Quattro ore di colloquio tra il Presidente della Regione Toscana uscente Eugenio Giani e la Segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein. Per trovare un accordo sulla ricandidatura, ma alle condizioni della segretaria che vuole la Toscana come principale laboratorio del campo largo.
In quattro ore si dicono tante cose. Prima un chiarimento sulla fuga in avanti di Giani che la scorsa settimana ha rotto gli indugi e si è ricandidato da solo, con un messaggio di posta certificata. La segretaria Schlein non ha gradito. Scuse. Pace fatta. A questo punto però ogni discussione su Giani sì/Giani no è diventata del tutto superflua. La questione è stata: Giani come? Il Presidente uscente della Toscana sarà dunque il candidato del centro sinistra alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. A patto che. A patto che prima di tutto tenga presente che il partito è governato da Elly Schlein e non da Bonaccini, che pure Giani aveva sostenuto. Che si tenga dunque conto – dalla costruzioni delle liste in poi – di questo equilibrio, di questo rapporto di forza e di questo baricentro. Gli schleiniani vogliono pesare per quello che oggi contano. Dentro e fuori il partito. Seconda questione. La Toscana deve essere la regina del laboratorio politico del campo largo, se possibile larghissimo, per presentarsi con una dinamica politica collaudata a livello regionale alle elezioni politiche del 2027, quando ci sarà da battere la Meloni. Anche in questo caso dunque, che si tenga dunque conto – dalla costruzioni delle liste in poi – di questa impostazione, di questo progetto, di questa volontà politica. Il Pd fa quindi cadere il veto sulla lista civica di Giani a trazione riformista, mentre quest’ultimo lavorerà ad una squadra di assessori che vada nella direzione indicata. Fin qui tutto bene, e così vincono tutti. A perdere sono solo gli elettori che a 89 giorni dal voto (con in mezzo il mese di agosto), né a destra né a sinistra, hanno un candidato ufficiale e un programma per decidere, come pure dovrebbe accadere in democrazia.