“I giovani italiani non sono indifferenti alla politica”: è la sintesi della nuova ricerca ‘Né dentro, né contro? I giovani e la politica’, condotta da Iref e Acli, presentata oggi e che sarà diffusa durante il 56/o incontro nazionale di studi delle Acli a Firenze dal 25 al 27 settembre.
I giovani, si legge nella ricerca, “seguono con attenzione l’attualità politica e sociale, con sensibilità diverse a seconda delle collocazioni culturali e ideali”. Oltre il 40% cita il cambiamento climatico e il salario minimo tra i temi principali, oltre il 34% la violenza di genere e la salute mentale. Su una scala da 1 a 10, i giovani attribuiscono punteggi alti all’impegno per diritti, ambiente e giustizia sociale, con valori compresi tra 7 e 8 nella quasi totalità delle cause proposte come l’impegno per i diritti umani, la lotta alla povertà, la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente. Un quarto degli intervistati non individua alcun partito o candidato in grado di rappresentarli, segno della distanza dalle forze politiche tradizionali, ma anche della ricerca di forme nuove di rappresentanza più autentiche e inclusive.
Al convegno fiorentino interverranno personaggi come Fabrizio Barca, coordinatore del forum diseguaglianze e diversità e Juan Fernando Lopez Aguilar, coordinatore della commissione affari istituzionali del Parlamento europeo. Il 26 settembre settembre si svolgerà la camminata per la pace verso la basilica di San Miniato al Monte, con le riflessioni di padre Bernardo Gianni, abate dei monaci benedettini di San Miniato al Monte e dell’Imam di Firenze Izzedin Elzir. Il 27 settembre spazio ai festeggiamenti per gli 80 anni del patronato Acli in piazza della Repubblica a Firenze.
“Questi dati ci confermano che la democrazia non si rigenera dall’alto, ma dal basso – ha commentato il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia – È nella partecipazione dei giovani, nella loro capacità di elaborare nuove domande e di proporre strade diverse, che possiamo trovare la forza per sanare la frattura sempre più evidente tra cittadini e politica. Tocca a noi creare spazi e opportunità perché questa energia diventi reale cambiamento”.
“Le Acli e l’amministrazione comunale lavorano all’unisono e sempre più insieme – ha aggiunto Nicola Paulesu, assessore a welfare del Comune di Firenze – perché abbiamo bisogno di attività sempre più consapevoli e competenti, sempre nel rispetto dei ruoli reciproci, con l’obiettivo comune di dare riferimenti e sostegno concreto ai cittadini più bisognosi”.