Mazzeo (PD): serie di intimidazioni ai miei danni

Con un lungo post sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale dem ed ex vicesegretario toscano del Pd, Antonio Mazzeo, ha denunciato “pubblicamente e alle autorità competenti” di essere stato vittima di una serie di “avvertimenti”

“Avrei evitato volentieri – afferma Mazzeo – di scrivere questo post. Ci ho riflettuto tanto ma quando è troppo è troppo e adesso è l’ora di dire basta e denunciare tutto pubblicamente
e alle autorità competenti. Prima il mio profilo facebook hackerato e le pesanti offese ricevute sui social network, poi qualche mese fa il ragazzo che mi ha fermato per strada
dicendomi di smettere di ridere perché sapeva chi ero e dove abitavo. E ancora il furto in macchina (forse per mia disattenzione) di qualche giorno fa e infine, ieri pomeriggio,
la mia auto vandalizzata in piazza della stazione”.
Secondo il consigliere dem “si può sempre credere alle coincidenze, e a singoli atti non correlati di microcriminalità, ma il clima di odio verso gli avversari politici e in
particolare del Pd alimentato in maniera scientifica a livello locale e a livello nazionale lascia molto da pensare: non sarebbe la prima volta che cattivi discepoli di cattivi maestri
mandano messaggi per provare a zittire chi la pensa in maniera diversa”.
“Io non mi faccio intimidire – conclude Mazzeo – e continuerò
in tutte le sedi possibili a portare avanti le mie battaglie a partire da quella per salvare i 18 milioni di euro che erano stati stanziati per la sicurezza di Pisa, per cambiare
radicalmente la zona stazione e debellare degrado e microcriminalità, o quella per rendere obbligatorie le vaccinazioni per potersi iscrivere a scuola. Chi pensa di fermarmi con gli atti intimidatori sbaglia di grosso: è solo uno stimolo a proseguire con ancora più forza il mio lavoro per Pisa e la Toscana contro chi pensa invece di continuare a fomentare
rabbia, odio e paure”.

Firenze: le ‘chiavi della città’ a Franca Valeri e Lina Wertmuller

Le Chiavi della città di Firenze sono un’ onorificenza che consiste in una copia delle chiavi delle antiche porte della città. Entrambe vengono premiate al festival ‘l’Eredità delle donne’ in corso fino a domenica .

A Franca Valeri le Chiavi sono state consegnate questa mattina dal sindaco Dario Nardella in un evento  al Teatro della Compagnia. L’attrice è stata intervistata da Serena Dandini, poi è stato proiettato il film ‘Il segno di Venere’, interpretato insieme a Sofia Loren.
Franca Valeri, si legge nelle motivazioni, è “artista dalla raffinata intelligenza, capace di tessere un racconto garbatamente affilato del Belpaese. Con la sua comicità tagliente ha conquistato uno spazio di culto attraverso più generazioni per le quali ha rappresentato un punto di riferimento nel teatro, nel cinema, nella televisione e nell’opera lirica. Nessun’altra donna di spettacolo, prima di lei, ha saputo dare voce con tanta profondità e acume a una
femminilità capace di sorridere anche di se stessa. Fonte di ispirazione per tante attrici non solo comiche”.
Per il sindaco Dario Nardella, che le ha consegnato le chiavi, “stare al fianco di Franca Valeri è stata un’emozione perché con la sua lucidità di pensiero ci ha trasmesso un sentimento profondo, un amore verso la sua vita, il suo lavoro e anche verso la nostra città. Ci ha lasciato dei pensieri e delle frasi importanti sul suo rapporto con la vecchiaia, ma anche
sull’uso delle parole: in un mondo dove c’è uno sbrodolamento continuo di parole, basta usarne poche per farsi ascoltare. La presenza di Serena Dandini ha reso l’intervista speciale, una sorta di testamento culturale e umano che Franca Valeri lascia
alla città di Firenze che ha sempre amato tanto”.

A Lina Wertmüller, invece, le Chiavi della città saranno consegnate stasera alle 20.30 dal vice-sindaco Cristina Giachi nell’ambito dell’iniziativa dal titolo ‘Omaggio a Lina
Wertmüller’, dove la giornalista Elena Stancanelli la intervisterà. L’introduzione sarà a cura di di Maresa D’Arcangelo e Paola Paoli, direttrici del Festival internazionale Cinema e donne. A seguire ci sarà la proiezione  del film ‘Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti’,
diretto proprio dalla Wertmüller definita nelle motivazioni del conferimento “artista geniale, ironica, sempre originale, per tutto quello che ha dato al mondo del cinema e della cultura, in 90 anni di graffiante talento, in una carriera lunghissima (come i suoi celebri titoli-racconto), cominciata al fianco di Federico Fellini e vissuta sin qui con l’energia di una giovane e brillante donna di cinema e teatro al servizio della libertà e
dell’immaginazione”.

Amministrative Firenze: CDX pensa a Ubaldo Bocci?

Uomo forte di Azimut, una società indipendente che si occupa di consulenza patrimoniale, cattolico, stimato da sempre impegnato in Unitalsi. Sarebbe un profilo  in grado di convincere tutto il centro destra

Piace alla Lega, partito per cui potrebbe candidarsi, è  apprezzato  da Forza Italia, per la sua  conoscenza del mercato economico e finanziario, ma anche da  Fratelli d’Italia, mercè il suo impegnoi verso i più deboli, con Unitalsi.

Come rivela un articolo di Christian Campigli sul Sito di Firenze, Ubaldo Bocci sarebbe il nome cui il centrodestra sta pensando di affidarsi per dare la scalata a Palazzo Vecchio, la cui riuscita, come dimostrano anche gli ultimi sondaggi (a livello regionale) non sarebbe più così impossible.

Bocci sarebbe infatti “una figura di spicco, che non solo tranquillizzerebbe i piani alti dell’economia fiorentina, ma che sarebbe anche in grado di portare nella nostra città nuovi ed importanti investimenti (…)  Bocci è anche un cattolico serio e rigoroso, che ha fatto del suo impegno con l’Unitalsi una ragione di vita. Una mano tesa verso i più deboli, verso gli ultimi, che lo rende apprezzato e stimato anche nelle stanze del Vaticano. E, anche in questo caso, non reggerebbe l’accusa di razzismo o fascismo a Bocci, proprio in virtù del suo curriculum”

Insomma “un nome che convince anche i più scettici. Che riesce a riunire le varie anime del centro destra. E che può rappresentare l’arma vincente per dare l’assalto al fortino denominato Palazzo Vecchio”.

il nome di Bocci avrebbe tuttavia un limite: la scasa popolarità. E’ per questo che dovrebbe essere etstato nei prossimi mesi. Fino a dicembre quendo la riserva sul nome prescelto dovrebbe cadere in vista delle amministrative dell’anno prossimo.

Livorno: centinaia di Senegalesi per ‘la notte del canto dei detti del profeta’

L’iniziativa religiosa, promossa dal Coordinamento dei senegalesi della toscana (Casto) è cominciata alle 8 di stamani e andrà avanti fino all’alba di domani e il clou è previsto durante la veglia notturna.

Bessou Goudi Khassaidi significa  ‘la notte del canto dei detti del profeta’. La festa è una delle più importanti del Murid, la principale delle tre confraternite islamiche del Senegal che si rifà alla predicazione tra Otto e Novecento di Ahmadou Bamba Mbacke. E’ una ricorrenza  molto sentita dalla comunittà senegalese. Per questo in centinaia  hanno raggiunto  il Modigliani Forum per recitare, cantare e ascoltare componimenti poetici in lingua araba.

“E’ una giornata molto importante per la comunità senegalese – ha detto il console onorario della repubblica del Senegal a Livorno, Andrea Ermini – ma anche un bell’esempio per una
comunità straniera. Questa è una festa religiosa itinerante, giunta alla 14/esima edizione: dobbiamo ritenerci doppiamente fortunati di ospitare questa festa di richiamo nazionale e non solo”.

L’iniziativa religiosa, promossa dal Coordinamento dei senegalesi della toscana (Casto) è cominciata alle 8 di stamani e andrà avanti fino all’alba di domani e il clou è previsto
durante la veglia notturna.

“Quella senegalese in Italia è una delle più numerose comunità straniere – ha aggiunto il console – con oltre 100 mila cittadini regolari. Nella nostra regione e nella nostra città è
fortissima la loro presenza, soprattutto tra Livorno e Pisa”.
L’incontro si tiene ogni anno in una città diversa – l’anno scorso fu a Barcellona – e richiama da tutto il mondo imam, guide spirituali e persone comuni. Un’iniziativa all’insegna
della convivenza pacifica e che ha un valore religioso ma anche culturale e sociale. Livorno non è stata scelta a caso: grazie alla sua storia cosmopolita e la tradizione di accoglienza della città, ma anche per il fatto che ha già ospitato in passato altre iniziative della comunità, come il Gran Magal.

Gli organizzatori pensano che alla fine saranno presenti oltre 2000 persone

Pistoia: minaccia di morte la ex per gelosia, arrestato

 Un operaio  di 45 anni, con varie vicende penali a suo carico, residente a Quarrata (Pistoia), è stato arrestato per maltrattamenti ripetuti e protratti nel tempo nei confronti della ex convivente.

L’uomo è accusato di una serie di episodi violenti nei confronti della vittima,  che, al termine di un burrascoso rapporto interrotto con l’arrestato, avviato nel 2014 e protrattosi fino all’agosto scorso, ha trovato il coraggio di denunciare la situazione ai carabinieri.
Per anni l’uomo, di origini romene come la vittima,  avrebbe maltrattato la compagna con ingiurie, minacce e percosse a causa del suo carattere violento caratterizzato da morbosa gelosia nei confronti della donna.

In un caso la donna era stata minacciata di morte dall’uomo con un coltello mentre nell’agosto di quest’anno sarebbe avvenuta l’aggressione più grave, che ha indotto poi la vittima alla denuncia. La donna, che non si sarebbe mai fatta refertare, presentava varie ecchimosi sulle braccia e sul corpo rilevate dagli stessi militari, dovute ai pugni con i quali l’uomo l’aveva più volte colpita. Il carattere violento e spregiudicato dell’uomo lo ha indotto perfino a recarsi in caserma lo stesso giorno nel quale la donna aveva sporto denuncia, dichiarando ai militari che l’avrebbe uccisa se si fosse accompagnata con un altro uomo. Pertanto la procura e il tribunale hanno concordato sul fatto che per tutelare efficacemente la vittima la carcerazione del 45enne sarebbe stata l’unica misura applicabile nella circostanza.

I militari della stazione di Quarrata hanno eseguito l’ordinanza trasferendo l’uomo al carcere di Pistoia dove sarà interrogato.

In migliaia a Santa Croce, grande successo della seconda edizione di “Genius Loci”

Il concerto di Terry Riley all’alba ha salutato il pubblico. Genius Loci proseguirà fino al 14 ottobre: alcune visite speciali consentiranno di scoprire i segreti di Santa Croce.

Sono stati in molti (in accordo con la assoluta originalità degli spazi utilizzati) ad accorrere nello splendido e significativo complesso monumentale di Santa Croce a Firenze per “Genius Loci”, due notti e un’alba di concerti, incontri, di performance artistiche ispirate dallo “spirito del luogo”.

A chiudere l’iniziativa, organizzata dallassociazione Controradio Club, Controradio e Opera di Santa Croce, in collaborazione con La Nottola Di Minerva e con il contributo della Città Metropolitana del Comune di Firenze per Estate Fiorentina 2018, sono state le note del compositore e musicista Terry Riley, tra i padri del minimalismo, che si è esibito in un excursus dei suoi capolavori. Riley ha avvolto il pubblico con un tappeto sonoro creato dal suo pianoforte, introducendo il pubblico nel suo universo sonoro morbido, arricchito da un mantra vocale su cui la chitarra del figlio Gyan si è inserito con improvvisazioni jazz e giochi di chiaroscuro armonici. Un concerto iniziato con il chiarore appena abbozzato dell’aurora ed entrato nel vivo quando l’alba con la sua luce in crescendo ha rischiarato le strutture del Chiostro del Brunelleschi.

In tanti, e di tutte le età, hanno affollato fin dal tramonto gli spazi architettonici del complesso monumentale di Santa Croce, quali il chiostro del Brunelleschi, il Cenacolo, il Chiostro di Arnolfo, la Cappella Pazzi, assistendo a più di 20 eventi. Tra le performance, quella di Marion D’Amburgo che ha interpretato nel Cenacolo la lettura scenica della corrispondenza tra Galileo Galilei e la figlia, dei quali il complesso di Santa Croce custodisce le spoglie, musicata da Stefano Albarello; il concerto degli Area che ritrovano la voce perduta di Demetrio Stratos con Claudia Tellini, guidati daPatrizio Fariselli, con Walter Paoli alla batteria e Marco Micheli al basso; gli strepitosi e molto applaudi Paolo Giordano e Manuel Agnelli; Cristina Donà con Saverio Lanza e il coro Vocazioni; Erica Mou; Debora Petrina con lo scrittore Tiziano Scarpa; lo statunitense Dan Kinzelman; il cantautore calabrese Peppe Voltarelli; Tiziana Ghiglioni in trio con Gianluigi Trovesi e Umberto Petrin; la suite per vibrafono, percussioni, synth, campane tibetane e oggetti con Pasquale Mirra, il duo formato dalla cantante Maria Mazzotta con Redi Haza, violoncellista che ha suonato con Einaudi e Plant; le coreografie di Lucia Guarino, il manouche dei chitarristi Maurizio Geri e Jacopo Martini e del contrabbassistaNicola Vernuccio; l’approfondimento filosofico con Sergio Givone e il recital per chitarra sarda preparata di Paolo Angeli.

Come il genius loci degli spazi abbia influito sulle performance degli artisti, è risultato evidente ad esempio nei concerti all’interno della Cappella Pazzi, in cui i solo di artisti quali quelli dei sassofonisti Roberto Ottaviano, di Dan Kinzelman, del vibrafonista Pasquale Mirra, del duo della contrabbassista Silvia Bolognesi con il clarinetto basso di Marco Colonna, hanno utilizzato in maniera evidente gli echi naturali del luogo. Era un “genius loci” che si palesava, a conferma di una più ampia teoria. Tutto ciò che accadeva in quel luogo e in quel momento era parte della performance a cui attenti e per certi versi – increduli – spettatori assistevano”, hanno concluso gli organizzatori.

Genius Loci proseguirà fino al 14 ottobre: alcune visite speciali consentiranno di scoprire i segreti di Santa Croce. Domenica 23 settembre (ore 14) si terrà ad esempio un’insolita caccia al tesoro tra le opere darte per bambini e famiglie (informazioni e prenotazioni: booking@santacroceopera.it).

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