ROCK CONTEST: terza eliminatoria, ospite Ginevra di Marco

Terzo appuntamento con il Rock Contest 2020. Lunedì 23 novembre alle 21 in gara: Atlas Palace, Jester Society, Quiet Pig, Gaube, Malva, Hurricane. Ospite live: Ginevra di Marco. Presentano Giustina Terenzi e Giovanni Barbasso

Appuntamento alle ore 21, in “prime time”attraverso la multipiattaforma EDO Eventi Digitali Online di Controradio, nata con l’intento di produrre e diffondere eventi attraverso canali digitali: le note del Rock Contest scorreranno sulle pagine Facebook del Rock Contest, di Controradio, di Rockit e di Giovanisì – Regione Toscana. E ancora, sui siti rockcontest.itcontroradio.it, sul canale Youtube Controradio crossmedia, sui profili InstagramTV Rock Contest e Controradio, e Fb Audioglobe.

Ospite della serata Ginevra Di Marco, con due live esclusivi. La cantante, accompagnata da Francesco Magnelli e Andrea Salavadori presenta il suo ultimo disco: “Quello che conta” nuovo progetto discograficointeramente dedicato al cantautore Luigi Tenco.

GRUPPI IN GARA

Atlas Palace è un musicista, produttore e ingegnere del suono di Barletta. Inizia a studiare in adolescenza chitarra e pianoforte, dedicandosi presto alla scrittura ed agli aspetti del lavoro in studio di registrazione. Dopo due EP con la band indie Nye, dà vita al progetto Atlas Palace. Nel 2015 pubblica i primi due brani, nel 2018 consegue il Master in Ingegneria del Suono presso l’Università di Tor Vergata. Nel 2019 vede la luce  l’EP “Terraforming”, connubio di elettronica e dream pop. Ha già ricevuto diversi riconoscimenti e prodotto musica per altri artisti. INFO

Jester Society. Synth immersivi e chitarre taglienti accompagnano verso un cocktail Indie Rock/Synth Pop con influenze Hip Hop e Elettroniche. L’ EP di debutto “¡HEIL DRAMA!” è uscito il 10 Gennaio 2020. INFO

Gaube è lo pseudonimo di Lorenzo Cantini. giovanissimo grossetano. Attentissimo ai testi, uno sguardo critico sulla contemporaneità per suggestioni ed immagini, li sostiene evitando la classica struttura pop rifacendosi piuttosto al mondo del progressive rock, attraverso sonorità psichedeliche e sognanti. Attualmente sta lavorando al suo primo album d’esordio solista “Confini”, pensato come concept album. INFO

Quiet Pig Progetto nato a Prato nel 2007 tra arresti e ripartenze, definisce la sua musica un “organ punk, veloce e distorto, in cui trovano spazio un’entità cantautorale anti-folk, il gusto hardcore e un’alta dose melodica”. Hanno all’attivo un ep e un album INFO

Il songwriting dei Malva, attivi dal 2017, schiva il taglio cantautorale tipico della tradizione italiana per mettere al centro l’estetica della parola in un contesto di sonorità che spaziano dall’alternative rock al dark pop, passando per stoner, psichedelia,  elettronica e prediligendo atmosfere sognanti. Hanno all’attivo SELVA, EP d’esordio autoprodotto con l’aiuto del produttore fiorentino Samuele Cangi (Nothing for Breakfast, Handlogic, Manitoba, Handshake) INFO

Hurricane è lo pseudonimo di David Maria Campese, cantautore e produttore italiano che vive fra Milano e Londra. La sua proposta affonda le radici nel folk inglese unendo sfaccettate armonie vocali ad uno stile chitarristico incentrato su accordature aperte, fingerpicking e tecniche percussive. I testi dei suoi brani si sviluppano per immagini su tematiche  come il rapporto con il divino o la crudezza del mondo contemporaneo INFO

Tutte le INFo sul Rock Contest

GUARDA LA SECONDA ELIMINATORIA

Orchestra del Maggio, di nuovo online ‘Creazione’ di Haydn diretta da Mehta

La Creazione è di nuovo online, disponibile alla visione sul sito web e sui canali social del Maggio fino al 23 novembre.

Sono state circa 22mila le visualizzazioni durante l’esecuzione in differita dello scorso 11 novembre sui canali del Maggio, dell’agenzia ANSA e dell’Anfols per il progetto ‘Aperti nonostante tutto’. Lo rende noto la Fondazione del Maggio musicale.

L’iniziale diretta del concerto, il 10 novembre, era stata sospesa a causa di problemi tecnici per il segnale audio.

In particolare, si spiega dal Maggio, in occasione della trasmissione l’11 novembre sono state registrate 7000 visualizzazioni sul profilo Facebook e circa 3200 sulla pagina del sito dell’ANSA, circa 500 visualizzazioni uniche su Anfols e – per il Maggio – 4500 utenti diretti sul sito e sul canale YouTube oltre a 6500 su Facebook e i canali social del Teatro per un totale di circa 21.700 visualizzazioni.

I contatti analizzati dal Maggio hanno indicato una provenienza di pubblico, per 80,77% dall’Italia, del 14% dalla Francia e dalla Germania, e il restante 5,23% dalla Svizzera e altri Paesi.

IL CAFFE’ SCORRETTO 3 Novembre 2020 – La scena, e lo scenario

La rubrica va in onda tutte le mattine alle 8.10 nella trasmissione 30 Minuti su Controradio. Per leggere ed ascoltare tutti i ‘caffè’ vai QUI

Con la chiusura dei musei in tutti e tre gli scenari in cui è stata suddivisa l’Italia (quello Rosso, quello giallo e quello verde), si spegne definitivamente   tutto il comparto della cultura,  relegato nel purgatorio delle attività non essenziali. Come era già accaduto al teatro, e alla musica, si chiude.  In attesa che qualcosa capiti.

Certo, arriveranno i contributi a supporto dei lavoratoti colpiti (i ristori, come si chiamano oramai), certo ci saranno le piattaforme on line ad alleggerire la resa, e si studieranno i modi di non sacrificare la produzione. Magari si incentiveranno canali di fruizione alternativa; forse  si avrà addirittura  il coraggio ad interloquire con i grandi player dell’intrattenimento globale. Rimane il significato devastante, il messaggio terribile di una resa che non ha ragioni oggettive.

In generale la cultura, tranne forse i grandi concerti o gli eventi ipermediatizzati,  non muove grandi folle. Anzi. Spesso i teatri fanno fatica a riempirsi,  non solo  nelle realtà più periferiche. E i musei, a parte i grandi feticci del turismo globale, sono spesso cattedrali vuote. Dove è più facile incontrare un fantasma che un altro essere umano. E allora?

Cosa c’è dietro una decisione che dal punto di vista epidemiologico non porterà oggettivamente alcun beneficio? Probabilmente l’idea che appunto la cultura non serve. Che con la cultura non si mangia. Che non è necessaria.

Tranquilli però: quando tutto questo  sarà finito tornerà la retorica della Cultura come bene essenziale, come nutrimento dell’anima, come elemento fondamentale dell’identità. Sta di fatto che proprio nel momento in cui servirebbe un punto di riferimento che non siano i bollettini della protezione civile sul coronavirus, si chiude tutto. Cala il sipario. E noi siamo qui a chiederci, perché. Sapendo bene che, questo sì,  non serve.

Perché il perché è proprio in quel gesto di spengere le luci, sigillato dallo stesso ministro Franceschini nel momento in cui quasi rimprovera  come scolaretti irresponsabili chi si attarda ad  esprimere  perplessità. E se anche il ministro della cultura relega la cultura al ruolo di orpello anche un po’ fastidioso, allora, mi sa che c’è davvero poco da fare. O meglio, c’è tantissimo.

 

DG

Musica Per L’anima – Serata Camisasca

Sabato 17, proiezione del docufilm “Non Cercarti Fuori” (regia Francesco Paladino) e  presentazione del libro “Juri Camisasca – La Risposta è nel Silenzio” . Intervista con l’autore ANTONELLO CERSTI

ASCOLTA L’INTERVISTA

‘Risuonaitalia’ a Villa Bardini in contemporanea in altre 50 città italiane

?Firenze, anche Fondazione CR  ha aderito all’iniziativa ‘Risuonaitalia. Tante piazze una sola comunità’ e ha promosso l’esecuzione dell’Inno alla gioia dal fisarmonicista Nicola Tommasini.

Il celebre brano è stato suonato a Villa Bardini e contemporaneamente in altre 50 città italiane. ‘Risuonaitalia’, questo concerto da record si è tenuto questa mattina in occasione dell’ottava edizione della Giornata Europea delle Fondazioni promossa dal network europeo delle associazioni nazionali delle Fondazioni di origine bancaria (Dafne) per diffondere una maggiore riconoscibilità del ruolo e dell’attività delle Fondazioni di origine bancaria in ambito comunitario.

Per la prima volta nella storia di questa ricorrenza e per iniziativa di Acri (l’Associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni bancarie che aderisce a Dafne) e la media partnership di TGR Rai, le orchestre giovanili di 50 città italiane hanno eseguito simultaneamente l’inno composto nel 1823 da Ludwig van Beethoven che, nel 1972, è stato adottato come inno ufficiale della Unione Europea.

Con l’evento Acri ha voluto promuovere una esortazione a ripartire tutti insieme all’insegna della solidarietà e dello spirito di comunità. Durante la mattina a Villa Bardini, dopo l’Inno alla gioia, l’ensemble di violoncelli della Scuola di Musica di Fiesole, insieme alla soprano Anna Subbotina, ha eseguito inoltre la V Bachianas brasileiras di Heitor Villa-Lobos e il concerto con Fuga y misterio di Astor Piazzolla. Nel pomeriggio in ciascuna città e per iniziativa delle singole Fondazioni, si svolgeranno anche dei concerti veri e propri.

A Firenze, stasera alle ore 19, al Teatro della Pergola, Edoardo Rosadini dirigerà un’orchestra da camera formata dagli allievi della Scuola di Musica di Fiesole e del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. In programma Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi. In Toscana altri concerti si terranno a Carrara, Lucca, Massa, Pistoia, Prato, Siena.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la Sindaca di Fiesole Anna Ravoni ed Ugo Bargagli di Fondazione CR:

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