Uffizi, Schmidt: loggia Isozaki va fatta

Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “al suo posto c’è un buco nero con una grande gru sopra. E’ un problema che va assolutamente risolto”.

“Ormai siamo a 19 anni dopo la grande vittoria di Isozaki del concorso, e nel frattempo ha vinto pure il ricorso che era stato presentato. L’Italia è uno stato di diritto, quindi non c’è nessuna ragione amministrativa e legale, per non realizzare questa loggia” lo ha dichiarato oggi  il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, durante la cerimonia di inaugurazione dell’auditorium della galleria e di nuove sale intitolate al progettista del museo Giorgio Vasari.

Sulla realizzazione della loggia di Arata Isozaki alla galleria degli Uffizi di Firenze, in attesa di realizzazione dagli anni ’90 dopo la vittoria dell’architetto giapponese in un concorso internazionale, alla politica “esprimo una sollecitazione molto chiara: qui abbiamo un cantiere dove succede poco per quel che riguarda una risoluzione di questo spazio urbanistico, così centrale per Firenze, e finora è un buco nero con una grande gru sopra. E’ un problema che va assolutamente risolto”ha detto  Schmidt.  Proprio l’ultima delel sale inaugurate oggi  contiene i modelli e i piani della loggia di Arata Isozaki: “Il fatto di avergli dedicato una sala, prima ancora di realizzare la loggia è un anomalia. L’anomalia, però, non è la sala in sè, ma la mancanza della loggia”, ha osservato Schmidt.

Giovanisì, Regione: al via domande bando contributo affitto 

Il bando Giovanisì è rivolto ai giovani toscani dai 18 ai 34 anni che intendono uscire dal proprio nucleo familiare d’origine, usufruendo di un contributo della durata di tre anni per il pagamento del canone di affitto. La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 31 marzo.

Il contributo è rivolto a giovani che, in Toscana, vivono all’interno del nucleo familiare di origine e intendono ‘uscire da casa’ rendendosi autonomi attraverso la sottoscrizione di un contratto di affitto, ha durata triennale e varia dai 150 ai 350 euro al mese, a seconda della fascia di reddito e della presenza di figli. Possono presentare domanda single e coppie sposate, conviventi o che hanno deciso di convivere, di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Elezioni, Ortelli: De Falco stia lontano da Giglio

Così  sui social Sergio Ortelli, sindaco di Isola del Giglio, risponde a Gregorio De Falco, candidato per il Movimento 5 Stelle e diventato famoso per la frase rivolta a Francesco Schettino durante il naufragio della Costa Concordia.

“De Falco si occupi della sua campagna elettorale. Ai cittadini del Giglio ci penso io. Anzi rispetto a queste sue continue illazioni lo invito a stare lontano dall’isola, preda di passerelle mediatiche”. Così ancora sui social Sergio Ortelli, sindaco di Isola del Giglio, risponde a Gregorio De Falco, candidato per il Movimento 5 Stelle e diventato famoso per la frase rivolta a Francesco Schettino durante il naufragio della Costa Concordia. Una polemica, tra i due, iniziata ieri e che non accenna a placarsi.

De Falco era intervenuto bacchettando Ortelli sul vincolo di segretezza che sarebbe legato all’accordo per il risarcimento danni da parte di Costa Crociere al Comune del Giglio in seguito al naufragio della Concordia definendolo un patto “scellerato”. “Ho impiegato 6 anni per sostenere la risoluzione di uno dei casi più complicati della marineria italiana e conquistare la stima di tante persone – ha proseguito Ortelli – mentre una frase non è sufficiente a calpestare un legittimo rappresentante delle istituzioni. Si rilegga le sue stesse parole, della mattina, e capirà che non è degno di rivolgersi a noi in quel modo. Noi al Giglio portiamo avanti una politica corretta e non stiamo parlando di diritti e di principi ma di rispetto di chi svolge ogni giorno il suo onesto compito”. De Falco quindi “lasci perdere le medaglie dei gigliesi. Alcuni di loro hanno rischiato la vita per salvare vite umane e non hanno certo bisogno di apprezzamenti ipocriti”.

Disco della settimana: Rhye “Blood”

Il duo elettro-R&B Rhye ha appena pubblicato l’attesissimo nuovo album. Blood viene pubblicato a cinque anni di distanza dal loro acclamato album di debutto Woman.

“Abbiamo passato gli ultimi anni in tour trasformando Woman, progetto nato in una dimensione da camera da letto, in una vera esperienza live da palco. Con BLOOD il processo è stato inverso, la musica e i suoni sono nati durante i concerti e cresciuti con le performance” commenta Milosh, il frontman dei RHYE. “Ci vuole molto coraggio a restare vulnerabili, notte dopo notte, di fronte al pubblico. Uso lo stesso coraggio su ogni canzone di questo disco”. I RHYE hanno annunciato anche un nuovo tour mondiale nel 2018 che partirà il 1° febbraio da Mexico City e arriverà in Europa a marzo (guarda tutte le date sul loro sito RHYEmusic.com).

Tra tastiere, percussioni, sintetizzatori analogici e vocalità aperte, i RHYE ritrovano l’umanità nella musica elettronica. Guidati dal loro approccio unico, il gruppo si è trasformato in un fenomeno con l’uscita del loro album di debutto Woman nel 2013. Il disco è stato acclamato da Rolling Stone e Spin ed è stato classificato come “Best New Album” da Pitchfork. “Open” ha ottenuto oltre 45.4 milioni di ascolti su Spotify, mentre ‘The Fall’ ha sorpassato i 25.4 milioni. Durante i loro tour, hanno accumulato date sold-out in tutto il mondo e si sono esibiti in tutti i festival musicali più importanti, tra cui il Coachella e il Pitchfork, e un incredibile concerto in Danimarca accompagnati da un coro femminile di 49 membri. La band ha cominciato a scrivere il nuovo album nel 2016, durante un intenso tour che ha profondamente influenzato il loro secondo album.

Questa la recensione del disco su Sentireascoltare :

L’esordio dei Rhye, che all’epoca della sua uscita si agitava in un terreno di emergenti produzioni più over che underground (vedi James Blake, Sampha e soprattutto Jessie Ware), era stato accolto con un clamore difficile da dimenticare. I cinque anni che separano Woman da Blood sono stati ricchi di attesa, aspettative e cambiamenti. Il frontman del duo Mike Milosh è andato incontro a diverse sventure: la separazione dalla fidanzata e l’abbandono del progetto da parte del producer Robin Hannibal subito dopo l’esordio discografico. Il risultato di questa serie di sfortunati eventi è che il nostro one man band si è ritrovato a gestire l’elaborazione di una rottura, il tour e tutto il processo creativo del nuovo lavoro in totale autonomia.

Per questi motivi Blood non può che essere diametralmente opposto a Woman. Sia chiaro che tutte le particolarità che hanno reso riconoscibile il progetto, riunite per lo più nella personalità vocale di Milosh, sono ancora presenti e incisive; ciò che cambia sono l’attitudine e il carattere presenti nel nuovo lavoro. Se Woman era un inno all’amore, una soundtrack da ascoltare sullo sfondo di qualunque gloriosa relazione, Blood rappresenta l’elaborazione della rottura e del distacco, e non sarebbe potuto essere diversamente. Le atmosfere sono meno eteree, sognanti e decisamente più mondane, e ci vengono trasmesse da una ricerca sonora che guarda a una produzione meno ripulita e a un suono più analogico. Tutti i pezzi nascono da una struttura fortemente ritmica guidata dall’onnipresente batteria, a cui si legano handclapping e orchestrazioni; questa summa riesce a conferire all’album un groove molto raffinato senza rinunciare alla sua anima più soul.

A fianco di pezzi più ricercati come Blood Knows e Stay Safe guidati da archi e pianoforte, ne troviamo altri come Count to five, a sottolineare un’importante impronta funk, e Song for you, che mischia il soul ad atmosfere sudamericane. Le varie venature vengono amalgamate e sostenute dalla voce androgina di Milosh che vanta un incredibile falsetto e impreziosisce le canzoni con una sensualità delicata e una vulnerabilità antiteticamente audace. Una vulnerabilità che emerge dalla sincerità della scrittura al tempo presente, ma che parla anche di passato, di relazioni naufragate, nonostante il disperato tentativo di una convivenza («You wanna lay low, you wanna stay safe, let’s make a home») e di quello che ne rimane oggi nascosto tra i ricordi di un tempo fatto di ricordi («You’re waiting in my mind/Ohhhh your face is all I’ll find»).

Nonostante Blood sia un lavoro ben costruito, solido e con un eleganza raffinata che solo l’umiltà può conferire, non sviluppa nulla di sostanzialmente nuovo e folgorante rispetto a Woman (che già si piazzava in una riconoscibilissima terra di mezzo tra l’umbratilità di Tracey Thorn e gli smalti caldi di una Sade), risentendo così del fantasma del suo predecessore (che a sua volta risentiva dell’ombra lunga dei suoi riferimenti basali). Lontano dall’essere un colpo di fulmine e dal finire nelle classifiche di fine anno, merita comunque più di un’opportunità di ascolto e il giusto tempo per sedimentarsi e svelarsi in tutta la sua sottile sensibilità.

 

Toscana Movie Nights presenta: Mestieri Eccezionali con il documentario “Circle”

Martedì 6 febbraio al Cinema La Compagnia di Firenze dalle 20.30 “Circle” di Valentina Monti, documentario sull’arte circense, alla presenza della regista e del produttore. Serata con intermezzi di arte circense proposti da Circle Libre

Il ciclo ‘Toscana Movie Nights’, promosso da Cna Cinema e Audiovisivo Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, martedì 6 febbraio propone Mestieri “eccezionali”, una serata per conoscere il mondo affascinante e misterioso del circo e di chi ha fatto la storia dell’arte circense.

In programma la proiezione del film “Circle” di Valentina Monti, un documentario che attraverso il materiale inedito d’archivio della famiglia Togni, una delle più longeve dinastie circensi d’Europa, vuole far conoscere al grande pubblico l’antica arte circense e il difficile mondo del circo. Oggi sono Livio, Corrado e Davio, i figli di Darix, rispettivamente direttore del circo, clown e domatore, a portare avanti il circo. E in pedana, sotto gli occhi attenti di Fiorenza, la nonna, si allenano già i nipoti che prenderanno un giorno la guida di un circo sempre più internazionale.

Il documentario ripercorre la storia di questa antica arte, dall’epoca d’oro degli anni ‘50, al continuo tentativo di rinnovare la tradizione, grazie a nuovi numeri, come il domatore in gabbia o la ballerina a cavallo, fino alla decadenza dei nostri giorni. Ospiti la regista Valentina Monti, il produttore Claudio Giapponesi e il Direttore attuale del Circo Togni, Livio Togni.

La serata sarà intervallata da intermezzi di arte circense proposti da Circle Libre – Scuola di Fiesole e da Andrea Rossi, artista circense.

Il programma:

ore 19:00 aperitivo nel foyer del Cinema
Ore 20:30 proiezione film documentario Circle.

Costo ingresso cinema: 6 euro (intero) – 5 euro (ridotto) Costo ingresso cinema + aperitivo: 12 euro

Orario spettacoli: 20:30 – Orario aperitivo: 19:00

Tre incidenti sul lavoro in provincia di Firenze

Tre operai sono rimasti feriti a seguito di incidenti sul lavoro questa mattina nel territorio di Firenze. E’ successo a Pontassieve e a Rufina, in entrambi i casi hanno riportato ferite lievi. Mentre a Vinci un uomo ha riportato un trauma cranico.
Poco prima delle 9 un uomo di 57 anni si è procurato lesioni a un braccio mentre era al lavoro in una ditta di smaltimento rifiuti di via di Serravalle, a Pontassieve (Firenze). Intorno alle 11,30 un operaio di 24 anni si è ferito a una mano all’interno di una centrale termica in località Pomino nel comune di Rufina (Firenze). Entrambi sono stati medicati sul posto dai sanitari del 118 e poi sono stati portati in ospedale per le cure del caso.
Mentre un uomo di 58 anni ha riportato un trauma cranico mentre si trovava a lavoro in un’azienda di Spicchio, una frazione del comune di Vinci (Firenze). I rilievi dei tecnici dell’Asl Toscana Centro hanno evidenziato che si è trattato, a quel che si apprende, di una caduta accidentale mentre l’uomo si stava muovendo a piedi nel piazzale e non dall’alto, come in un primo momento era emerso. L’operaio 58enne ferito, una volta a terra, si sarebbe anche rialzato correndo in azienda a chiedere aiuto. Le sue condizioni, nonostante il trauma cranico, sarebbero stabili ed escludono il pericolo di vita.
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