongiurando l’ipotesi di procedure concorsuali, al netto dell’amministrazione straordinaria, dobbiamo tenere presente che abbiamo un tempo limitato a disposizione, quello della cassa integrazione che scade a fine anno. Andranno per questo tenuti insieme il processo di acquisizione dell’area di proprietà di QF con la discussione sui soggetti privati che si presenteranno per abitarla e dare lavoro ai circa 200 lavoratori ancora in QF con l’obiettivo di tornare a occupare anche più dei 422 addetti iniziali”.

“Siamo andati avanti sulle nostre prospettive di reindustrializzazione: quella vista oggi è coniugabile con quello che stiamo portando avanti, quindi abbiamo tanto lavoro da fare, e bisogna metterlo a terra il più presto possibile” questo invece il commento di Massimo Barbetti della rsu della ex-Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), che ha preso parte all’incontro in Regione T “Può essere una strada percorribile”, ha affermato Barbetti, spiegando che “faremo tutte le verifiche del caso. Luglio comunque rimane un mese di mobilitazione, dove per noi è importantissimo andare a definire tutti i punti che compongono la vicenda della reindustrializzazione dal basso”. Che il gruppo di operai della ex Gkn possa scendere dalla Torre di San Niccolò a Firenze, dove sono saliti venerdì 30 giugno per protesta, “dipende anche dalla resistenza dei nostri colleghi e compagni, che stanno resistendo molto bene”, ha concluso il membro della rsu.

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