Ocean Viking arriva a Livorno con 55 migranti a bordo

Ocean Viking – E’  entrata nel porto di Livorno, alle 9:05 di stamani, la nave soccorso Ocean Viking con a bordo 55 migranti, come riferito dalla prefettura: sono tutti uomini, tra cui due minori non accompagnati.

A bordo non si segnalano particolari criticità e breve inizieranno le operazioni di attracco alla banchina 62. I primi a salire a bordo saranno i sanitari dell’Usmaf, poi i migranti verranno indirizzati al primo piano della stazione marittima dove sono allestiti i locali di accoglienza, gli ambulatori medici per le visite, e gli uffici di polizia per la successiva identificazione.

Tutti i migranti rimarranno in Toscana, come spiega oggi il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio, e saranno ridistribuiti in tutte le prefetture della regione.

I primi di febbraio l’ultimo sbarco al porto di Livorno con a bordo 71 migranti che sono stati recuperati in mare aperto al largo delle coste libiche lo scorso 29 gennaio.

Provenivano in gran parte da Eritrea, Etiopia e Sudan rimarranno in Toscana. In 6, compreso un minore, sono stati destinati a centri di accoglienza di Livorno e provincia mentre gli altri sono stati ripartiti nel resto delle province della regione.

Tensione in centro migranti a Vicofaro, 2 in pronto soccorso

Nuovi episodi di violenza nel centro di accoglienza per immigrati di Vicofaro a Pistoia, gestito dal prete amico dei migranti don Massimo Biancalani, che nei locali parrocchiali ospita da anni oltre un centinaio di persone in media. Al momento gli ospiti sarebbero circa 120.

Nei giorni prima di Pasqua in almeno due occasioni si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per intemperanze e scontri; due ospiti sono finiti al pronto soccorso con ferite, giudicate lievi. “Qualcuno ha parlato di tre episodi – ricostruisce don Massimo Biancalani dopo varie notizie circolate fra i parrocchiani -, in realtà sono stati due diversi diverbi, per futili motivi, che hanno coinvolto in un caso tre persone e nell’altro due. Sono tutti ospiti della struttura, che sono state subito fermate. Nel primo caso un ragazzo è rimasto lievemente ferito ad un polso, forse con qualcosa di appuntito ma l’oggetto contundente non è stato trovato, e durante la colluttazione gli è uscito un po’ di sangue dal naso. Nel secondo caso che c’è stato, sempre per futili motivi, due ragazzi che erano in un letto a castello, uno sotto e l’altro sopra, si sono presi e questo ha creato un po’ di scompiglio, nulla di più”. Per don Biancalani la presenza di così tante persone è uno dei motivi scatenanti degli scontri a cui si aggiunge “l’assenza delle istituzioni”. “Avremmo bisogno di trovare una soluzione a questa presenza così grande di migranti sul territorio – afferma il sacerdote – Sono anni che lo diciamo, c’è bisogno di più strutture come questa, ma occorrono risorse, perché nel nostro caso non riceviamo alcun contributo pubblico, quindi non abbiamo operatori ed è chiaro che siamo a rischio. Abbiamo situazioni di ragazzi problematici e la tensione e lo stress a volte causano questi episodi, che tra l’altro sono sempre successi”. “Le istituzioni dovrebbero farsi carico di queste situazioni – riprende il prete -, noi non abbiamo niente, se non l’aiuto di qualche privato e di qualche associazione. La politica intervenga, perché qui abbiamo 120-130 persone e dobbiamo prendercene cura da soli”.

🎧Migranti sbarcati a Carrara: tra loro 43 minori e 30 donne

E’ arrivata al porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) la nave Geo Barents della ong Medici senza frontiere con a bordo 249 migranti. L’imbarcazione li ha soccorsi in tre diverse operazioni di salvataggio in mare davanti alle coste della Libia.

Per il porto di Marina di Carrara si tratta complessivamente dell’11mo sbarco da quando sono in atto queste operazioni, il secondo del 2024 che si aggiunge ai nove del 2023. L’accoglienza e le procedure successive allo sbarco sono coordinate dalla Prefettura di Massa Carrara. Ad attendere lo sbarco lungo la banchina del porto i volontari, il supporto sanitario e le forze dell’ordine, oltre al personale dell’Autorità portuale e della Capitaneria di porto.

Tra le 249 persone risultano tre minori al di sotto dei 14 anni, 40 minori con più di 14 anni e 30 donne. Molti i nuclei familiari. Tra i migranti anche una minore incinta e una minore con un bambino. La maggior parte delle persone proviene dall’Africa subsahariana. Stando ai dati forniti dal prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea, tra i 249 migranti non ci sarebbero particolari casi critici di salute. A rimanere in Toscana saranno 55 persone, a Massa Carrara tre minori, tra cui la ragazza incinta. Tutti gli altri migranti andranno nei centri di accoglienza fuori Toscana.

AUDIO: Sulle politiche degli sbarchi e sulla carenza di risorse ai territori per l’integrazione, abbiamo chiesto un commento al Prof. Stefano Becucci che questa mattina ha coordina la tavola rotonda Migranti e sfruttamento economico in Italia al Polo di Scienze sociali di Novoli

A Carrara in arrivo 250 migranti con la Geo Barents

CARRARA – La Geo Barents torna a Carrara (Massa Carrara): la nave di Medici senza frontiere attraccherà al porto di Marina mercoledì mattina con a bordo 249 migranti soccorsi al largo della Libia.

Lo sbarco è previsto alla banchina Taliercio per le 6, da lì i migranti saranno accompagnati al padiglione B del vicino complesso fieristico di Imm-Carrarafiere per il primo soccorso e le operazioni di riconoscimento. Dopo essere stati visitati e rifocillati tutti i migranti partiranno poi per le strutture di accoglienza sparse in tutta Italia. Per il porto di Marina di Carrara sarà l’undicesimo sbarco, il secondo del 2024, e il più importante in termini numerici.

Per la Geo Barents si tratterà invece del terzo attracco nello scalo apuano dopo i due della scorsa estate: il 7 luglio con 196 migranti e il 19 luglio con 214. Da quando è stato individuato come porto sicuro quello di Carrara ha già ospitato lo sbarco di 1.165 migranti a cui adesso se ne aggiungeranno altri 249 che porteranno il conto complessivo a oltre 1.400 a partire dal 30 gennaio 2023 quando arrivò la Ocean Viking di Sos Méditerranée con 95 persone a bordo. Fu quindi la volta, il 19 aprile e il 5 giugno, della Life Support di Emergency rispettivamente con 55 e 29 migranti a bordo mentre, come detto, il 7 e il 19 luglio, la Geo Barents di Medici senza frontiere arrivò con 196 e 214 persone. Per due volte consecutive è stata poi la volta della Open Arms, il 22 agosto con 196 migranti a bordo e il 4 ottobre con 176, il 22 novembre, è tornata invece la Life Support con sole 21 persone, mentre il 28 dicembre è stata la volta della Sea Watch 5 che ne ha sbarcate 119. L’ultimo sbarco è avvenuto infine il 3 febbraio 2024 con la nave Humanity one che attraccò a Marina di Carrara con 64 migranti a bordo.

“In porto, in Comune e a Imm-CarraraFiere in tanti sono già al lavoro per organizzare al meglio tutte le operazioni – dice la sindaca di Carrara Serena Arrighi -. Ci tengo ancora una volta a ringraziare anzitutto la Prefettura, che coordina tutta questa complessa macchina, e poi tutte quelle donne e quegli uomini che nei prossimi giorni faranno del loro meglio per fornire a queste persone che sbarcheranno a Carrara la migliore accoglienza possibile”.

Ocean Viking arrivata a Livorno, tra loro 9 minori non accompagnati e una donna incinta

Ocean Viking con 71 a bordo arrivata a Livorno. Tra loro minori e una donna incinta: tutti rimarranno in Toscana.

Ha fatto ingresso nel porto di Livorno intorno alle 6 la Ocean Viking, la nave ong con a bordo 71 migranti che sono stati recuperati in mare aperto al largo delle coste libiche lo scorso 29 gennaio.

Alle 6:30 ha regolarmente attraccato alla Calata Carrara mentre a banchina ad attendere la nave il solito dispositivo di protezione civile, medici di Croce rossa e 118 e forze di polizia. I primi a salire a bordo i medici della sanità marittima. Poi i migranti saranno visitati e avviati al percorso di identificazione disposto al primo piano della stazione marittima. A bordo ci sono 9 minori non accompagnati, 5 donne di cui una incinta con il marito e il resto tutti uomini.

I 71 migranti, che provengono in gran parte da Eritrea, Etiopia e Sudan rimarranno in Toscana. In 6, compreso un minore, saranno destinati a centri di accoglienza di Livorno e provincia mentre gli altri, come spiega il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio, verranno ripartiti nel resto delle province della regione.

Marina di Carrara: 119 migranti sbarcati da Nave Sea Watch

Per lo scalo apuano è il nono sbarco avvenuto nel 2023, per un totale, compreso quest’ultimo arrivo, di oltre 1.000 immigrati.  d attendere lo sbarco lungo la banchina del porto, volontari, il supporto sanitario e le forze dell’ordine, oltre al personale dell’Autorità Portuale e della Capitaneria di Porto di Carrara

I  119 migranti sono stati soccorsi dalla ong tedesca al largo delle coste libiche il giorno della vigilia di Natale. Tra loro ci sono 26 minori non accompagnati.  Le operazioni di accoglienza e l’organizzazione delle varie procedure successive allo sbarco sono coordinate dalla prefettura di Massa Carrara.

I migranti riceveranno i primi controlli a bordo, per poi essere fatti scendere a piccoli gruppi e accompagnati con i pullman nel vicino complesso fieristico di Imm-CarraraFiere, per le successive procedure di identificazione e controlli medici. Poi i migranti partiranno per le strutture di accoglienza selezionate.

I migranti saranno ripartiti tra Toscana e Lazio. a riferirlo  il viceprefetto di Massa Carrara, Andrea Leo. “60 migranti saranno accompagnati nel Lazio, gli altri 59 resteranno in Toscana distribuiti tra le varie aree. Il numero complessivo è di 119 migranti compresa una donna incinta al settimo mese” il cui bambino verosimilmente nascerà in Italia. La maggior parte degli immigrati proviene dal centro Africa, ma ci sono anche persone di Egitto, Siria e Bangladesh.

A bordo si evidenziano alcuni casi di scabbia ma i controlli medici sono in corso e saranno aggiornati. “I minori resteranno a Carrara – ha aggiunto la sindaca di Carrara, Serena Arrighi – e fra loro tre sono sotto i 14 anni di età. Non è giusto aver sottoposto queste persone a un viaggio di oltre mille chilometri”.

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