Museo Antropologico, il talk con l’artista nativa australiana Maree Clarke

Museo Antropologico – Il 3 aprile alle 17:30 l’artista, in residenza al MAD Murate Art District, dialogherà con le curatrici Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell

A tu per tu con gli oggetti che parlano della sua Terra, nella sala dell’Oceania del Museo Antropologico di Firenze. Succede a Firenze il 3 aprile alle 17:30, quando l’artista australiana Maree Clarke, premiata nel 2023 da ACCA Australian Contemporary Centre for Atrs come miglior artista nativa e attualmente in residenza al MAD Murate Art District, dialogherà con le curatrici Valentina Gensini e Renata Summo O’Connell.

Organizzato nell’ambito del Progetto RIVA e del Progetto Fuori Sede, per il centenario dell’Università degli Studi di Firenze, il talk si terrà nella sala dell’Oceania del Museo Antropologico di Firenze.

Il più antico museo antropologico in Europa accoglie un’artista indigena all’interno della sala che custodisce il patrimonio afferente al suo popolo, in un delicato incontro che vedrà la proiezione di un’opera video straordinaria, che intende restituire ai reperti il respiro della Natura.

Maree Clarke è nata nel 1961, Wamba Wamba/Latji Latji/Wadi Wadi Country, Swan Hill, Victoria. Maree Clarke è una figura fondamentale nel recupero e nella promozione delle pratiche artistiche aborigene del sud-est australiano. Il suo continuo desiderio di affermare e riconnettersi con il proprio patrimonio culturale l’ha vista rivitalizzare i tradizionali mantelli di pelle di opossum e i disegni contemporanei delle collane usando canne di fiume, denti di canguro e aculei di echidna. Le sue installazioni multimediali tra cui fotografia, scultura e video esplorano ulteriormente le tradizionali cerimonie e rituali dei suoi antenati, in alcuni casi quasi completamente perduti. Infatti, ha una passione per la rinascita e la condivisione di elementi della cultura aborigena che sono stati persi – o che giacciono dormienti – come conseguenza della colonizzazione. Clarke registra meticolosamente i materiali che raccoglie per ogni opera in modo che le generazioni future possano studiarli e apprezzarli. Insegna anche le pratiche che ha appreso dalla sua famiglia e dai gruppi del mob, cioè del suo gruppo familiare esteso, per cui tuttora è un riferimento fondamentale. Con più di tre decenni di produzione artistica alle spalle, il lavoro di Maree consiste in una pratica multidisciplinare che include fotografia, incisione, scultura, gioielleria, video, vetro e altri media. Maree è nota per il suo approccio aperto e collaborativo alla pratica culturale. Lavora costantemente nella collaborazione intergenerazionale per far rivivere la conoscenza culturale ancestrale dormiente e utilizza la tecnologia per portare un nuovo pubblico alle arti aborigene dell’Oceania contemporanea.

Pasqua al Cinema La Compagnia di Firenze!

A Pasqua arrivano 2 doc straordinari, un film cult da recuperare e 3 opere di Yorgos Lanthimos. Orlando – My Political Biography e 20 Days in Mariupol (vincitore qualche settimana fa del PREMIO OSCAR come Miglior Documentario), Radio On un road movie cult con una colonna sonora incredibile da riscoprire 45 anni dopo, e un tris di film per intenditori a firma di Yorgos Lanthimos.

Al Cinema La Compagnia (via Cavour 50r Firenze) dal lungo weekend pasquale si riparte con un sacco di nuovi titoli. Vi aspettano un paio di doc straordinari come Orlando – My Political Biography e 20 Days in Mariupol (vincitore qualche settimana fa del PREMIO OSCAR come Miglior Documentario), Radio On un road movie cult con una colonna sonora incredibile da riscoprire 45 anni dopo, e un tris di film per intenditori a firma di Yorgos Lanthimos. Non mancheranno le rassegne abituali: la retrospettiva dedicata a David Cronenberg (questa settimana eccezionalmente di martedì!) e Cinefilante a La Compagnia, con i corti animati per i piccoli spettatori dai 3 anni di età.

Orlando – My Political Biography – Un doc che disegna il ritratto di un mondo che cambia e della rivoluzione di genere e non binaria in corso. Presentata al 64° Festival dei Popoli, la “biografia corale” diretta dal filosofo Paul B. Preciado torna a La Compagnia. Domenica 31 alle ore 21.00 Info

20 days in Mariupol Il doc che si è aggiudicato l’Oscar come Miglior Documentario 2024 per il suo racconto vivido e straziante dell’assedio di Mariupol. Una finestra su cosa significhi fare giornalismo da una zona di conflitto e sull’impatto che questo ha in tutto il mondo. Domenica 31 ore 15.00 (lunedì 1 aprile ore 17.00) Info

Radio Days Restaurato dopo 45 anni, il film cult di Chris Petit prodotto da Wim Wenders. Un road movie intimista, ricco di riferimenti al clima sociale e politico della Gran Bretagna di fine anni ’70, con la colonna sonora firmata da Kraftwerk, David Bowie, Lene Lovich, Wreckless Eric. Domenica 31 ore 19.00 Info

Da martedì 2 aprile Povere creature! Arriva anche a La Compagnia, in lingua originale, l’ultimo film di Yorgos Lanthimos vincitore di 4 Premi Oscar. Info

 

 

Ultimo giorno della mostra fotografica “Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia” a Palazzo Blu, Pisa

Ultimo giorno per visitare la mostra fotografica “Fine Novecento. Pisa e il mondo che cambia”, con le immagini tratte dall’archivio del fotoreporter Luciano Frassi, che racconta gli ultimi trent’anni del secolo scorso attraverso una selezione di immagini.

L’esposizione, realizzata con la collaborazione scientifica del Dott. Bruno Settis, racconta gli ultimi trent’anni del secolo scorso attraverso una selezione di immagini. Negli ultimi decenni del Novecento la città di Pisa partecipa ad una stagione intensa, ricca di eventi di portata storica e di cambiamenti nel mondo e nel nostro paese che si rispecchiano in molte foto della mostra. Sono presenti alcuni personaggi della politica internazionale e nazionale ed i principali avvenimenti storici, tra cui gli anni di piombo del terrorismo e della malavita. La mostra non è una ricostruzione dettagliata ed esaustiva di trent’anni di storia, ma vuole ricordare o a far conoscere, attraverso la percezione che ne ha avuto Pisa, alcuni degli eventi e dei fenomeni più importanti di quel periodo.
Sono inoltre ricordate personalità di ambito scientifico, della cultura e dello spettacolo, i cambiamenti urbanistici, la cronaca cittadina, il calcio di Romeo Anconetani e l’allarme per il crollo della Torre pendente.

È poi in quel periodo, nel giugno del 1989, che Pisa si arricchisce di una grande opera di arte contemporanea, la più importante fra quelle realizzate in città nel XX secolo, destinata ad assumere una fama internazionale: il murale di Keith Haring intitolato Tuttomondo.
Luciano Frassi ha illustrato mezzo secolo di storia cittadina con migliaia di scatti, dalla cronaca nera a quella sportiva, dal costume agli eventi lieti e dolorosi della città.

La mostra è promossa da Palazzo Blu, realizzata con il sostegno di Fondazione Pisa, e con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Per info palazzoblu.it

La Pasqua a Palazzo Strozzi con gli ‘Angeli caduti’ di Kiefer

Durante le festività pasquali c’è la possibilità di visitare Anselm Kiefer. Angeli caduti, nuova grande mostra ideata e realizzata insieme a uno dei più importanti artisti tra XX e XXI secolo: un percorso fra lavori storici e nuove produzioni, inclusa una nuova grande opera creata in dialogo con il cortile rinascimentale.

A cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione permette di entrare in contatto diretto con il grande maestro tedesco, celebre per una profonda e stratificata ricerca sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia.

L’espressione “angeli caduti” indica gli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio. Quest’immagine simbolica, rappresentazione dell’intera umanità, diventa punto di partenza della mostra a Palazzo Strozzi: un viaggio attraverso allegorie, figure e forme che riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche, i diversi pensieri filosofici. Utilizzando pittura, scultura, installazione e fotografia, l’arte di Kiefer propone un percorso di introspezione sull’essere umano, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro.

Con l’uso audace di diversi materiali e tecniche, Kiefer crea lavori celebri per una forte presenza fisica e tattile, stabilendo una connessione immediata e autentica con lo spettatore. Profondamente interessato al loro valore alchemico, Kiefer trasforma materie grezze come piombo, cera, semi, terra, fiori, sabbia e cenere in opere imponenti e suggestive, fatte di dense stratificazioni. Utilizzando l’elettrolisi o il fuoco, ad esempio, i materiali sono sottoposti a reali trasformazioni fisiche. I diversi strati visivi, le sedimentazioni, offrono una lettura multipla, rivelando sempre nuovi dettagli e significati all’osservatore.

Ogni produzione artistica di Kiefer esprime il rifiuto del limite, non solo nella monumentalità o nella materialità ma soprattutto nell’infinita ricchezza di risorse con le quali sonda le profondità della memoria e del passato. L’artista ha esordito nella scena tedesca alla fine degli anni Sessanta con opere che, tra le prime, hanno segnato una riflessione sulla storia della Seconda guerra mondiale e sull’eredità emotiva e culturale della Germania. Da qui è iniziato un percorso artistico in cui si uniscono mito, religione, misticismo, poesia, filosofia.

«Anselm Kiefer ha lavorato a Palazzo Strozzi realizzando un progetto espositivo totalmente nuovo che esalta la forte vitalità della sua arte», dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra. «Kiefer è uno dei massimi artisti viventi e la sua ricerca attinge dalla letteratura, dalla filosofia e dalla storia, in una riflessione continua sulla natura dell’essere umano. A Palazzo Strozzi le sue opere sono messe in dialogo con l’architettura rinascimentale, amplificando le stratificazioni dei loro significati intorno a temi come la memoria, la storia e la guerra. La mostra diviene un invito a tutti i visitatori a investigare la complessità dell’esistenza tra passato, presente e futuro e nella dialettica tra spiritualità e materialità».

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori pubblici: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze. Sostenitori privati: Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Main Partner: Intesa Sanpaolo. Con il contributo di Città Metropolitana di Firenze. Con il supporto di Gagosian. Si ringrazia Maria Manetti Shrem e Fondazione Hillary Merkus Recordati.

Orlando, my political biography al Cinema La Compagnia

Arriva a La Compagnia di Firenze  il film di Paul B. Preciado sulla transizione di genere. Al centro della pellicola ispirata all’omonimo romanzo di Virginia Woolf del 1928, le vite di migliaia di “Orlando”, che affrontano il difficile percorso della transizione di genere. Dal 30 marzo al 7 aprile.

Al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r), il film Orlando, my polical biography firmato dal filosofo, attivista trans, Paul B. Preciado. Un film che va ad indagare su identità di genere, sulla rivoluzione identitaria e sessuale non binaria, sulla fluidità. A partire da un diario intimo del regista e dalla sua dimensione personale, il documentario diventa racconto e manifesto collettivo, per esigere rispetto, dignità, accoglienza, per che vive il difficile percorso della transizione di genere.
Per realizzare il suo documentario, il regista Preciado si ispira all’omonima storia scritta quasi un secolo fa, nel 1928, da Virginia Wolf.
Nel film 25 persone diverse, tutte trans e non binarie, dagli 8 anni ai 70 anni, sono chiamate ad interpretare il personaggio immaginario al centro del romanzo della scrittrice britannica, mentre raccontano anche le proprie vite insieme, accompagnate da una serie di immagini di repertorio del ventesimo secolo su questo tema.

“Ho letto per la prima volta il libro di Virginia Woolf quando ero un’adolescente in Spagna, ben prima di sapere che la transizione di genere fosse possibile” – ha dichiarato il regista. “Il personaggio immaginario di Woolf mi ha permesso di immaginare la mia stessa vita, di desiderare e incarnare il cambiamento. Con gli anni sono diventato anch’io un Orlando. La mia biografia è fatta della storia collettiva di migliaia di Orlando invisibili. È una storia di lotta all’interno di un regime oppressivo di genere e sesso binario. Essere trans non significa solo passare dalla femminilità alla mascolinità (o viceversa), ma impegnarsi in un processo di “orlandizzazione”: un viaggio poetico in cui sia presente un nuovo linguaggio per nominare sé stessi e il mondo”

INFO

Pasqua ai Musei del Bargello

L’antologia di scultura rinascimentale resa nuovamente fruibile nel rinnovato complesso di Orsanmichele, le collezioni del Museo Nazionale del Bargello e ancora i sepolcri della famiglia Medici alle Cappelle Medicee,  i percorsi di Palazzo Davanzati e Casa Martelli. Le festività pasquali si possono trascorrere insieme a Donatello e Michelangelo, Verrocchio, Giambologna e non solo, ai Musei del Bargello.

Il gruppo di musei statali sarà infatti aperto nelle giornate di Pasqua e Lunedì dell’Angelo, 31 marzo e 1° aprile 2024. Il Museo Nazionale del Bargello sarà aperto dalle 8:15 alle 18:50 nelle giornate di Pasqua e Pasquetta (con un’apertura eccezionalmente prolungata fino alle 18:50 nel giorno di Pasqua) così come il Museo delle Cappelle Medicee (aperto anch’esso dalle 8:15 alle 18:50). Aperto dalle 8:30 alle 18:30 il complesso di Orsanmichele (con la sola interruzione delle visite alla chiesa la domenica alle 12, per lasciare spazio alla funzione religiosa). Occasione di visita che si rinnova anche martedì 2 aprile, quando il complesso sarà eccezionalmente aperto (il martedì è il giorno di chiusura ordinaria del museo) dalle 8:30 alle 18:30. Chi vorrà invece fare visita ai suggestivi ambienti e alle preziose collezioni del Museo di Palazzo Davanzati dovrà approfittare del sabato e della domenica (apertura dalle 13:15 alle 18:50) ma non potrà il lunedì 1° aprile, giorno in cui il museo osserva la chiusura settimanale. Il Museo di Casa Martelli, infine, gioiello nascosto nel centro di Firenze, sarà aperto gratuitamente, come di consueto, nella giornata di sabato, con visite guidate alle 9, alle 10, alle 11 e alle 12.

Nelle giornate precedenti e successive alle festività pasquali, i Musei del Bargello, osserveranno i consueti orari di apertura. Per info consultare il sito bargellomusei.it

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