Cile, ancora violenze: “lottiamo per una Costituzione democratica”

ancora scontri e violenze in Cile

Intervista con Fabrizio Silvetsri della comunità cilena a Firenze. “L’indagine di Amesty International conferma violenze e torture dell’esercito e della polizia durante le manifestazioni dei giorni scorsi”

A dieci giorni dall’inizio della fase più violenta delle proteste, le strade del centro della capitale cilena sono di nuovo in fiamme. Ieri vari incendi: uno ha colpito un hotel internazionale (della catena Mercure), un altro  un centro commerciale, entrambi sull’Alameda, l’arteria principale della città. Disordini sono segnalati non solo a Santiago: in decine di altri punti strategici del paese sono state segnalate  barricate, saccheggi e scontri a viso coperto con i carabineros.
Non è bastato dunque che il presidente, dopo la manifestazione oceanica di venerdì scorso cui hanno preso parte oltre  due milioni di persone, abbia tolto   coprifuoco, cessato  lo stato di emergenza, annunciato un importante rimpasto del governo ed anche l’inaugurazione di una “agenda sociale” per andare incontro alle richieste della popolazione.
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