200 bare di cartone di fronte Palazzo Vecchio per le vittime sul lavoro in Toscana

Circa 200 bare, di cartone, sono state posizionate in piazza della Signoria a Firenze, di fronte a Palazzo Vecchio, per commemorare le vittime sul lavoro in Toscana negli ultimi anni e chiedere misure incisive per la sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ l’iniziativa organizzata dalla Uil “Zero Morti sul Lavoro”.

Al flash mob in piazza, davanti all’arengario di Palazzo Vecchio, hanno partecipato tra gli altri il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè, il segretario organizzativo Uil nazionale Emanuele Ronzoni, il sindaco di Firenze Dario Nardella e Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, la giovane morta sul lavoro nel 2021. In apertura, una studentessa ha letto i nomi e le storie di alcune vittime sul lavoro, poi ha lasciato spazio agli interventi. “Di mia figlia mi è stata mandata questa a casa – ha detto Marrazzo mostrando una scarpa indossata dalla figlia il giorno dell’inciente in una ditta di Montemurlo (Prato) – e mia figlia ci è andata intera a lavorare. Mia figlia ha fatto quattro giri in quel rullo e le è volata la scarpa. Io non ci sto all’omicidio colposo e basta, non ci sto. La ditta sta lavorando, non ha chiuso nemmeno nel giorno del funerale ed era lutto regionale. Ora come gesto – ha continuato – porterò questa scarpa su una di queste bare che sono vuote, ma sono state riempite purtroppo e ad alcuni nemmeno quello è toccato perché hanno dovuto cercarne i pezzi”. La mamma di Luana ha quindi appoggiato, come gesto simbolico, la scarpa della figlia su una delle bare situate in piazza della Signoria.

Ronzoni ha detto che “noi non finiremo di portare avanti il nostro impegno, ‘Zero morti’ è la campagna che abbiamo scelto come Uil perché questo è il nostro obiettivo. Vedere queste bare qui in questa piazza in modo simbolico deve suscitare in ognuno di noi, nelle forze politiche, nell’opinione pubblica, un atto di responsabilità. Gran parte di quelle bare e di quelle morte sono dipese da atti irresponsabili”. Fantappiè ha poi ricordato che “in Toscana registriamo nel 2023 51 morti ed in questi mesi stiamo registrando un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente e del 6,8% rispetto agli stessi mesi del 2023 di denunce sul lavoro. E’ una strage infinita che parte da via Mariti ma che è proseguita fino a ieri nel palermitano. Noi diciamo basta, aspettiamo che il governo ci convochi, cosa deve succedere di altro di così tragico per trovare delle soluzioni che come Uil abbiamo proposto”. Nardella ha infine parlato di una “conta che non finisce mai, insopportabile, inaccettabile. Prima via Mariti, poi Suviana, poi Palermo, queste cose sono incomprensibili, noi siamo veramente stanchi di ascoltare solo parole, sono stanchi i parenti delle vittime, e tutti coloro che si battono per una battaglia di civiltà. Le bare che sono qui in piazza della Signoria sono un’immagine fortissima e inequivocabile, è un modo per dire basta davvero”

Attaccato il monumento in memoria dei femminicidi in Piazza Santissima Annunziata: Non Una Di Meno Firenze risponde

Vandalizzata l’installazione in memoria delle vittime di femminicidio costruita dal collettivo Non Una Di Meno, che ogni 8 del mese si ritrova in piazza per ricordare quelle donne.  Ecco la loro risposta e il loro invito a riunirsi lì davanti domani 8 maggio dalle 19.30 in piazza Santissima Annunziata a Firenze.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa di Non Una di Meno Firenze:

“SCUSATE IL DISTURBO, CI STANNO AMMAZZANDO e ogni 8 del mese, dall’ 8 marzo 2021, piazza Santissima Annunziata è diventato il luogo in cui ritrovarsi per ricordare le donne uccise per mano di un marito, compagno, fidanzato, familiare. Uomini che le vedevano come un oggetto da possedere tanto nella vita quanto nella morte.
Per ricordare ogni femminicidio e transicidio, viene simbolicamente appeso un
lucchetto e un fazzoletto fucsia – un pañuelo, simbolo della lotta femminista – che
riporta il nome e la data in cui quella vita è stata interrotta da un atto violento.
La stessa azione viene ripetuta in molte città in tutta Italia, per rendere visibile il
fenomeno della violenza sulle donne. I lucchetti sono stati simbolicamente scelti
proprio perché richiamano le coppie innamorate, che li attaccano su ponti e grate,
ma ormai sappiamo che proprio nella coppia e nell’ideale dell’amore romantico si
annida la violenza: la gran parte dei femminicidi sono infatti casi di violenza
domestica.
A Firenze in piazza Santissima Annunziata ci sono ormai centinaia di lucchetti e
pañuelos. Ma in questi giorni abbiamo trovato l’installazione devastata: sono stati
vandalizzati sia alcuni pañuelos che la targa che avevamo apposto per spiegare il
senso dell’installazione. Qualcuno ha tagliato i pañuelos e ha imbrattato la targa con la vernice. Ci chiediamo se mentre facevano tutto questo, mentre tagliavano i pañuelos, si
siano fermati a leggere quei nomi.
Hanno rimosso una lapide! Ci hanno sputato sopra!
Hanno calpestato un monumento alla memoria!
Perché questo era e tornerà ad essere quella installazione.
È memoria viva. Atto di cura. Monito. Accusa. Gesto condiviso. Rito di sorellanza.
Come Non Una di Meno Firenze, riteniamo che questo atto sia esso stesso
espressione della violenza sulle donne, l’ennesimo tentativo di invisibilizzare questo
fenomeno e di silenziare le donne e le soggettività che stanno lottando contro la
violenza patriarcale. Non diteci che è solo una coincidenza che sia stato fatto pochi giorni dopo che in parlamento si dà il via libera all’ingresso dei gruppi anti-scelta nei consultori, perché la donna torni al suo ruolo di madre e moglie. Con rabbia e con amore torneremo a dare vita al nostro rito di sorellanza. Vogliamo rispondere a questo tentativo di intimidazione con più partecipazione possibile, non possiamo superarla in silenzio ma reagiamo con rabbia contro chi, oltre a fare uno spregio al nostro attivismo, compie un atto inaccettabile e simbolicamente sprezzante verso tutte quelle donne che hanno perso la vita a causa di un uomo violento. Vi invitiamo quindi ad essere presenti dalle 19.30 in Piazza Santissima Annunziata l’8 maggio per prenderci cura insieme di questo presidio di memoria, ponendo lucchetti e pañuelos simbolo dei femminicidi avvenuti nell’aprile 2024 e
ricomponendo quelli violati.”

Non Una Di Meno – Firenze

🎧Cartoni per bevande e alimenti vanno nella plastica: al via la campagna di Comieco e Tetrapak per ricordarlo ai cittadini Toscani

Al via la campagna informativa per sensibilizzare i cittadini sulla corretta raccolta differenziata dei cartoni per bevande e alimenti, che in Toscana si raccolgono con la plastica, grazie a un sistema di riciclo che è tra i più avanzati in Italia. La campagna punta a raggiungere un incremento del 25%  nella raccolta di questi imballaggi sul territorio. 

Audio: Alessia Scappini, Amministratore delegato dell’impianto Revet di Pontedera

Sono imballaggi a prevalenza carta, ma vanno conferiti nella raccolta multimateriale degli imballaggi, più comunemente chiamata “plastica”: è questa la modalità corretta di differenziare i cartoni per bevande che riguarda quasi 3 milioni di abitanti e dunque la maggior parte dei territori della Toscana.
Un’ informazione che non rappresenta una vera e propria novità in questi territori ma che è al centro della nuova campagna “Nella plasticaaaa? Sì” avviata da Comieco e Tetra Pak per ricordare ai cittadini l’importanza di far bene la raccolta differenziata, scegliendo sempre il cassonetto giusto.
La campagna che parte oggi – attiva on e offline- su supporti informativi diversificati come ad esempio affissioni su pensiline delle fermate degli autobus, stazioni ferroviarie, camion vela, rappresenta l’occasione per tenere alta l’attenzione sui temi della raccolta differenziata per poter conseguire una raccolta di qualità, con materiali che poi possono essere facilmente avviati a riciclo.
Del resto, i cartoni per bevande sono imballaggi preziosi per l’industria cartaria, dove poi vengono effettivamente riciclati, essendo costituiti prevalentemente di fibra cellulosa di elevata qualità: dopo il conferimento della raccolta multimateriale, queste confezioni vengono separate nell’impianto Revet di Pontedera dagli altri imballaggi in plastica e metalli ed avviati per il riclo presso la cartiera Lucart di Lucca, che li utilizza per la realizzazione di nuovi prodotti in carta riciclata, come ad esempio, tovaglioli e fazzoletti. Anche la componente non cellulosica dei cartoni per bevande viene recuperata e trasformata così in un nuovo materiale plastico adatto a molteplici utilizzi.

Il bando “passaggi” di Fondazione CR Firenze: 300 mila euro per l’inclusione di studenti con diverse abilità cognitive

Il bando è rivolto agli enti del Terzo Settore della Città Metropolitana di Firenze, che riescano a includere nel progetto come partner almeno una scuola secondaria di II grado, pubblica o paritaria,  e che siano originali e innovativi nel facilitare l’autonomia e l’inclusione di studenti e studentesse con capacità cognitive diverse. Le idee progettuali possono essere presentate fino al 30 giugno.

 

Abbattere le barriere fisiche e quelle culturali, a scuola come nei luoghi dello sport e della cultura, per incoraggiare i ragazzi con certificazione (in particolare 104) a diventare protagonisti della propria vita.  Questo l’obiettivo del bando “Passaggi – dalla scuola all’autonomia” con il quale Fondazione CR Firenze vuole sostenere progetti originali, innovativi e sperimentali che intendono facilitare l’autonomia e l’inclusione di studenti e studentesse con capacità cognitive diverse che frequentano gli ultimi due anni delle scuole superiori.

Il bando è rivolto agli enti del Terzo Settore della Città Metropolitana di Firenze, comune capoluogo incluso, che riescano a includere nel progetto come partner almeno una scuola secondaria di II grado, pubblica o paritaria. A disposizione ci sono in totale risorse per 300 mila euro; Fondazione CR Firenze si impegna a finanziare fino all’80% del costo complessivo del progetto.

Le idee progettuali possono essere presentate fino al 30 giugno. In una seconda fase le idee selezionate dovranno essere approfondite e tradotte in piani esecutivi attraverso la presentazione di un progetto dettagliato e completo. Il bando “Passaggi – dalla scuola all’autonomia” è ideato in collaborazione con il team di esperti del Centro Studi Erickson di Trento e realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.

“Sappiamo quanto sia importante preparare i giovani con abilità intellettive diverse ad affrontare la vita senza scuola, in un contesto socio-economico che è ancora impreparato ad accoglierli – commenta il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze, Gabriele Gori -. Gli ultimi anni delle scuole superiori dunque sono cruciali, passaggi di vita delicati, in un periodo critico come quello dell’adolescenza, e determinanti per favorire una vita dignitosa. Il Terzo Settore e la scuola sono impegnati nel sostenere il percorso scolastico degli studenti con capacità intellettive diverse, ma per fare passi avanti serve oggi avere una visione del futuro di questi giovani: vogliamo dare il nostro contributo affinché, fin dai banchi di scuola, si possa preparare, potenziando competenze e autonomia, un futuro fatto di indipendenza e autodeterminazione”.

Dichiara Roberto Curtolo Dirigente Ufficio III USR Toscana: “Con il Bando Passaggi la Fondazione CR Firenze e l’Ufficio Scolastico Regionale vuole sostenere progetti originali, innovativi e sperimentali che intendono facilitare l’autonomia e l’inclusione di studenti e studentesse con disabilità intellettiva che frequentano gli ultimi due anni delle scuole superiori. Abbattere le barriere fisiche e quelle culturali, a scuola come nei luoghi dello sport e della cultura, per incoraggiare i ragazzi con disabilità a diventare protagonisti della propria vita. È questo l’obiettivo del bando e dalla scuola all’autonomia”.

🎧 “Casa PFF” nel Q3: un nuovo spazio di cura e accoglienza per le ragazze di Pallacanestro Femminile

Al via la raccolta fondi “Casa PFF” di Pallacanestro Femminile Firenze sostenuta dalla Fondazione CR Firenze, all’interno del progetto Social Innovation Jam, che potrebbe diventare una realtà anche per altri gruppi sportivi. Tra i servizi offerti nel nuovo spazio, che avrà sede nel Q3 di Firenze, ci saranno incontri con psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti e tutor scolastici oltre a un’area studio.

Audio: Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente Fondazione CR Firenze e Francesco Casini, Presidente di Pallacanestro Femminile Firenze

Un luogo di benessere e aggregazione per giovani atlete. A Firenze nasce Casa PFF: un’oasi sicura per il pre e il post allenamento delle ragazze della Pallacanestro Femminile Firenze. Per aiutare le giovani atlete ad affrontare non solo le sfide sportive, ma anche a superare disagi tipici dell’adolescenza (come lo stress, la solitudine e i disturbi alimentari). Casa PFF si impegna a supportare le atlete attraverso lo sport e l’aggregazione sociale, offrendo un luogo dove possono trovare sostegno e comfort. Lo spazio sarà situato nel cuore del Quartiere 3, in via dei Baldovini, 1 e offrirà servizi come sostegno psicologico e scolastico, consulenza con esperti della nutrizione e molto altro. Per contribuire alla realizzazione di questo progetto, dal 3 maggio è possibile donare sulla piattaforma Eppela (www.eppela.com/casapff).

Il progetto si è sviluppato grazie al bando Social Innovation Jam di Fondazione CR Firenze all’interno di Siamosolidali, che prevede lo sviluppo di progetti innovativi grazie all’incontro tra associazionismo e giovani. È stato poi selezionato per il lancio di una campagna di crowdfunding, in collaborazione con Impact Hub Firenze e Feel Crowd, per la sua realizzazione completa. Grazie alla Fondazione CR Firenze ogni donazione per il progetto verrà raddoppiata al raggiungimento dell’obiettivo minimo di 10.000€. La campagna di crowdfunding gode del patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze, della Città Metropolitana di Firenze e del Coni Toscana. La Pallacanestro Femminile Firenze è una delle poche società femminili presenti in Toscana, e conta tra le iscritte, molte atlete che provengono anche da altre province come Lucca, Arezzo e Pistoia, le quali sostengono ogni giorno lunghi spostamenti e spese economiche non indifferenti. Casa PFF vuole essere un sostegno non solo per le atlete ma anche per le famiglie, facendo risparmiare loro tempo, denaro ed energia che normalmente dovrebbero spendere per accompagnare le figlie agli allenamenti.

Casa PFF sarà uno spazio pensato appositamente per soddisfare le esigenze delle giovani atlete della società, offrendo loro un ambiente sicuro, inclusivo e stimolante dove poter crescere sia come giocatrici che come individui. La Casa PFF sarà situata in un’area strategica (Quartiere 3, in via dei Baldovini,1) vicina alle palestre dove le ragazze si allenano abitualmente. Tra i vari servizi, al suo interno ci saranno un’area incontri con psicologo, fisioterapista, nutrizionista, tutor scolastico, un’area studio e posti letto per atlete che abitano lontano. Area relax con cucina, spazio per rilassarsi, guardare la tv e stare insieme. Grazie alla collaborazione con la Coop.21 cooperativa sociale, che lavora con giovani di diverse età per la promozione dello sviluppo delle relazioni, dell’ascolto attivo e della valorizzazione delle persone, sarà garantito un supporto professionale e costante alle atlete. Nello specifico, la raccolta fondi servirà inizialmente per finanziare per coprire le spese di creazione e avvio della Casa PFF con mobilio e attrezzature per arredare gli ambienti su misura in base alle esigenze delle atlete; oggetti e utensili necessari come piccoli elettrodomestici per la cucina, il bagno e la pulizia; manutenzione ma soprattutto il supporto dei professionisti della cooperativa Coop.21.

 

🎧 Al via la seconda edizione di “Vivere Meglio” per facilitare l’accesso alle terapie psicologiche in Toscana

La seconda edizione del progetto “Vivere Meglio”, pensato dall’ente di previdenza e assistenza degli psicologi italiani per facilitare l’accesso alle terapie psicologiche per ansia e depressione. Quest’anno si è prestata particolare attenzione alle vittime dell’alluvione, per le quali sarà assicurato un supporto gratuito in presenza.

Audio: Felice Damiano Torricelli, presidente di Enpap, e Ada Moscarella, referente del progetto in Toscana

Al via la seconda edizione di “Vivere Meglio” per facilitare l’accesso alle terapie psicologiche in Toscana: per il 2024, la nuova annualità del Progetto Vivere Meglio prevede interventi psicologici gratuiti per il trattamento di ansia e depressione lieve e moderata, destinati ai cittadini residenti nelle aree di Emilia Romagna, Marche e Toscana, colpite dalle recenti alluvioniSono coinvolti circa 160 Psicologhe e Psicologi dei suddetti territori attraverso l’assegnazione di un contributo Borse Lavoro da parte di ENPAP. Il portale online è accessibile a tutti e prevedere una parte dedicata all’autoaiuto e un questionario per valutare lo stato di salute mentale.

Questa seconda edizione del Progetto è realizzata con il coinvolgimento delle Università di Bologna, Firenze e Padova, degli Ordini degli Psicologi di Marche ed Emilia Romagna e con la collaborazione della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG).

I Medici di Medicina Generale (MMG) dei territori considerati, avranno un contatto diretto con le Psicologhe e gli Psicologi aderenti al Progetto inviando loro i propri pazienti. I cittadini potranno usufruire dei trattamenti o tramite invio del proprio medico, o tramite compilazione del questionario di screening sul sito viveremeglio.enpap.it.

 

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